Assenzio, cannabis ed altre 49 fragranze, riaprono le porte al sapore del proibito, ad una nuova e travolgente profumazione, unica e rivoluzionaria

“Absolument absinthe”, il profumo della “Fata Verde”

  Bellezza e Benessere  

Dalla mitica bevanda alcolica dei poeti decadentisti e dei pittori dell’Impressionismo, arriva una nuova profumazione unisex, rispettosa della personalità della pelle. Assolutamente assenzio è assolutamente artigianale. Il profumo del proibito.

E’ presente dal mese di maggio, nelle migliori profumerie italiane, il nuovo prodotto che la Fratelli Rinaldi Importatori ha deciso di immettere sul mercato per affrontare una nuova sfida. “Absolument absinthe”, il profumo del proibito, sprigiona fragranze mitiche, dalle note audaci, toniche e fresche. E’ un profumo di pelle, che si mescola con le note personali di colei o colui che lo porta. Una pelle femminile evidenzierà le note floreali, una pelle maschile le note fresche e speziate. Rispetta la personalità e ne sublima la sensualità. L’assenzio è la principale essenza assieme alla cannabis che, con altre 49 fragranze, sono arricchite da note inedite: - Le note di testa questa è la prima sensazione, creata dal frizzante della polpa di mandarino che si mescola con le foglie del tè nero di Cina, profumato di bergamotto. La “canapa sativa” o cannabis, conferisce mistero con i suoi toni esotici e speziati; - Le note di cuore la freschezza vegetale dell’Assenzio, sublima la forte dualità del galbanum iraniano con le note trasparenti e floreali dei mughetti, fior di loto, gelsomino, ylang-ylang. Il tutto rafforzato dai sentori speziati della noce moscata e del cardamomo di Ceylon; - Le note di fondo Il calore del legno di sandalo di Mysore è addolcito dalla sensualità dei muschi.

Il “Profumo è assolutamente artigianale”; stiamo infatti ritornando ai giorni dell’Alta Profumeria e qui la riprova è la produzione di aromi assolutamente perfetti come l’Assenzio.

Il Presidente della Rinaldi Holding, Dr. Giuseppe Tamburi ha così dichiarato: “Può sembrare strano che un imprenditore, che opera nel campo dei vini, dei liquori e dei distillati, inizi a distribuire un profumo, entrando così in uno dei mercati più difficili e competitivi che esistano. La spiegazione è molto semplice: come negli alcolici, anche nei profumi ci vuole buon “naso” e la prima sensazione che ho provato con Aa, è stata di assoluto stupore. Tutto ciò mi ha indotto ad aprire una nuova divisione del Gruppo – la “Rinaldi Fashion” – che avrà una mission identica a quella dei nostri business già esistenti nel settore del “bere bene”, ossia commercializzare prodotti di altissima qualità, ma in ogni caso sempre innovativi e rivoluzionari. Distribuiremo il prodotto in profumerie di altissima immagine e concept store innovativi”.

La Fratelli Rinaldi Importatori è una delle maggiori società italiane specializzata nell’ importazione e distribuzione di distillati, liquori e vini di importanti marchi internazionali. Ha deciso di iniziare una nuova strada con il settore della profumeria attraverso la Rinaldi Fashion.

L’Assenzio, il mistero del proibito.

“Non c’è niente di più poetico al mondo di un bicchiere di assenzio”

Oscar Wilde

L’assenzio nasce nella seconda metà del XVIII secolo. Diviene popolare soprattutto in Francia, dal momento in cui entra ufficialmente a far parte del corredo da viaggio dei soldati dell’esercito transalpino. Infatti, di ritorno dalle loro spedizioni all’estero, i militari francesi cercano anche in patria la “fata verde”, come nel frattempo l’hanno ribattezzato per via del suo colore (dovuto alla macerazione in alcool della pianta Artemisia Absinthium) e ne diffondono così il consumo con grande rapidità. Verso la fine dell’Ottocento, i maestosi boulevard parigini, all’ora dell’aperitivo, profumano letteralmente di assenzio e ben presto, dell’aromatica bevanda alcolica, diventano consumatori appassionati molti esponenti dell’intellighenzia francese dell’epoca, come Baudelaire e Van Gogh.

La sua degustazione prevede un magico rito cerimoniale: su un bicchiere, contenente un dito di assenzio, si pone l’apposito cucchiaino traforato e sul cucchiaino si appoggia una zolletta di zucchero; sulla zolletta si versa lentamente acqua fresca, l’acqua scioglierà lo zucchero, il tutto andrà ad allungare e ad addolcire, il verde assenzio sul fondo del bicchiere. L’assenzio diventa così espressione di un arte di vivere: uomini in gilet e cappello a cilindro, corteggiano donne che degustano anche da sole la bevanda, già per queste un primo segno della futura emancipazione femminile (Henri Balesta 1860). Il successo però porta con sé i germi della rovina: l’assenzio della Belle Époque contiene un’elevata quantità di tuione, una sostanza attiva sul sistema neurovegetativo che, superati certi livelli, può provocare crisi di tipo epilettico e si dice che l’assuefazione può condurre alla pazzia. Sulla verde bevanda si scatena così una violenta campagna di opinione che, negli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale, la mette fuorilegge in Francia (1915) e negli altri Paesi del mondo.

Il proibizionismo per l’assenzio dura così per oltre ottant’anni, finché una recente legislazione UE, recepita dalle singole normative nazionali, ne disciplina nuovamente la produzione, e soprattutto pone limiti severissimi e di assoluta sicurezza al contenuto di tuione.

f.d.s.

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