Presentati i nuovi tour in Val Curone e Val Grue

Sentieri Gastronomici Inaugurati i nuovi tour in Val Curone e Val Grue (AL)

  In viaggio tra gusto e cultura  

Sabato 24 luglio, nella piazza Quarto Stato di Volpedo (AL), su cui domina il quadro del pittore Giuseppe Pelizza, qui vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, sono stati presentati i nuovi tour in Val Curone e Val Grue firmati da Sentieri Gastronomici, ideato da Diego Bongiovanni per offrire occasioni di visita in sicurezza del Piemonte, accompagnati dalle guide, alla scoperta non solo del territorio, ma anche delle sue eccellenze enogastronomiche.

Diego Bongiovanni, infatti, ha intuito, che il Piemonte poteva essere osservato e assaporato anche da prospettive diverse ed inesplorate, quelle dei luoghi nascosti, dell’autenticità delle persone e dei prodotti tipici di questa terra.

Nel corso della conferenza stampa, moderata da Massimo Brusasco, giornalista del “Il Piccolo” ed introdotta da Diego Bongiovanni, hanno preso la parola Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte, Massimo Berutti, senatore della Repubblica, Roberto Cava, presidente del Consorzio Alexala, il giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, fondatore di Golosaria, Mariangiola Giani, produttrice di Salame Nobile del Giarolo PAT, Walter Massa, produttore del Colline Tortonesi Timorasso DOC, e Roberto Grattone, produttore di Montebore PAT.

Per chi non conoscesse ancora la Val Curone, segnaliamo che questa è caratterizzata dalla pianura, estesa e malinconica, poi dalle colline, impreviste, ampie, verdissime, bellissime e seminascoste da decenni di oblio, ed, infine, dalla montagna. La valle è un crocevia di regioni, dialetti e culture: è, infatti, il punto di incontro e di confine tra Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia.

La Val Curone, dunque, concentra ed offre prodotti straordinari, storie e tradizioni, che Sentieri Gastronomici aiuta a scoprire.

Il verde, intenso e cangiante ad ogni metro, sarà, certamente, il colore che rimarrà in mente al visitatore e le montagne, inaspettate, che sorgono quasi all’improvviso dalle colline aperte sono una vera sorpresa, un controsenso, forse, altrove, ma non qui, dove respirare aria differente entro brevi distanze è semplicemente normalità, com’è normale la straordinarietà dei prodotti enogastronomici che qui si possono trovare: salumi (come, ad esempio, il Salame Nobile del Giarolo PAT), formaggi (qui si produce il Montebore PAT) e vini antichissimi (è stato riscoperto il vitigno Timorasso), riscoperti, amati e riproposti con appassionata dedizione da artigiani locali che ad essi offrono i giorni e le notti, utilizzando tutto il tempo necessario per produrre con assoluto rigore questi prodotti straordinari e introvabili, se non qui.

Recandosi in Val Curone non si può, infatti, non soffermarsi qualche istante di fronte allo sforzo quotidiano di questi “sacerdoti” della tradizione e del gusto, un impegno incessante e reale volto alla loro produzione e alla diffusione della cultura locale, perché tutti ne comprendano il vero valore e lo apprezzino.

Ma ... torniamo al 24 luglio ed al tour inaugurale che ha toccato tre località Volpedo, San Sebastiano Curone e Dernice.

Dopo la presentazione, il tour inaugurale ha avuto inizio, proprio a Volpedo, nel mercato coperto di Piazza Perino, che ogni sabato ospita il Mercatino Biologico, gestito dai produttori dell’Associazione “Le Strade del Sale”: un riassunto dei prodotti di un’agricoltura tenace e di un’artigianalità rarissima e preservata con cura dagli abitanti.

Dopo un breve tratto in bus, il viaggio dei Sentieri è proseguito tra i suggestivi vigneti di Monleale Alto, piccolo centro dove abbiamo incontrato altri produttori agricoli e vinicoli. Qui viene coltivato il Timorasso, un vitigno riscoperto, e prodotto il Colline Tortonesi Timorasso DOC: abbiamo, in particolare, incontrato Walter Massa, il mitico pioniere del Timorasso, che oggi è un vino riportato, a buon diritto, alla ribalta anche internazionale. Qui abbiamo anche provato le deliziose Pesche di Volpedo e le relative lavorazioni.

Dopo un altro breve viaggio in bus siamo arrivati a San Sebastiano Curone, patria di molte bontà e inaspettata fucina artistica, in particolare tra Otto e Novecento. Nel suo centro storico, l’incantevole Piazza del Municipio, troviamo le notevoli facciate degli edifici in stile liberty che la delimitano e l’insolito verde salvia del Palazzo del Municipio, decorato in stile squisitamente veneziano, opera artistica e costruttiva del pittore Lorenzo Bourges. Sempre nella piazza del Municipio è possibile visitare la casa museo del pittore Felice Giani, nato proprio a San Sebastiano Curone alla metà del 1700 ed importante esponente del Neoclassicismo internazionale. Le sue opere sono esposte nei più importanti musei di tutto il mondo. In questa località abbiamo potuto degustare altre eccellenze locali: il protagonista indiscusso, però, è stato, in questo caso, il “Salame Nobile del Giarolo”, meraviglioso salume tipico cucito a mano e preparato solo con le parti “nobili” dei maiali allevati in queste zone.

Creato con maniacale cura e stagionato in cantine caratterizzate da temperatura e umidità costanti, il Salame Nobile del Giarolo, lo sottolineiamo, non è solo una specialità culinaria, è un pezzo di cultura di questa terra: le “sale di stagionatura”, infatti, sono un’attrazione dal fascino senza tempo, vere e proprie “cattedrali sotterranee” che ospitano salumi in invecchiamento a volte anche per anni e che, durante la lunga attesa, sprigionano profumi davvero unici.

Dopo la visita a San Sebastiano Curone, i Sentieri Gastronomici ci hanno condotto all’ultima gustosa tappa della giornata: Dernice, piccolo comune dove la celebre frazione di Montebore dà, con orgoglio, il nome a uno dei formaggi più tradizionali del nord Italia, il Montebore PAT, prodotto con latte vaccino, ovino e caprino locale e dalla tipica forma di piccola torta a tre piani, un particolare che affonda le radici nella storia e narra della sua leggendaria nascita, secoli fa.

Abbiamo potuto degustare le bontà di questo territorio in un luogo altrettanto unico: la torre medievale di Dernice, il tetto della Val Curone, una torre di avvistamento di cui rimane oggi solo una parte, ma quanto basta per poter godere di un magnifico panorama.

Tornati nella deliziosa Volpedo, abbiamo potuto visitare la casa-studio di Giuseppe Pellizza, meglio noto come Pellizza da Volpedo, il pittore vissuto a cavallo tra Otto e Novecento e autore del celebre “Quarto Stato”, la suggestiva pieve romanica di San Pietro, aperta per l’occasione, ed il museo in cui si può seguire un filmato che racconto l’ideazione e la realizzazione del celebre quadro.

Info, prenotazioni: Sentieri Gastronomici - Diego Bongiovanni S.r.l. - Corso Alfieri 399, 14100, Asti - tel 01411768040 - info@sentierigastronomici.it - www.sentierigastronomici.com.

Giovanni Scotti

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