La SIGO: serve maggiore informazione su sessualita’ e affettivita

Contraccezione: l’Italia fanalino di coda in Europa

  Salute  

Lunedì 26 settembre, a Milano, presso l’Hotel Michelangelo di Piazza Luigi di Savoia 6, in occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione, la Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) ha presentato i dati di una recente ricerca sulla contraccezione, ha annunciato che il suo 91° congresso nazionale si terrà a Roma dal 16 al 19 ottobre presso l’Ergife Palace Hotel ed ha presentato anche una guida con tutte le risposte sul sesso consapevole.

La Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), una fra le più antiche e rappresentative associazioni scientifiche del nostro Paese, nata nel 1892, conta attualmente circa 6.000 soci e oltre 30 società e associazioni federate, tra cui l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) e l’Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI).

All’incontro milanese sono intervenuti i professori Paolo Scollo, Presidente Nazionale SIGO, Valeria Dubini, Consigliere Nazionale SIGO, Emilio Arisi, Presidente Nazionale della Società di Medicina Italiana della Contraccezione (SMIC), ed Attilio Di Spiezio Sardo, Docente dell’Università Federico II di Napoli.

In occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione è stata presentata un’indagine condotta nel 2016 in 9 Paesi su 4.500 donne d’età compresa tra i 20 e 29 anni, di cui 500 italiane, che utilizzavano la contraccezione orale.

Da tale indagine è risultato che il 45% vorrebbe prendere in considerazione l’utilizzo di un sistema “fit and forget” (metti e dimentica) la cui azione contraccettiva sia lunga almeno un anno. Tale sistema si adatterebbe meglio all’attuale stile di vita delle giovani (14%), garantirebbe maggiore serenità (36%), sarebbe un metodo innovativo (19%) e la modalità di assunzione sarebbe più comoda (41%).

Nella scelta del contraccettivo le ragazze danno un valore di importanza 8,4 (in una scala da 1 a 10) alla riduzione degli effetti collaterali (come l’aumento di peso) e 8,3 al fatto che agisca localmente.

Le donne che usano contraccettivi cambierebbero sistema in seguito al consiglio del ginecologo (62%), alle opinioni degli amici (2%), al confronto con il partner (2%), alle notizie lette su internet (8%) o sulla stampa (4%).

Il 24% delle intervistate si dichiara soddisfatto del metodo che sta utilizzando e quindi non sente il bisogno di cambiarlo.

Secondo lo studio ISTAT “Come cambia la vita delle donne 2004-2014” i metodi contraccettivi più utilizzati dalle italiane sono: preservativo (42,4%), pillola contraccettiva (24,3%), coito interrotto (17,5%), metodi naturali (4,2%), dispositivo intrauterino (4%), anello vaginale (2,1%), cerotto (1,5%), sterilizzazione (1,4%) e diaframma (1,2%). Il 3,1% dichiara complessivamente altri rimedi.

L'indagine SIGO ha rilevato anche che il 42% delle under 25 italiane non utilizza nessun metodo contraccettivo durante la sua prima esperienza sessuale, il 43% ha fatto ricorso al preservativo, l’1% a cerotto o anello e solo il 14% alla pillola. Rispetto ad un'analoga ricerca effettuata nel 2010 la nuova indagine SIGO ha registrato un +5% di giovanissime che affronta la prima volta senza utilizzare nessuna precauzione.

Un quadro che denota una scarsa consapevolezza e che richiede interventi di educazione sessuale e all’affettività sin dalla scuola - ha spiegato il prof. Paolo Scollo - Per questo la nostra Società Scientifica ha aderito ufficialmente alla Giornata Mondiale della Contraccezione che viene celebrata oggi in tutti i cinque continenti. Nel nostro Paese certi temi sono ancora considerati un tabù. Soprattutto servono programmi educazionali specifici per le categorie più propense a comportamenti scorretti e pericolosi come gli under 30 e le donne d’origine straniera.

