Itinerari sulle tracce dei pastori nel cuore della Sardegna le transumanze come sentieri culturali

Tramudas a Milano

  In viaggio tra gusto e cultura  

Fino a qualche tempo fa il fenomeno della Transumanza in Sardegna era relegato agli studi degli specialisti del pastoralismo, antropologi, sociologi o storici, ma ben pochi si erano interessati al recupero della memoria storica di questo fenomeno. In altre regioni italiane come l´Abruzzo si sono recuperati i sentieri, si è salvata la memoria degli ultimi pastori che hanno vissuto la transumanza e sono stati realizzati progetti che hanno permesso la valorizzazione in chiave turistica di questo rilevante aspetto del pastoralismo. La possibilità di trasformare gli itinerari dei nostri pastori in accattivanti percorsi turistici e in luoghi della memoria per le nuove generazioni ha permesso la nascita del progetto Tramudas.

Grazie ai fondi del progetto europeo Leader + e all´intesa dei tre Gal (Gruppi di azione locale che gestiscono i finanziamenti Leader) Barbagie e Mandrolisai, Mare e Monti (che comprende Marghine, Planargia e Baronia) e Ogliastra, è stato possibile disegnare un percorso di valorizzazione che si è concretizzato in azioni sul campo. In particolare i tre Gal hanno commissionato uno studio antropologico (realizzato da esperti come l´antropologo Giulio Angioni) con la registrazione delle memorie degli anziani pastori che negli anni Trenta e Quaranta hanno percorso i sentieri che dalle montagne portavano alle pianure della Sardegna.

Un lavoro di ricerca che ha permesso di creare le mappe della transumanza, creare un circuito turistico–culturale e realizzare un percorso attrezzato con la segnaletica dove si possono ripercorrere le transumanze dei pastori ogliastrini, barbaricini, della Baronia e del Marghine. È stata anche pubblicata una guida turistica, creato un sito internet (www.tramudas.com) e confezionato pacchetti turistici per gli amanti del turismo culturale e naturalistico. Negli itinerari si propongono le aziende agricole che possono offrire ai turisti i prodotti dei pastori.

Per dare visibilità al progetto sono stati organizzati due eventi a Milano. Il primo si è svolto lo scorso 13 novembre nella libreria White Star, specializzata in viaggi, a cui hanno partecipato lo scrittore Davide Paolini, (il gastronauta, giornalista specializzato nello studio dei giacimenti culturali e gastronomici), il presidente della Federazione Associazioni Sarde in Italia (Fasi) Tonino Mulas, (gli immigrati hanno trasferito saperi e cultura nei luoghi dell´immigrazione) i presidenti dei tre Gal (Battista Podda, Mario Attene e Giuseppe Loi) e i tecnici che hanno illustrato gli itinerari al pubblico. Nel pomeriggio presso il Peck, tra le location più rinomate della enogastronomia italiana e vetrina di livello internazionale per i prodotti tipici e di nicchia, l´esperto Davide Paolini e Massimiliano Venusti, esperto caseario dell´agenzia Laore, hanno presentato i formaggi, gli insaccati, il pane, i vini e gli altri prodotti gastronomici dei pastori.

Con questi due eventi intendiamo valorizzare gli itinerari, i prodotti tipici e la nostra cultura presso un pubblico molto vasto – spiegano i presidenti Attene, Loi e Podda – perché siamo sicuri che il nostro territorio offra opportunità uniche per i visitatori che oltre il mare della Sardegna vogliano conoscere la storia, la cultura, i paesaggi e i prodotti genuini delle aziende dell´interno. Inoltre il progetto ha un forte valore sociale per le nuove generazioni che grazie alle pubblicazioni e agli itinerari turistici possono riscoprire un aspetto curioso, originale e fino ad oggi poco valorizzato della civiltà pastorale del centro dell´isola. In questo modo si getta un seme e si lavora perché cresca la valorizzazione del sapere dei nostri pastori e il ricordo di un fenomeno che ha al suo interno tratti unici e non replicabili. Lo scrittore Davide Paolini conosce bene i prodotti enogastronomici sardi, cui ha dedicato varie pagine sui suoi libri e diversi articoli sull´inserto domenicale de Il Sole 24 Ore: La Sardegna è una delle mie grandi passioni e non finisce mai di sorprendermi. I prodotti presentati al Peck sono l´espressione più sincera e genuina di un territorio ricco di storia e di tradizioni enogastronomiche, un giacimento culturale dal valore inestimabile.

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