La nuova sede di Microsoft Italia si chiama Innovation Campus e si trova nel Comune di Peschiera Borromeo, vicino a Milano, al confine con il Parco Agricolo Sud di Milano

La nuova sede di Microsoft

  Nuove Tecnologie  

Dopo Olanda e Francia, anche in Italia, Microsoft realizza la nuova sede attuando una rivoluzione che riguarda l’organizzazione del lavoro, la tecnologia e la sostenibilità.

Lo spirito dei pionieri scorre nella nostra cultura d'impresa. - sottolinea Pietro Scott Jovane, amministratore delegato Microsoft Italia - Noi di Microsoft vogliamo sempre essere in movimento e andare oltre ... vogliamo trovare nuove strade ed esplorare il cambiamento. Per i nostri clienti, per il nostro mercato, per i nostri prodotti, ma soprattutto per le nostre persone.

Microsoft Italia dà così vita ad un vero e proprio campus, una struttura aziendale più collaborativa, flessibile e costruita intorno alle persone. La nuova sede - una struttura totalmente trasparente e grandi openspace - supera la tradizionale ripartizione dello spazio negli uffici e permette di conciliare vita professionale ed impegni famigliari, responsabilità e fiducia al posto del tradizionale controllo fisico.

Una nuova organizzazione del lavoro, più flessibile e attenta alle esigenze e alle responsabilità dei singoli, può portare a grandi risultati: questa innovazione ci permetterà di migliorare l'efficacia nostra e dei nostri partner generando un incremento delle attività di business del 50% nel giro di 4 anni - dichiarato Pietro Scott Jovane - Un ambiente di lavoro in costante evoluzione, nato dalla perfetta sinergia tra innovazione tecnologica e progresso culturale, è uno dei più poderosi incentivi per l'aumento della produttività aziendale. La nuova sede di Microsoft Italia è stata una scelta strategica per continuare ad affermare la nostra leadership in contesti sempre più competitivi e complessi. Puntare sulle persone è un elemento che fa parte da sempre del DNA di Microsoft e nel mondo attuale, caratterizzato da un'elevata mobilità e sempre più incentrato sull'individuo, le aziende destinate ad avere successo saranno quelle dotate dell'elasticità intrinseca necessaria per cambiare, in linea con le preferenze lavorative dei dipendenti e con i trend esterni.

Il New World of Work di Microsoft non punta solo ad un incremento della produttività, ma anche ad una riduzione dell'emissione di anidride carbonica e gas pari al 20% nel giro di 4 anni e del 30% entro 5 anni.

L'Innovation Campus integra tutte le più moderne tecnologie in fatto di sostenibilità. Il progetto è stato sviluppato fin dal principio per risultare in linea con la politica ambientale dell'azienda e per dar vita a una sede in grado di integrarsi alla perfezione con gli aspetti naturalistici della zona, valorizzandone al contempo il sistema paesaggistico. Il complesso si sviluppa su una superficie complessiva di circa 150 mila metri quadri e comprende uffici, open space e sale riunioni altamente flessibili, disposti su più piani, un auditorium da quasi quattrocento posti, sale conference e training, palestra, campo di calcetto, percorso running, ristorante, bar, minimarket e parcheggi completamente interrati per circa mille posti auto. In posizione adiacente all'edificio sorgono anche un asilo nido e la scuola materna.

L'organizzazione dello spazio rende il campus un luogo di aggregazione, di incontro e di innovazione. Gli spazi sono concepiti secondo la logica dell'alta efficienza, della flessibilità e della funzionalità, coniugate con una tecnologia all'avanguardia e con un'elevata qualità costruttiva.

Il New World of Work è una visione su cui Microsoft baserà la propria strategia per lo sviluppo di prodotti in grado di consentire ad aziende e organizzazioni di adattarsi all'evoluzione costante degli stili di lavoro e alle aspettative dei dipendenti legate all'utilizzo della tecnologia. I principali prodotti Microsoft che sostengono l'evoluzione dell'ambiente di lavoro del futuro includono Windows 7, Office 2010, Live Meeting, Windows Phone, Lync Server 2010, SharePoint online, Office 365 e Exchange Online.