Una donna su due è alla ricerca di un contraccettivo fit and forget (metti e dimentica) - ha affermato la prof.ssa Valeria Dubini - che garantisca una maggiore serenità e che sia più comodo rispetto a pillola, anello o cerotto.

Queste caratteristiche si ritrovano nel Jaydess, il sistema intrauterino smart più piccolo al mondo, che utilizza una dose di ormoni più bassa rispetto ai precedenti dispositivi, agisce solo a livello locale e per questo non ha effetti collaterali.

La contraccezione che non richiede un’assunzione regolare presenta enormi vantaggi. - ha aggiunto il prof. Emilio Arisi - Evita quasi il 100% delle gravidanze e per essere efficace non richiede sforzi mnemonici. Gli errori di assunzione o utilizzo sono praticamente inesistenti. In più i sistemi intrauterini, a differenza di spirali al rame e impianti sottocutanei, hanno un’azione esclusivamente locale e non agiscono a livello sistemico. Per tutti questi motivi sono particolarmente indicati anche per le 20-30enni.

La contraccezione intrauterina è usata da oltre 160 milioni di donne e rappresenta la via di somministrazione più diffusa al mondo. In Italia il livello di utilizzo è in crescita anche se è ancora più basso rispetto alla media europea.

Dobbiamo riuscire ad incrementare anche nel nostro Paese il ricorso a questi metodi che presentano una notevole sicurezza ed efficacia, costi ridotti ed un’elevata compliance grazie anche alla praticità d’uso. - ha sostenuto il prof. Attilio di Spezio Sardo - L’innovazione medico-scientifica ha portato a dispositivi come Jaydess che possono essere tranquillamente usati anche dalle giovani o dalle donne che non hanno mai affrontato una gravidanza.

Vivere la propria sessualità e affettività in maniera libera e consapevole è un diritto di tutti - ha aggiunto Scollo - Questo è possibile anche grazie alla contraccezione che permette di pianificare, in totale libertà, una maternità. È una scelta importante che può risultare difficile perché i metodi disponibili sono numerosi. Ognuno possiede delle caratteristiche specifiche. Secondo l’indagine internazionale il 62% delle italiane cambierebbe il proprio sistema chiedendo consiglio al ginecologo, il migliore alleato del benessere femminile. Solo l’8% preferirebbe leggere consigli o opinioni su internet dove non sempre le notizie sono certificate.

Per questo la SIGO è presente sul web da oltre 10 anni con la campagna “Scegli Tu” che è nata per offrire a tutti un’informazione completa e qualificata sulle proprie scelte sessuali, affettive e riproduttive. “Colonna portante” dell’iniziativa è il sito www.sceglitu.it. Al suo interno c’è la pagina Parla con il Gine dove 7 giorni su 7 due esperti rispondono on line alle domande degli utenti.

Abbiamo scelto alcuni dei quesiti più frequenti e curiosi che ci hanno rivolto i giovani e da quelli è stata sviluppata la breve guida Scegli Tu, Tutte le Risposte sul Sesso e la Contraccezione Consapevole -hanno affermato i proff. Dubini e Arisi - Nelle prossime settimane sarà distribuita in tutti i consultori e ambulatori di ginecologia attivi sul territorio nazionale.

In occasione della Giornata Mondiale della Contraccezione la SIGO ha rinnovato l’appello alle istituzioni italiane perché sia approvata, quanto prima, una legge per l’educazione alla sessualità e affettività.

Nel nostro Paese non sono materie obbligatorie previste nei programmi ufficiali del Ministero dell’Istruzione. - ha concluso Scollo - Ogni singolo istituto scolastico è libero di scegliere autonomamente come, quando e se svolgere dei corsi specifici. Abbiamo chiesto diversi appuntamenti alla Ministra Stefania Giannini per discutere di queste tematiche: ci auguriamo ci riceva presto.

Info: www.sigo.it

Giovanni Scotti

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