Ex-fabrica. Identità e mutamenti ai confini della metropoli

Fino al 10 settembre 2006, presso le Civiche Raccolte d’Arte Applicata ed Incisioni-Archivio Fotografico (Castello Sforzesco - Sala Viscontea, Cortile Ducale), è in programma la mostra fotografica "Ex-fabrica. Identità e mutamenti ai confini della metropoli".

La mostra, dedicata alle zone industriali della cintura nord (Sesto San Giovanni, Pero, Bovisa), restituisce al visitatore l´identità di luoghi dominati un tempo dalle grandi fabbriche del ferro, dell´acciaio e della gomma, che hanno qualificato Milano come città operaia. Oggi quegli stessi luoghi sono attraversati da una profonda trasformazione, specchio dei mutamenti economici, sociali e culturali che hanno investito la stessa nozione di città.

Nella serie Cattedrali Giampiero Agostini ritrae, ponendosi al loro interno, le architetture desolate delle fabbriche. Scheletri vuoti o corpi in via di disfacimento, le fabbriche sono riprese con inquadrature centrali, sottolineandone la grandiosità e l’imponenza, a testimonianza di un passato in cui sono state struttura portante dell’economia.

Nella serie Inabitanti, Tancredi Mangano indaga all’esterno delle recinzioni delle aree industriali della Bovina, dove, coperte e nascoste dalla vegetazione, vivono persone e comunità ai margini della società e delle realtà produttive. Lo schermo della vegetazione, voluto dagli stessi abitanti per proteggersi, allontana e separa questa realtà dalla società e dalla stessa morfologia urbana.

Francesco Giusti, con Vietato l’accesso alle persone non autorizzate, affronta le realtà umane insediatesi nelle aree delle ex fabbriche. Ciò, cui si allude nelle immagini degli altri due fotografi, compare qui in maniera evidente, allargando lo sguardo verso le condizioni delle comunità clandestine di immigrati.