Il festival si svolgerà dal 6 al 22 settembre organizzato dall’Associazione Arketipos, d’intesa con Il Comune di Bergamo
Bergamo Alta: l’edizione 2024 del LANDSCAPE FESTIVAL
L’affascinante cornice di Bergamo Alta ospiterà, dal 6 al 22 settembre prossimi, per il quattordicesimo anno consecutivo, il Landscape Festival, vale a dire il festival internazionale dedicato alla promozione della cultura e della progettazione del Paesaggio, promosso dall’associazione Arketipos e dal Comune di Bergamo.
La Sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha dichiarato: Il Landscape Festival rappresenta un’occasione importante di valorizzazione della cultura e del patrimonio paesaggistico in una dimensione nazionale e internazionale prestigiosa. Lo testimoniano, tra l’altro, l’approdo del Festival, il prossimo settembre, all’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, organo periferico del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, e l’importante momento d’incontro dell’Université D’été, previsto nella cornice del Monastero di Astino durante i giorni della manifestazione. Il tema del festival 2024, ‘Facing the crisis’, e la data fatidica dell’Earth Overshoot Day, si inseriscono nell’impegno sui temi ambientali divenuto centrale anche per chi amministra una città. Nella composizione della Giunta che mi affiancherà nei prossimi anni ho creato ed assegnato infatti una delega, quella della transizione ecologica, proprio per affrontare queste questioni con la massima attenzione e competenza. Ricordo che Bergamo ha siglato di recente il “Climate city contract”, il patto territoriale che vede la nostra tra le 112 città scelte dall’Unione Europea per guidare la sfida alla decarbonizzazione entro il 2030. A questo ambizioso traguardo concorreranno anche le scelte previste nel Piano strategico e operativo del verde, oltre che quelle già adottate nel Piano di Governo del Territorio e comprese nel settore strategico della mobilità. Il Landascape Festival, in quest’ottica ampia e articolata, rappresenta un’opportunità importante di riflessione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini che sono destinatari e protagonisti di questa stagione di necessario cambiamento.
Il calendario del festival sarà, come di consueto, ricco di eventi e iniziative rivolte anche, ma non solo, ai professionisti del settore, tra cui architetti, paesaggisti, ingegneri, avvocati, agronomi, botanici, giardinieri, plant designers. Tra i momenti topici e immancabili, segnaliamo, in particolare, il tradizionale International Meeting of Landscape and Garden, che si terrà il 20 e 21 settembre; evento conclusivo del festival.
Ricordiamo che il meeting riunisce, di anno in anno, progettisti di fama mondiale, intenzionati a cogliere un’opportunità unica di networking, scambio e confronto con i colleghi.
Il simposio internazionale, così come tutti gli altri approfondimenti proposti dal Landscape Festival, intendono suscitare riflessioni e confronti sul valore sociale ed etico della progettazione paesaggistica in un contesto, come quello contemporaneo, caratterizzato da crisi profonde che stanno alterando il Pianeta.
Non a caso, il tema centrale dell’edizione 2024 del Landscape festival è “Facing the crisis”: oggi come non mai, di fronte a pandemie, guerre e alle emergenze ambientali, occorre trovare soluzioni nuove, percorrere strade non ancora battute, per fronteggiare positivamente le diverse crisi e favorire la rigenerazione delle nostre società. Un impegno urgente e necessario, questo, per invertire la rotta intrapresa: basti pensare che tra meno di un mese, il prossimo 1 agosto, cadrà l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui l’umanità sarà in debito con il Pianeta, perché avrà consumato tutte le risorse naturali che l’ecosistema terrestre è in grado di produrre nel corso di un interno anno.
Ricordiamo che il debito italiano è già scattato il 19 maggio scorso; se tutti gli umani vivessero e consumassero come noi italiani, servirebbero le risorse di quasi 3 Pianeti.
Ripensare le città, il nostro modo di viverle, può, quindi, contribuire in maniera significativa a migliorare lo stato di salute del Pianeta., tanto più che secondo le previsioni entro il 2050 tra il 70% e l’80% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane. Favorire il verde, lasciare spazio alla natura, potrebbe in tal senso aiutare molto: il rimboschimento di 350 milioni di ettari di foresta sposterebbe in avanti la data dell’Overshoot Day di 8 giorni.
Un’edizione di grande attualità, dunque, quella del Landscape festival 2024, che, tra gli appuntamenti più attesi, annovera l’allestimento di Piazza Vecchia, quest’anno ad opera di Catherine Mosbach. fondatrice dello studio di design parigino Mosbach paysagistes, oltre che della rivista Pages Paysages, e Cavaliere della Legion d’onore dal 2016.
Nelle oltre due settimane di festival non mancheranno all’appello numerosi altri momenti che il pubblico ha imparato a conoscere negli anni, come i convegni internazionali, tra cui l’Université D’été e l’International Seminar, i workshop pratici (Garden Masterclass,) e i seminari gratuiti (Landscape talk).
Ma c’è di più, perché le attività portate avanti dall’Associazione Arketipos non si esauriscono con il festival, si sviluppano nel corso di tutto l’anno e prendono la forma di partnership di valore e occasioni di scambio e confronto con realtà terze.
Vittorio Rodeschini, presidente di Arketipos ha sottolineato: Il Landscape Festival e Arketipos,- l’associazione che presiedo e che ormai quasi 15 anni fa ha ideato questa manifestazione,è, oggi, un’istituzione a livello nazionale e internazionale in termini di competenza sui temi del paesaggio. Sempre più spesso veniamo chiamati a sviluppare insieme ad altre realtà e istituzioni, attività legate alla diffusione della cultura del paesaggio. Una competenza che va oltre il Landscape Festival e ci permette di essere al fianco di progetti di respiro nazionale e internazionale. Questo ci riempie d’orgoglio.
Alcuni esempi su tutti: la Fondazione Accademia Carrara ha invitato il prossimo 17 settembre l’Associazione Arketipos a partecipare a un momento di dialogo e confronto in occasione della presentazione del nuovo progetto di paesaggio dei suoi giardini. In questa occasione, per la prima volta, sarà mostrato il progetto di giardino che il Conte Giacomo Carrara aveva immaginato. La storia dell’arte e quella del paesaggio sono strettamente interconnesse, rappresentando due facce della stessa medaglia. Per questo prosegue la collaborazione fra Accademia Carrara e Landscape Festival con l’intento di segnalare approcci originali nel coniugare arte e paesaggio, realtà e astrazione, creatività e tradizione.
Il prossimo 3 settembre, inoltre, presso l’Istituto Italiano di Cultura a Parigi, verrà presentato in anteprima il progetto della paesaggista parigina Catherine Mosbach. Il paesaggio è un pilastro fondamentale della nostra cultura, rappresentando un patrimonio inestimabile che influisce profondamente sulla nostra identità e sul nostro modo di vivere. È per questo motivo che Arketipos sarà accolta a Parigi, come riconoscimento dell'importanza che l’Associazione attribuisce alla valorizzazione e alla conservazione dei paesaggi nostrani.
La rappresentazione di un progetto di paesaggio in una piazza storica come quella di Bergamo è un richiamo diretto alla storia e alla tradizione italiana. Le piazze, da sempre luoghi di incontro e spettacolo, incarnano lo spirito comunitario e la vitalità sociale della nostra cultura. Esse sono il cuore pulsante delle nostre città, dove passato e presente si incontrano, creando un dialogo continuo tra le generazioni.
Info, programma completo, luogo e date degli incontri, iscrizioni: www.landscapefestival.it/educational.
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