La mostra dal titolo “La musica segreta del Maestro”, allestita a Palazzo Bossi Bocchi, elegante sede della Fondazione Cariparma, rimane aperta fino a domenica 10 giugno 2007

Parma: in mostra la collezione d’arte di Arturo Toscanini

  Cultura e Spettacoli  

Dopo una prestigiosa première all’Avery Fisher Hall di New York, sede della Philarmonic Opera, per iniziativa del Ministero degli Affari Esteri, la mostra, dedicata all’arte italiana tra Ottocento e Novecento, espone 54 opere (dipinti, sculture, ceramiche, vetri, incisioni e disegni) della collezione privata del Maestro Arturo Toscanini, che per la maggior parte sono di proprietà di Walfredo Toscanini, nipote del Maestro e architetto.

La collezione comprendeva opere di pregio dall’epoca napoleonica ai macchiaioli e alla Scapigliatura; un “repertorio” che andava da Previati a Fattori, da Segantini a Boccioni, includendo artisti americani come Alfred East e Gorge Inness .

Dalla testimonianza del figlio Walter, che vive a New York, e del nipote Walfredo - come si legge anche nel catalogo della mostra-  sappiamo che tutti i dipinti erano posti sui muri di casa quasi a formare una partitura musicale. “Una moltitudine di dipinti appesi dappertutto accompagna i miei primi ricordi della casa del nonno in via Durini, a Milano. A cominciare dall’ingresso e dallo studio dove il busto di Verdi di Vincenzo Gemito mi guardava dall’alto, fino al soggiorno dove i ritratti della nonna e del nonno, eseguiti da Giacomo Grosso, erano appesi di fronte al camino, e al salotto dove erano esposti dipinti più grandi, per lo più paesaggi, e un’enorme tela di Telemaco Signorini che oggi s’intitola “La toilette del mattino” ambientata in un salone (che poi da grande scoprii essere una casa di malaffare). Ma la concentrazione più sorprendente si trovava in un ampio corridoio che dal soggiorno portava in cucina, e lì i quadri, illuminati dalla luce naturale, erano appesi a circa un metro dal pavimento fino al soffitto, in file verticali, ricoprendo interamente le pareti”.

Per tutta la vita – ha dichiarato Walfredo Toscanini a New York - mio nonno non fece altro che voler rappresentare l’Unità d’Italia, conquistata attraverso terribili sacrifici e capace di schiudere agli italiani un futuro migliore”. Una coerenza ideale, questa, che si può rivelare un’utile chiave di lettura per interpretare l’interessante allestimento della mostra, curata di Renato Miracco.

Per la prima volta è esposto un album fotografico, recentemente acquistato dalla Fondazione Cariparma, realizzato da Luigi Vaghi in occasione delle celebrazioni per la "Commemorazione del 25° Anniversario della morte di Giuseppe Verdi" avvenute a Busseto con l’allestimento del Falstaff nel 1926. L’album è composto da 10 fotografie di cui una con l´autografo originale di Arturo Toscanini con il gessetto bianco e un´altra rappresentante Toscanini e tutti gli interpreti del Falstaff davanti alla Casa Natale di Verdi a Roncole di Busseto, autografata da tutti. Le altre foto rappresentano invece la scenografia.

La rassegna a settembre sarà trasferita a Livorno grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno e la collaborazione della Fondazione Teatro Goldoni che la ospita.

L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Parma in collaborazione con la Fondazione Cariparma e con la Fondazione Mazzotta di Milano, ideatrice del progetto e responsabile degli aspetti organizzativi.

Il catalogo della mostra è delle Edizioni Gabriele Mazzotta (124 pagine, 90 illustrazioni) contiene saggi di Renato Miracco, Harvey Sachs (biografo di Toscanini), Walfredo Toscanini (che ha scritto una breve memoria del nonno), Paola Pettenella e Francesca Velardita del Mart (che hanno scritto sui ritrovamenti e sulla corrispondenza tra Toscanini e Grubicy de Dragon, , critico, pittore, padre del Divisionismo italiano e mentore di moltissimi artisti della “nuova scuola”, che il Maestro aveva scelto come “adviser”, consigliere attento e raffinato, capace di indicargli le opere e gli artisti più interessanti presenti sul mercato, di aiutarlo a portare a termine gli acquisti, di seguire spedizioni e consegne, di scegliere le cornici delle opere). All’interno del catalogo sono riprodotti anche i documenti e le lettere messi a disposizione dalla Casa Ricordi e da Walfredo Toscanini, oltre alle lettere rintracciate all’interno dell’Archivio Grubicy, ora di proprietà del Mart.

La mostra si inserisce all’interno del ricco programma di eventi artistici e culturali realizzati dal Comitato per le Celebrazioni di Arturo Toscanini che intendono commemorare il Maestro esplorandone la vita, l’opera, la personalità complessa e affascinante.

Il 25 marzo di centoquarant´anni fa, infatti, Arturo Toscanini, il più influente direttore d’orchestra del Novecento, nacque in un´umile dimora dell´Oltretorrente di Parma da madre cucitrice e padre garibaldino.

Il fitto calendario di eventi, che ha avuto inizio il 16 gennaio con la nuova apertura del Museo “Casa natale Arturo Toscanini”, con il concerto di liriche toscaniniane promosso dal Conservatorio “ Arrigo Boito” di Parma (dove è visitabile lo Studio di Toscanini) e con il concerto della Filarmonica Toscanini diretta da Kazushi Ono nell´ambito della Stagione Concertista del Teatro Regio di Parma, comprende due volumi sulla vita e l’opera di Arturo Toscanini, dieci grandi concerti, tre appuntamenti cameristici, tre mostre a Parma e Busseto, un convegno internazionale dal titolo “Arturo Toscanini e la direzione d´orchestra del suo tempo” ed altri importanti progetti.

Ulteriori informazioni:

IAT Parma: Tel. 0521 218889 - turismo@comune.parma.it

Fondazione Cariparma: tel. 0521.532111, museo@fondazionecrp.it

Sede della mostra: Parma, Palazzo Bossi Bocchi (Str. Al Ponte Caprazucca, 4) - orario: 10-12.30-15-18.30, chiusa lunedì e martedì 1° maggio 2007- aperta mercoledì 25 aprile 2007- ingresso libero.

Giovanni Scotti

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