L'Innovation Campus è tra i progetti più innovativi realizzati dal Gruppo Vitali ed è il primo campus in Italia ad aver abbracciato i criteri della certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) - dichiara Massimo Vitali, Presidente del Gruppo Vitali - L'attenzione alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e al valore del lavoro fanno del nostro Gruppo uno dei principali operatori nel green building in Italia. Anche grazie a questo approccio, ci siamo aggiudicati la gara per la realizzazione del campus coniugando l'interpretazione e lo sviluppo di un progetto in grado di comunicare immediatamente a fruitori e visitatori i valori e la missione di Microsoft: realizzare il potenziale delle persone.

Il progetto è caratterizzato da una visione strategica globale tesa al risparmio energetico attraverso l'utilizzo di sistemi ad alto rendimento. Si tratta sia di sistemi attivi (impianti che si adattano alle soluzioni più innovative) sia passivi (utilizzo di sistemi e tecnologie a basso impatto ambientale), come ad esempio il teleriscaldamento, la geotermia a ciclo aperto, il fotovoltaico, il solare termico, il recupero ed il riutilizzo delle acque meteoriche e l'attento uso di materiali ad alta efficienza energetica.

Il complesso si affaccia su un'area di 1 milione di metri quadri del Parco Agricolo a sud di Milano. Ideato da progettisti interni allo staff Vitali su indicazioni precise di Microsoft, e' stato completato dallo studio Flores & Prats di Barcellona, per quanto concerne l'involucro esterno e da RE Value nella realizzazione delle parti interne. Il tutto con l'ausilio di esperti che potessero garantire il rispetto e la valorizzazione del contesto ad alto valore paesaggistico.

In occasione della presentazione dell’Innovation Campus, Microsoft Corporation ha presentato anche i risultati di una ricerca realizzata da Vanson Bourne su 1.500 lavoratori di 15 Paesi europei in merito alle loro attitudini nei confronti della flessibilità sul lavoro

Secondo l’indagine, le aziende di piccole dimensioni rispondono meglio alle richieste di flessibilità espresse dei lavoratori. Inoltre, nonostante la maggior parte dei dipendenti abbia espresso la necessità di maggiore flessibilità, dalla ricerca emerge che più è grande l’organizzazione minore è la possibilità di soddisfare tale richiesta. Metà degli intervistati ha riferito di non poter accedere agli strumenti tecnologici di base che consentirebbero di lavorare lontano dall'ufficio. Negare tale flessibilità si traduce per le medie e grandi aziende nella mancata opportunità di incrementare i livelli di produttività e di attrarre, e ritenere, professionisti di talento.

I risultati della ricerca hanno messo in luce come le imprese di piccole dimensioni siano quelle più propense ad ascoltare e soddisfare questo tipo di richiesta: un quarto del personale delle piccole aziende europee (meno di 50 dipendenti) lavora regolarmente lontano dall'ufficio; percentuale che scende al 9% nel caso delle società con più di 500 dipendenti; le piccole imprese europee sono le più propense ad accordare il lavoro flessibile: oltre i due terzi lo fanno già; un terzo dispone allo scopo di policy e supporto tecnologico adeguati; l'80% degli intervistati assunti presso una grande azienda svolge il proprio lavoro straordinario in ufficio, rispetto a un limitato 61% di coloro che invece prestano servizio presso una piccola impresa; un quarto dei dipendenti delle grandi aziende europee non ha accesso a tecnologie e sistemi quando si trova al di fuori dell'ufficio; lo stesso problema riguarda invece solo il 16% di chi lavora in una piccola azienda.

Lo studio ha inoltre evidenziato come l'impatto prodotto dal lavoro flessibile vada ben oltre la soddisfazione del dipendente: il 56% dei lavoratori flessibili ritiene di essere più produttivo fuori dall'ufficio, mentre il 48% afferma come questo sia possibile grazie alla possibilità di adattare le mansioni lavorative alle esigenze e agli impegni personali; il 73% dei dipendenti europei ritiene che la flessibilità sul lavoro inciderebbe sulla qualità della propria vita personale; sono meno di un terzo però le imprese disposte a fornire linee guida relative al lavoro flessibile. Quattro dipendenti su dieci hanno affermato che la flessibilità influirebbe sulla decisione di accettare o meno un determinato posto di lavoro.

Fornire ai dipendenti l'opportunità di lavorare con flessibilità pone le aziende di fronte a due sfide: fare in modo che il personale possa accedere alla tecnologia adatta supportata da un'adeguata assistenza IT e creare una cultura di fiducia che renda i dipendenti produttivi anche al di fuori delle mura aziendali. Quest'ultima è molto probabilmente la sfida maggiore per le grandi aziende.

Info: www.microsoft.com/italy

Giovanni Scotti

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