Partita la campagna informativa per favorire la prevenzione e la diagnosi precoce delle complicanze oculari del diabete

Occhio al diabete

  Salute  

Almeno 3 milioni di italiani sono malati di diabete e circa 4 su 10 soffrono anche di una forma di Retinopatia ed Edema Maculare Diabetico, che rappresentano le principali complicanze oculari della malattia diabetica.

Proprio per sensibilizzare ed informare le persone con diabete e i loro famigliari è nata la campagna “Occhio Al Diabete”, promossa da Diabete Italia, che si prefigge di dare un aiuto concreto mettendo a disposizione materiali informativi per poter aiutare a prevenire e diagnosticare precocemente tali complicanze.

La campagna, realizzata grazie alla sponsorizzazione di Novartis, si articola in diverse iniziative.

Prendere coscienza dei possibili rischi che il diabete può generare alla vista è fondamentale in termini di prevenzione. – afferma Salvatore Caputo, Presidente Diabete Italia - In un paese come l’Italia, dove esistono diverse realtà sanitarie e assistenziali tali per cui non sempre  viene effettuato un controllo completo e minuzioso del paziente, una campagna informativa come la nostra diventa indispensabile per rendere il paziente più esperto e sensibile anche alle complicanze cui possono essere soggetti organi importanti come gli occhi.

In primo luogo il sito www.Occhioaldiabete.it, interamente dedicato alle complicanze oculari del diabete con informazioni dettagliate sulla Retinopatia Diabetica e sull’Edema Maculare Diabetico, su come prevenirle e contrastarle. Una prima sezione spiega l’iniziativa e il progetto “Occhio al Diabete” in tutte le sue declinazioni. Una seconda sezione analizza nello specifico la Retinopatia Diabetica illustrando in sintesi cos’è, qual è la sua evoluzione, la complicanza dell’edema maculare diabetico, come contrastarla e le linee guida da mantenere per un paziente con diabete, soprattutto per quel che riguarda la prevenzione e la diagnosi precoce grazie allo screening. Il sito contiene anche materiali scaricabili, come il libretto “Detto da Noi”, e notizie sull’assistenza alla persone con diabete e retinopatia o edema maculare diabetico. La parte conclusiva è composta da un esaustivo dizionario che contiene tutti i termini utili per un paziente con diabete che riscontra complicanze della vista. È disponibile anche una versione in inglese.

Altra iniziativa è il già citato un libretto informativo, “Detto da Noi” con le linee guida per la prevenzione e la diagnosi precoce, distribuito a tutte le Associazioni di persone con diabete e focalizzato sulla Retinopatia Diabetica e su tutto quello che si deve davvero sapere su questa patologia. I contenuti del libretto sono stati realizzati sulla base di interviste a 40 persone di ogni età, di ogni parte d'Italia e con diversi tipi di diabete che hanno prestato la loro testimonianza l'immediatezza dei loro racconti e delle loro opinioni controllate ovviamente da medici diabetologi. Una parte consistente di questo libretto, il più lungo ed articolato mai uscito in lingua italiana sul tema, è però stata realizzata sulla base della letteratura scientifica esistente e rivista da due esperti del ramo il Prof. Massimo Porta dell'Università di Torino e il Prof. Paolo Lanzetta dell'Università di Udine.

Ed ancora … locandine e materiale informativo per i centri di diabetologia. La locandina Occhio al diabete, focalizzata sulla tematica dello screening e della cura della Retinopatia diabetica e destinata ai Centri di Diabetologia, sintetizza le semplici raccomandazioni di base per un paziente con diabete, come controllare la glicemia, la pressione e la vista, seguire una dieta mediterranea e fare movimento.

La Retinopatia Diabetica è una complicanza del diabete a carico dell’occhio ed è la prima causa di cecità legale nei paesi industrializzati tra i soggetti in età lavorativa. Può spesso evolvere in Edema Maculare Diabetico (DME), a sua volta un’ulteriore complicanza della retinopatia, che costituisce la causa più comune di perdita della funzione visiva. L’80-90% dei pazienti con diabete di tipo 1 sviluppa almeno una forma di retinopatia; di questi, il 30-40% può sviluppare la forma proliferante, che può danneggiare non solo la retina ma tutto l’occhio. Nei pazienti con diabete di tipo 2, benché la prevalenza della retinopatia sia più bassa, circa il 30-40%, le complicanze retiniche sono più gravi perché si sviluppa principalmente edema maculare.

La retinopatia diabetica iniziale è caratterizzata dalla fuoriuscita di sangue e liquidi dai capillari danneggiati. - spiega Paolo Lanzetta, Professore Associato dell’Università di Udine, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Microchirurgia Oculare di Udine - In questa fase, il paziente può non accorgersi di nulla fintanto che non venga colpita la parte centrale della retina, utilizzata per la visione distinta. Con l’andare del tempo, tuttavia, la retinopatia può progredire nella forma proliferante per lo sviluppo di vasi neoformati, la cui rottura o crescita possono provocare un brusco calo della vista per emorragie vitreali o per un distacco di retina da tessuto fibrosovascolare. In ogni fase della retinopatia può comparire un edema maculare, la principale causa di grave calo della vista nei pazienti diabetici. Se non trattato, l’edema porta a danni permanenti.- prosegue Lanzetta - Ecco perché è vitale effettuare uno screening periodico per osservare il fondo dell’occhio e verificare se sia presente una retinopatia diabetica per la quale si debba quindi intervenire con una terapia adeguata.

I fattori di rischio che influiscono maggiormente sulla manifestazione della patologia sono due: il tempo trascorso dall’insorgenza del diabete (quanto più a lungo si soffre di diabete, tanto più alta è la probabilità di soffrire di complicanze retiniche) e lo scarso controllo della glicemia e della pressione.

Un controllo regolare dei fattori di rischio può limitare i danni legati alla retinopatia. - conferma Massimo Porta, Professore Ordinario di Medicina Interna dell’Università di Torino, Direttore Prima Medicina Interna Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino (Molinette), Direttore del Centro Retinopatia Diabetica – Fondamentale è cercare di far mantenere al paziente una glicemia e una pressione il più vicino possibile ai valori normali, con obiettivi di mantenimento fissati sotto i 53 mmol/mol (7% con le vecchie unità di misura) per l’emoglobina glicata e 130/80 mmHg per quanto riguarda invece la pressione arteriosa.

Le evidenze scientifiche internazionali indicano che, in assenza di retinopatia, lo screening può essere ripetuto ogni due anni. In caso di presenza di retinopatia lieve o moderata è necessario sottoporsi a monitoraggio costante a livello annuale o semestrale (a seconda della gravità) anche per un trattamento più appropriato.

L’esame del fondo oculare insieme alla fluorangiografia e all’OCT (Optical Coherence Tomography) - spiega Lanzetta - permettono di monitorare con precisione le alterazioni retiniche e quindi di giungere ad una precisa classificazione e trattamento precoce della retinopatia diabetica con un conseguente contenimento dei costi ad essa correlati, sia sanitari che sociali.

La gestione integrata della persona con diabete è una condizione fondamentale per tradurre i progressi clinici e farmacologici in una reale prevenzione delle complicanze. - conclude Caputo - Inserire le persone con diabete in un percorso diagnostico, terapeutico ed assistenziale condiviso è un  obiettivo che oggi sia i diabetologi che gli oculisti stanno cercando di implementare, soprattutto nell’identificazione delle complicanze legate alla vista laddove, tra l’altro, i trattamenti impongono anche una valutazione specifica del paziente nel suo complesso.

Giovanni Scotti

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