A Ivrea, nel Baden-Württemberg, a Malta, in Giamaica, in Perù

W Re Carnevale

  In viaggio tra gusto e cultura  

Una manifestazione unica al mondo é il Carnevale che ogni anno, dal 1808, porta nelle vie e nelle piazze di Ivrea storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali, per dar vita a uno spettacolo imperdibile: protagonisti assoluti sono la Vezzosa Mugnaia, eroina della festa, il Generale con il suo Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, il Podestà, il corteo con le bandiere dei rioni rappresentati dagli Abbà e i Pifferi e Tamburi. A riempire di colori e profumi la città, vi è la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione. Info: info.ivrea@turismotorino.org.  

Molto spettacolare é anche il carnevale svevo-alemanno, che, tra riti e tradizione, rallegra tutta la regione del Baden-Württemberg. Alla fine dell’inverno, prima che il ciclo della natura ricominci, bisogna scacciare gli spiriti maligni, liberarsi dal Freddo e dal Buio demoniaci, in modo che la vita possa tornare a fiorire. Riti propiziatori pagani, antichi culti agrari e credenze cristiane sono alla base del Carnevale Svevo-Alemanno, che affonda le sue radici nella tradizione medievale e che si caratterizza per il suo risvolto mistico e simbolico, a differenza di molte altre feste carnevalesche, più burlesche e goliardiche. Diffuso in vaste aree del Baden-Württemberg, dell’Austria, della Svizzera e dell’Alsazia – terre originarie dei popoli Svevi e Alamanni appunto – questo carnevale trova espressione soprattutto nelle sue bellissime maschere che sfilano nei tanti cortei, ognuna delle quali rappresenta un archetipo o un ruolo sociale. La strega, il matto, il diavolo sono da un lato entità diaboliche capaci di scacciare il male, dall’altro sono essi stessi personificazioni del mondo luciferino che si vuole annientare. Fatte prevalentemente di legno intagliato e dipinto, le maschere possono arrivare a pesare diversi chili, e richiedono una lavorazione attenta e paziente, tramandata di padre in figlio. Nell’area della Foresta Nera, del Giura Svevo e del Lago di Costanza ogni cittadina ha una propria, singolare tradizione carnevalesca. Chi visita la regione in questo periodo non mancherà di incontrare maschere e cortei, balli e giochi in piazza.

Il carnevale della deliziosa cittadina medievale di Rottweil, ai margini della Foresta Nera, è uno dei più fastosi e più antichi di tutta la regione: i primi documenti scritti che ricordano i festeggiamenti datano del XV secolo, ma la tradizione è probabilmente anteriore. Protagonisti del carnevale sono le maschere dei Narren, ossia i matti di Rottweil, e il loro Narrensprung, o “salto dei matti” il lunedì e il martedì grasso, quando circa 3000 maschere si riversano nelle stradine della città. Info: www.tourismus-vs.de - tel. 0226111598 - info@vacanzeingermania.com.  

Anche a Malta il carnevale é una festa all’insegna di fuochi d’artificio, maschere e costumi d’epoca. Scoprire il carnevale di Malta, i cui festeggiamenti risalgono a centinaia di anni fa, è un’esperienza emozionante imperdibile per i visitatori che si troveranno nell’arcipelago a febbraio. Le prime feste di celebrazione del carnevale sono datate intorno al 16° secolo, periodo in cui veniva organizzato un grande torneo. Il popolo maltese era solito celebrare il carnevale seguendo le orme dei Cavalieri di San Giovanni, che organizzavano manifestazioni, parate e sfilate già dalla settimana prima del mercoledì delle Ceneri. Adesso, il carnevale viene celebrato in numerose città e villaggi, ma specialmente a Valletta, Floriana e nel villaggio di Nadur, a Gozo. E’ una vera e propria esplosione di colori che anima le strade, i carri allegorici e i costumi. Le celebrazioni per il carnevale inizieranno ufficialmente a Valletta e termineranno con una grandiosa parata per le vie di Floriana. Totalmente differente è il carnevale di Nadur, a Gozo, il cui tema, ogni anno, è la spontaneità: maschere, costumi, carri allegorici, sono tutti all’insegna del riciclo. Gli abitanti di Gozo, colgono l’occasione del carnevale, per riutilizzare vecchi abiti smessi, stracci, giornali e molto altro ancora. Info: www.visitmalta.it.  

Andiamo ancora più lontano a godere un Carnevale festoso e colorato in Giamaica, dove tra spiagge di sabbia bianca e ritmi reggae, Eden Viaggi propone un pacchetto soggiorno presso due strutture gemelle a Negril. Ad aspettare i visitatori concerti dal vivo sulla spiaggia e le affollatissime feste dello Spring Break, a ridosso del carnevale giamaicano. Negril è una meta turistica in forte espansione ma resta una delle località più tranquille dell’isola. Di giorno il mare è protagonista, al tramonto i locali più trendy si animano e la musica reggae invita tutti a ballare coi piedi nella sabbia, a bere una birra o assaporare un’aragosta appena pescata. Il carnevale in Giamaica é uno dei carnevali più giovani, ma ha invaso in pochissimi anni tutte le zone dell’isola, conquistando i turisti con il suo stile personalizzato, balli a ritmo di reggae, calypso e soca, anche perché affollatissime feste con giovani provenienti da tutto il mondo coincidono con il periodo dello Spring Break. Info: www.edenviaggi.it.

 Infine un’ultima intrigante idea: in Perù colori, musica e balli impazzano per le vie delle città, maschere, sfilate di carri allegorici e costumi sfarzosi intrattengono gli ospiti. Per circa un mese in ogni angolo del Perù il divertimento è assicurato, in un susseguirsi di esibizioni di bande di musicisti, sfilate di gruppi danzanti dagli abiti variopinti e degustazione di piatti tipici. A Cajamarca migliaia di persone invadono le strade per saltare e ballare fino all’esaurirsi delle forze: sfilate di carri allegorici accompagnano Re Momo (Ño Carnavalón), mentre gruppi di comparse ballano e cantano rallegrando le strade. Le notti sono propizie per incoronare le regine, per vedere balli popolari e assaggiare bevande e piatti tipici. Le celebrazioni del Carnevale di Cajamarca durano un mese intero, ma sono in realtà otto i giorni principali che culminano con la tradizionale yunza, o taglio dell’albero, che non può mancare in un carnevale andino di tutto rispetto. Info: www.peru.info/italiano.

Franca Scotti

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