Il primo Laboratorio di Analisi del Movimento permette una terapia sempre più personalizzata del Parkinson

Malattia di Parkinson: il primo Laboratorio di Analisi del Movimento

  Salute  

Venerdì 31 maggio 2019, a Milano, presso la Sala Stampa Nazionale (Via Cordusio 4), si è tenuta la conferenza stampa Malattia di Parkinson: Nasce il primo Laboratorio di Analisi del Movimento, in cui hanno preso la parola Giulio Gallera,, assessore al Welfare della Regione Lombardia, Francesco Laurelli, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO Milano, Gianni Pezzoli, Presidente Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson e Direttore emerito Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO Milano, Anna Zecchinelli, Direttore FF Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO, Milano, Ioannis U. Isaias, Ordinario di Neurologia UKW-Università di Würzburg, Jens Volkmann, Ordinario di Neurologia e Direttore del Dipartimento di Neurologia UKW-Università di Würzburg . Ha moderato il dibattito Manuela Lucchini, giornalista TG1 - RAI.

Siamo profondamente orgogliosi dell’eccellenza di caratura internazionale rappresentata dal Centro Parkinson del Gaetano Pini. - ha commentato Giulio Gallera - L’impegno di Regione Lombardia nei confronti delle persone affette da malattie neurodegenerative sarà sempre più intenso e si basa su alcuni pilastri principali: il sostegno alle attività dei centri di cura, riabilitazione e assistenza, con un’attenzione particolare ai progetti di ricerca e la predisposizione di percorsi specifici nell’ambito del programma di presa in carico del paziente cronico che caratterizza l’evoluzione del nostro sistema Socio-Sanitario. Percorsi, questi, strutturati e personalizzati a beneficio dei malati e anche delle loro famiglie.

Il Laboratorio di Analisi del Movimento è stato inaugurato presso l’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano, punto di riferimento per l’ortopedia, la riabilitazione specialistica, la reumatologia e la neurologia, a livello nazionale.

Il Laboratorio di Analisi del Movimento è stato realizzato in collaborazione con l’Ospedale Universitario di Würzburg e il Centro Parkinson e Parkinsonismi dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano, con il contributo della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson, ente morale senza scopo di lucro, costituito nel 1992, per reperire i fondi necessari a finanziare la ricerca scientifica nel campo delle malattie neurodegenerative, La Fondazione affianca l’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) nella sua opera di assistenza al malato.

La Malattia di Parkinson, lo ricordiamo, è una patologia neurodegenerativa, un disturbo del sistema nervoso centrale, che insorge solitamente intorno ai 60 anni, anche se nel 5/10% dei casi può esserci un esordio prima dei 40 anni. La malattia si manifesta con la perdita di equilibrio, il rischio di cadute e il “freezing” della marcia, caratterizzato da una improvvisa incapacità nel finalizzare il passo, con i piedi che rimangono bloccati a terra.

La prevenzione delle cadute, quindi, è proprio uno degli obiettivi principali della nostra attività di ricerca. Si tratta, infatti, di un evento temibile che può portare a fratture, ospedalizzazione, ridotta autonomia e scarsa qualità di vita per il paziente e per il suo caregiver - ha afferma Ioannis U. Isaias - Stiamo, quindi, cercando di migliorare le strategie terapeutiche non farmacologiche sperimentando nuovi dispositivi di stimolazione cerebrale profonda (o Deep Brain Simulation) di tipo adattativo che permettono una modulazione in base alle esigenze cliniche individuali del paziente e alle varie attività quotidiane. Parallelamente stiamo sviluppando anche nuovi metodi di programmazione computerizzata di questi neurostimolatori per un trattamento personalizzato.

Uno degli obiettivi del nuovo Laboratorio di Analisi del Movimento è proprio quello di determinare da cosa dipendono le disfunzioni cerebrali, che sono responsabili dei problemi motori legati alla malattia.

Grazie a questo innovativo Laboratorio di Analisi del Movimento, ora, è possibile, attraverso precise valutazioni ed analisi, studiare e comprendere meglio le problematiche legate al controllo posturale e locomotorio nei pazienti affetti da Malattia di Parkinson, proporre nuove strategie terapeutiche e riabilitative e fornire, così, ai pazienti un trattamento personalizzato, specifico per ogni tipo di sintomo.

