Contro le malattie della tiroide, ghiandola che sta alla base di molte funzioni del nostro organismo, regolando il metabolismo

Fondamentale mangiare correttamente per la tiroide

  Salute  

Una corretta alimentazione può aiutare a prevenire le malattie correlate.

Alimentarsi in modo appropriato è sinonimo di uno stile di vita sano. Lo iodio, presente all’interno di molti cibi, svolge una funzione fondamentale per il nostro corpo: previene le malattie causate dal malfunzionamento della tiroide. Questa ghiandola coordina il nostro metabolismo e garantisce il suo corretto funzionamento. Pelle secca, umore a terra, stanchezza, caduta dei capelli e chili di troppo sono i sintomi classici di una tiroide che non sta lavorando correttamente, e quindi anche di ipotiroidismo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di consumare 150 microgrammi di iodio (almeno 250 mcg per le donne in gravidanza) al giorno. Per un bambino la quantità scende a 90 microgrammi, per un adolescente a 120 e per un uomo adulto a 130 microgrammi. Esistono alcuni cibi che possono aiutare a garantire la giusta quantità giornaliera di iodio per il nostro organismo, anche se il modo più efficace per assumerlo per via alimentare è il sale iodato; cibi ricchi di vitamina B e ferro, frutta e verdura ricche di antiossidanti, alghe, fagioli, olio di oliva e oli vegetali contribuiscono ad un buon funzionamento della tiroide.

Tra le verdure più raccomandate troviamo le barbabietole e il prezzemolo. Anche i cereali integrali sembrano stimolare la corretta funzionalità della tiroide, via libera quindi a riso integrale, miglio, avena. Se l’ipotiroidismo è causato da un’alimentazione scarsa di iodio, è bene sapere che i cibi che ne contengono di più sono: pesce, spinaci, riso integrale, funghi freschi, bietole, carote e mele. In generale, anche i cibi vegetali ricchi di selenio collaborano per riequilibrare la ghiandola tiroidea. Tra questi troviamo: carne, pesce, frutti di mare, latte e derivati, frutta, verdura e riso.

Alcuni alimenti, specialmente se assunti in quantità rilevanti o se consumati crudi, possono ostacolare l’assorbimento dello iodio da parte della tiroide. Per questo sono detti gozzigeni. Tra questi sono compresi cibi come broccoli, cavolfiori, cavoli, rape, ravanelli, soia e cavolini di Bruxelles. Tali cibi andrebbero pertanto consumati con moderazione.

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