La bella ristrutturazione di un manufatto degli anni quaranta

Mariani Design and More: il progetto di una casa nell’hinterland milanese

  Arredo e Design  

Lo studio di architettura Mariani Design and More, che ha la sua sede ad Arluno, propone, da tre generazioni, soluzioni progettuali di alto profilo, trasferendo le capacità artigianali del laboratorio di mobili delle origini alla difficile arte della progettazione chiavi in mano.

Lo studio di architettura Mariani Design and More, nella figura dell’Architetto Maurizio Morazzoni e dell’Ingegnere Gaia Morazzoni, riserva ad ogni cliente un approccio esclusivo in grado di soddisfare le esigenze della committenza attraverso la sensibilità di chiavi interpretative orientate al gusto e alla personalità di chi abiterà la casa.

Una evidente dimostrazione della capacità dello studio Mariani Design and More di rispondere ad un committente certamente attento alla bellezza, ma anche esigente in fatto di praticità e comfort abitativo, è, ad esempio, la realizzazione di una casa su una struttura pre-esistente (un manufatto degli anni quaranta), situata nell’hinterland milanese.

Siamo entrati in questo progetto nel 2019 all’inizio di una ristrutturazione a partire da un elemento preciso: una scala che era una struttura classica di un metro di larghezza.- ha detto l’architetto Morazzoni - Il primo intervento per conferire personalità all’abitazione ha riguardato proprio la fisionomia della scala, che è stata, via via, allargata per riprendere il concetto delle scale delle ville padronali d’epoca.

Al progettista è parso opportuno mantenere nella fisionomia dell’abitazione aspetti contemporanei, aprendo la scala con un’angolazione di venti gradi, allargandola e rendendola più importante e aperta, in modo che, salendo, chi entra riesca a percepire tutta la larghezza del soggiorno.

Il camino posizionato al centro della stanza nasce di riflesso, rappresentando la sezione della scala stessa trasferita in verticale. Su entrambi i lati del camino sono state inserite ‘bucature’ di forme diverse che, scendendo dalla scala, permette di utilizzarla come fosse un cannocchiale in grado di conferire un senso di profondità alla zona del salotto. Sul camino si va a riprendere anche il triangolo dei gradini della scala dietro al quale sono stati inseriti e nascosti tutti i sistemi audio e video e le fuoriuscite dell’aria per il riscaldamento, senza che siano visibili antiestetiche griglie sul prospetto del camino stesso.

Uno dei lati del camino si contrappone a uno specchio fumè che dà un senso di dilatazione e contribuisce a creare un effetto ottico di ridimensionamento dell’arredo nello spazio, mentre nel lato opposto il modulo del televisore viene annegato a filo, per eliminare ogni spessore che possa turbare l’allineamento delle parti.

Anche le due fiancate laterali rivestono una funzione estetica, da un lato esiste una nicchia prospiciente l’ingresso che ospita un vaso, in modo da evitare l’incombere sull’ingresso di una parete piena e questo lato diventa una sorta di teca. Sul lato opposto, invece, le teste delle mensole sono lette come fossero lame sospese. Di fronte al camino, che si trova a livello pavimento, è stata montata una lamiera in modo da essere quasi un ‘tappeto metallico’.

La scala e il camino, segni forti e fulcro del progetto, sono stati realizzati in legno: per la scala e la pavimentazione del living è stato scelto iroko mentre e per il camino è stato scelto il rovere naturale. Anche le parti colorate in azzurro sono in legno, con finitura laccata.

L’azzurro - ha commentato il progettista - abbiamo iniziato a usarlo come colore già qualche anno fa, anticipando un trend che oggi comincia ad affermarsi come nuance di moda.

La ‘bucatura’ presente nella parete del camino è profilata da una linea rosa molto tenue. La tridimensionalità della scala e del camino sono state citate nel soffitto, dove è facile vedere la proiezione in grigio della scala; un grigio profilato con una linea rosa sottilissima in grado di dare tridimensionalità. Tutto quello che succede sulla scala e sulla verticale del camino lo si ritrova anche sul soffitto.

E’ come se avessimo esploso e sezionato il disegno trasportando le sezioni sulle superfici piane dei soffitti e dei pavimenti, per ridurre la sensazione della ‘massività’ del camino. - ha spiegato ancora l’architetto - Chi entra nella stanza quasi non percepisce questa massa e, solo successivamente, per leggere le diverse forme dei quattro lati del camino, entra e vi gira intorno.

La cucina dispone di una doppia porta vetrata scorrevole in cristallo fumé che, una volta aperta, la trasforma assieme al living in un unico open space, con una lettura ancora diversa nei suoi differenti aspetti.

Importante sottolineare come, illuminate dall’interno della cucina, le porte creino un effetto luminoso trasparente, argentato e fumè, lo stesso effetto luminoso ribadito da un tavolo di vetro, anch’esso fumé, mentre le sedie richiamano il rovere naturale del camino.

Siamo in una casa di memoria. - ha commentato l’architetto - Il mensolone dello snack cucina è stato ricavato da una sezione di tronco di rovere in cui la parte mossa è quella della corteccia leggermente ripulita e preziosa per richiamare la ancestralità del legno grezzo appena piallato. Lo stesso concetto viene ripreso come linea al di sopra dei pensili della cucina laccata opaca con piano in marmo mosso a effetto fiammato, per generare una ulteriore corrispondenza.

Questo spazio di circa 120 metri quadri vede il soggiorno molto alleggerito ed essenziale, dominato dal punto di vista estetico e illuminotecnico da una grande lampada che, accesa, crea un disegno floreale sul soffitto, andando a riprendere concettualmente il giardino esterno, con libreria in laminato bianco con spessori sottilissimi e una poltrona di memoria, il tutto completato con un tappeto. I colori e le forme del tavolino e del tappeto sono nati per integrarsi con il prospicente giardino esterno, dando continuità all’ambiente, anche durante i periodi in cui non è possibile fruire dello spazio esterno.

La casa si estende su due livelli più un piano mansardato, per complessivi 250 metri quadri.

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