Uno degli impegni della nostra Fondazione si è concretizzato proprio nella realizzazione di questa struttura sofisticata, innovativa e unica nel suo genere localizzata all’interno dello stesso Ospedale in cui si trova il Centro Parkinson (ASST Gaetano Pini-CTO). - ha dichiarato Gianni Pezzoli - Questo Laboratorio è stato realizzato con l’obiettivo di acquisire nuove conoscenze relative ai disturbi motori, in particolar modo il “freezing” della marcia, uno dei sintomi più gravi ed invalidanti della malattia di Parkinson, al fine di fornire ai pazienti un trattamento e una modalità riabilitativa sempre più personalizzata.

Abbiamo sostenuto questo progetto proprio perché le ricerche svolte grazie al Laboratorio hanno delle ricadute positive sull’assistenza e la cura dei nostri pazienti, affetti dalla Malattia di Parkinson. - ha dichiarato Francesco Laurelli - Chi soffre di questa patologia fortemente invalidante ha bisogno, infatti, di cure sempre più innovative ed efficaci, visto anche l’invecchiamento della popolazione. Siamo molto soddisfatti del respiro europeo di questa iniziativa che consente alla nostra azienda di collaborare con l’Ospedale Universitario di Würzburg.

Nel Laboratorio di Analisi del Movimento è possibile effettuare un’analisi specifica e mirata del cammino: una valutazione cinematica (es. lunghezza e velocità del passo, etc.) affiancata da valutazioni dinamiche (es. reazioni di forza con il terreno), elettromiografiche ed elettroencefalografiche. I pazienti camminano in ambienti di realtà virtuale immersiva che riproducono situazioni della vita quotidiana (incrocio stradale o strada molto affollata) ad alto rischio per la comparsa di gravi problemi motori come il “freezing” della marcia o la comparsa di cadute.

Questo tipo di ricerca, iniziato in Germania, proprio presso l’Università di Würzburg, adesso viene effettuato anche in Italia, nel nuovo Laboratorio di Analisi del Movimento, utilizzando vari dispositivi in grado non solo di stimolare ma anche, contemporaneamente, registrare l’attività delle aree cerebrali impiantate.

Si tratta di un’importante innovazione tecnologica. - ha aggiunto Isaias - Soltanto monitorando in modo molto preciso il deragliamento dell’attività neurale correlato a ciascun sintomo della malattia di Parkinson, potremo mettere a punto neurostimolatori di tipo adattativo realmente efficaci. - ha precisato Isaias - Un primo passo in questa direzione è stato fatto per il ‘freezing’ della marcia: è stata, infatti, registrata l’attività della corteccia cerebrale motoria e del nucleo subtalamico prima, durante e dopo la comparsa di questo particolare problema del cammino. Durante questi episodi i pazienti mostrano una perdita funzionale della connettività tra queste due regioni cerebrali, come se smettessero in modo transitorio di comunicare. - ha proseguito Isaias - Si tratta di un approccio innovativo e multimodale: lo studio del cammino nella malattia di Parkinson non era mai stato eseguito con questo livello di complessità. I primi risultati di questa ricerca sono stati estremamente entusiasmanti e saranno pubblicati a breve su ‘Brain’, una delle riviste scientifiche più prestigiose in ambito neurologico. L’obiettivo è ora quello di poter replicare questa tipologia di analisi anche nel nuovo Laboratorio italiano al fine di approfondire altre problematiche del cammino, che resta uno degli aspetti della malattia meno controllati dalla terapia e dalla stimolazione cerebrale profonda. Queste analisi, al momento finalizzate a progetti di ricerca, saranno presto offerte come prestazioni ai pazienti.

Considerando il progressivo invecchiamento della popolazione italiana, oggi si può pensare che il numero dei pazienti sia di circa 450 mila unità.

Questa cifra sottolinea ulteriormente l’impatto clinico e sociale della malattia di Parkinson e dei parkinsonismi - ha dichiarato Gianni Pezzoli - L'identificazione precoce dei sintomi diventa cruciale, quindi, per una diagnosi ed un intervento sempre più tempestivo: ci sono evidenze che ci suggeriscono che, per esempio, anche sintomi non motori come la riduzione o l’abolizione dell’olfatto, che colpisce circa il 50 per cento dei pazienti parkinsoniani, o il disturbo comportamentale in sonno REM (RBD) caratterizzato da manifestazioni di agitazione motoria, siano predittivi di malattia.

Giovanni Scotti

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