Spotti presenta Bardi’s Bowl Chair

10 marzo 2014


  Dal 6 marzo 2014 la Bardi’s Bowl Chair è arrivata, in esclusiva italiana, da Spotti Milano: nello storico showroom in Viale Piave è possibile visionare e acquistare uno dei 500 pezzi numerati della seduta prodotta e distribuita da Arper.

Con la Bardi’s Bowl Chair, progettata nel 1951, Arper affronta, oggi e per la prima volta, il processo di industrializzazione della seduta. Arper ha adottato un approccio in equilibrio tra l’interpretazione del progetto originale e il valore aggiunto dato dalle proprie competenze tecniche. Ogni passo di questo processo di Arper verso l’industrializzazione è stato condiviso con l’Instituto Lina Bo e P.M. Bardi, per accertare la rispondenza del progetto alle idee originarie di Lina Bo Bardi.

La ricerca dell’essenziale e dell’autentico, la ricchezza di uno stile sobrio e personale, ma anche la capacità di innovare ritornando alla natura e mettendo l’uomo al centro di ogni progetto. É questo che più ci ha avvicinato a Lina quando l’abbiamo incontrata, attraverso i suoi pensieri e le sue opere. Un viaggio in Brasile ci ha permesso di approfondire la sua conoscenza, portandoci all’Instituto Lina Bo e P.M. Bardi, oggi custode e promotore del suo prezioso lavoro. L’incontro con Lina Bo Bardi è maturato con il sostegno di Arper al progetto “Lina Bo Bardi: Together”. Ma non ci siamo fermati a una semplice operazione di sponsorship. Ci affascinava l’idea di sviluppare un suo progetto mai industrializzato prima: la sedia Bardi’s Bowl. Una forma semisferica, un volume semplice e forte, che si ispira alla natura e che interviene nello spazio con la forza di un archetipo.

Alla serata di presentazione sono intervenuti, oltre al padrone di casa, Claudio Spotti, anche Arper, che ha presentato il progetto, e Noemi Blager, curatrice della mostra “Lina Bo Bardi: Together”.

Anche in questa occasione Studiopepe si è occupata dell’allestimento dello spazio, incontrando la personalità di Lina Bo Bardi, progettista ancora poco nota al grande pubblico, ma indubbiamente affascinante grazie alla sua capacità di fondere i valori del modernismo europeo con la cultura popolare brasiliana. La forza espressiva dei suoi progetti è reinterpretata attraverso una scenografia fatta di colore e linee curve, le stesse che hanno dato vita al disegno così speciale della Bowl Chair. Un insieme calibrato di elementi semplici che è chiaro rimando all’universo progettuale di Lina Bo e che prende vita grazie all’esuberanza della flora brasiliana, qui resa in tutta la sua vivacità grazie a tocchi decisi di colore.

Protagonista assoluta della serata è stata la Bowl Chair nei colori blu, giallo, nocciola, marrone, arancio.