Partirà nel Veneto la prima sperimentazione di riciclo dei pannolini usati promossa da Fater

Test su riciclo pannolini

  Ambiente, Sicurezza e Trasporti  

Oggi in Italia i prodotti assorbenti per la persona usati sono smaltiti in discarica (77% del volume di prodotto usato) o tramite incenerimento (23%).

Ma i pannolini usati, eliminati dalle discariche, si possono trasformare e riciclare in arredi urbani ed oggetti in plastica: parte, infatti, il primo sistema sperimentale italiano per la raccolta e il riciclo dei pannolini usati promosso da Pampers, con la collaborazione del Centro Riciclo Vedelago (TV) e Comune di Ponte nelle Alpi (BL)

Il progetto ha lo scopo di validare l’intera filiera, dalla raccolta differenziata specifica dei prodotti assorbenti per la persona, di tutte le marche, fino alla trasformazione in nuove materie prime da utilizzare in altri processi produttivi.

L’inventore del processo è Marcello Somma, trentottenne ingegnere chimico, uno dei professionisti che hanno usufruito del programma c.d. “rientro dei cervelli” e che oggi è il Responsabile dello Sviluppo Sostenibile in Fater spa. E’ un sogno che si avvera; ho messo le mie conoscenze a disposizione del progetto di Fater perché in un Paese con scarsa disponibilità di materie prime come l’Italia occorre porre la massima attenzione alla gestione e al recupero anche di questa frazione di rifiuti urbani. - dichiara Somma - Il sistema che stiamo implementando dimostra come sia possibile scegliere prodotti performanti senza generare conseguenze riguardo il post uso.

Il nuovo sistema per il riciclo, capace di gestire 5.000 tonnellate annue di rifiuto pannolino, potrebbe essere operativo a Vedelago (TV) presso il Centro Riciclo Vedelago con cui si stanno definendo gli accordi, già da Settembre 2012, e potrà servire a regime circa 400.000 abitanti, principalmente dell’area fra le province di Treviso e Belluno.

Fater spa, l’azienda che produce e commercializza i pannolini Pampers in Italia, ha promosso l’idea del sistema e sviluppato il processo tecnologico per trasformare il rifiuto pannolino in nuova materia prima seconda. Il processo tecnologico, sviluppato su brevetti italiani Fater, genera plastica in granuli, da cui si possono realizzare molteplici oggetti di uso quotidiano, e materia organico-cellulosica, riutilizzabile per realizzare cartoni per imballaggi industriali o come fertilizzante.

Il Comune di Ponte nelle Alpi, fra i “comuni ricicloni italiani” che vanta l’88% di raccolta differenziata, si occuperà di separare nella raccolta pannolini per bambini e altri prodotti assorbenti per la persona conferendoli presso il Centro Riciclo Vedelago.

Il Centro Riciclo Vedelago, che differenzia e ricicla già i rifiuti di più di 1.200.000 abitanti di comuni nelle province di Treviso e Belluno e sviluppa progetti di ricerca sul riciclo, accoglierà presso il suo centro l’impianto di Fater spa, dedicato esclusivamente ai prodotti assorbenti per la persona, e provvederà al riciclo, a regime, di 5.000 tonnellate di tali prodotti usati.

Abbiamo inteso dare un contributo a ridurre il problema dei rifiuti, così sentito in Italia, trasformandolo in vantaggio - ha dichiarato Roberto Marinucci, direttore generale di Fater spa - la sostenibilità infatti fa vincere tutti e non obbliga a compromessi; spero che questa prima esperienza di sistema in Veneto possa decollare e in futuro motivare anche altri distretti ed espandersi a livello nazionale.

Ezio Orzes, Assessore all’Ambiente del Comune di Ponte nelle Alpi ha osservato: Il rifiuto residuo è un indicatore dell’inefficienza del nostro sistema economico e produttivo. Ponte nelle Alpi vuole andare oltre la raccolta differenziata e affrontare, assieme ad aziende responsabili,le ultime frontiere dell’indifferenziato per giungere al riciclo totale.

Precorrere i tempi , investire nell’innovazione e nella ricerca è da sempre ciò che ci anima - ha aggiunto Alessandro Mardegan amministratore unico del Centro Riciclo Vedelago - Ho ereditato tali principi da mio padre Artemio prima e da mia madre Carla Poli che condivide con me la guida del Centro Riciclo Vedelago. L’impegno di tutte le persone di CRV, la collaborazione con Fater e con Ponte nelle Alpi in questo progetto, dimostra che se tutti gli attori della filiera creano un’alleanza virtuosa si generano nuove prospettive per l’ambiente dove i nostri figli hanno diritto di vivere meglio. Trasformare i problemi in risorse, questa la vera sfida da vincere.

Il nuovo sistema di raccolta e riciclo è “carbon negative”. Ambiente Italia, istituto indipendente di analisi e ricerca ambientale, infatti, ha analizzato la fase di post uso del prodotto ed ha evidenziato come il riciclo eviti emissioni di CO2 in misura superiore a quelle generate dalla fase di raccolta segnando, quindi, un bilancio negativo (cioè di CO2 risparmiata) di - 17,7 kg di CO2 eq per tonnellata di pannolini. Considerando quindi l’intero ciclo di vita, dalla produzione delle materie prime al post-uso, oggi il pannolino monouso con riciclo ha emissioni inferiori del 19% rispetto ai prodotti lavabili e del 16% rispetto alla situazione attuale dei prodotti monouso con smaltimento in discarica o incenerimento. A ciò si aggiunga che il riciclo minimizza emissioni pericolose derivanti da processi di combustione o degradazione anaerobica tipiche di discariche e inceneritori. Nella zona in cui lo si intende implementare, il sistema eliminerà, a regime, 1.874 tonnellate di CO2 ogni anno e ridurrà di almeno 4.600 tonnellate i rifiuti in discarica per anno. Potenzialmente, in caso di diffusione nazionale del sistema in sperimentazione a tutti i prodotti assorbenti per la persona, si potranno eliminare il 3% dei rifiuti solidi urbani, che equivarrebbe ad eliminare almeno 3 discariche l’anno.

 Versione stampabile




Torna