Il corto propone un approccio originale per superare vergogna, depressione, isolamento e liberare le emozioni

Psoriasi: il corto “DA CAPO”

  Salute  

Nei giorni scorsi si è svolta, in live streaming, a causa della pandemia da Covid 19 in atto, la conferenza Psoriasi, un corto per liberare le proprie emozioni”, organizzata da AbbVie, l’azienda che scopre, sviluppa e rendere disponibili farmaci innovativi per affrontare i bisogni di salute di oggi e le sfide mediche di domani.

Nel corso dell'evento è stato presentato il corto “DA CAPO”, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma per la campagna internazionale Let Me Be Clear di AbbVie. la piattaforma digitale che invita le persone con psoriasi a condividere la loro storia. La piattaforma fornisce anche strumenti che facilitano il dialogo con il dermatologo.

Il corto “DA CAPO” è firmato dal regista Paolo Santamaria ed interpretato, nei ruoli principali, da Nicola Nocella e Maria Vittoria Casarotti Todeschini,

Il corto “DA CAPO” può essere visto sul sito web www.vicinidipelle.it, un portale che contiene anche una miniera di informazioni sulla psoriasi e altre malattie della pelle, e sui social, .

Il corto “DA CAPO” propone un approccio comunicativo originale per affrontare il tema della psoriasi e del riscatto attraverso il linguaggio della metafora

La psoriasi, lo ricordiamo, è molto più di una malattia della pelle: per oltre 125 milioni di persone nel mondo, infatti, è una patologia “visibile”, complessa da gestire e fortemente caratterizzata da un impatto a livello psicologico e fisico superiore ad altre malattie croniche. Le persone con psoriasi devono spesso fare i conti con vergogna, depressione e isolamento. Per molti, scoraggiati dalle recidive periodiche che fanno ricominciare tutto daccapo e da terapie spesso insoddisfacenti, la convinzione è che questa malattia ponga un limite alla propria vita.

La psoriasi, come altre malattie croniche autoimmuni, è una condizione molto seria ed è importante che tutti comprendano l’impatto che genera sulla vita delle persone - dichiara Fabrizio Greco, Amministratore Delegato di AbbVie Italia - Grazie al nostro costante impegno nella ricerca, mettiamo a disposizione le terapie più innovative per il trattamento di queste patologie. Ci impegnamo ogni giorno al fianco dei pazienti e della comunità scientifica con l’obiettivo comune di fornire il miglior supporto possibile durante tutte le fasi della malattia, e siamo entusiasti di aver partecipato a questa iniziativa culturale di sensibilizzazione che può aiutare le persone con psoriasi a riconoscere il valore della propria voce”.

Il corto “DA CAPO”, dunque, non parla direttamente della malattia: è concepito, infatti, come una metafora creativa che intende trasmettere sensazioni ed emozioni simili a quelle legate alla psoriasi.

Il regista abbruzzeze Paolo Santamaria, infatti, ha utilizzato il linguaggio universale della musica, narrando la fatica e l’impegno necessari a Giulia, musicista, al suo debutto con la Sonata per pianoforte n.14 “Al chiaro di luna” di Ludwig Van Beethoven, per affermare la sua voce “unica e originale”. Un percorso che passa dal disagio, che comporta il pensare di essere valutati dal Maestro solo “in superficie”, dal faticoso impatto psico-emotivo, dalla necessità di far emergere la propria voce quale autentico specchio dell’essere.

In uno dei punti più toccanti del corto il Maestro dice a Giulia: Io vedo la tua pelle, ma sotto la tua pelle palpita qualcosa di straordinario: la tua voce, . La chiave del corto sta proprio nel dialogo, che, all’inizio, è timido ed impacciato, fatto spesso di sguardi e parole, che faticano ad emergere, ma, poi, si fa sempre più sicuro e consapevole.

Il regista abruzzese Paolo Santamaria, lo ricordiamo, ha già diretto altri due lungometraggi “Siamo come Genova” e “La piazza della mia città”.

Spesso il conflitto più duro si combatte col nostro io, pulsante sotto la nostra pelle. - ha dichiarato il regista Paolo Santamaria - Proprio la pelle, l'organo piùÌ€ grande del nostro corpo, assolve a una duplice funzione: ci connette e allo stesso tempo ci separa dal mondo, caratterizzando inconfondibilmente la nostra individualitàÌ€. Il corto si basa su tale dualismo conflittuale, sulla ricerca di sé stessi attraverso il superamento delle proprie paure, spesso invisibili seppur tangibili. “DA CAPO” è un monito, l'invito a non sentirsi mai sconfitti ricercando sempre uno spunto per rinascere, per brillare, come la nostra Giulia, libera di esternare la propria anima sulle note di Beethoven.

Valeria Corazza, presidente dell’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) ha dichiarato: L’importanza di vincere le proprie paure e sentirsi liberi di esprimersi senza limitazioni è il messaggio che emerge con forza dal cortometraggio. Analogamente, le persone con psoriasi possono svolgere un ruolo centrale nella gestione della propria malattia. Soprattutto attraverso un dialogo franco e diretto con il proprio dermatologo che, trasformandosi in un vero engagement, li aiuterà a superare gli ostacoli grazie ai nuovi progressi della ricerca scientifica e potrà indirizzarli nel percorso verso una vita libera dal peso quotidiano della malattia. Siamo contenti di aver contribuito all’ideazione di questa opera trasferendo al regista la voce delle persone con psoriasi.

Il dott. Francesco Cusano, presidente dell’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (ADOI), ha spiegato: Oggi il dermatologo ha a disposizione nuove opzioni terapeutiche, come gli anticorpi monoclonali, che possono aiutare a raggiungere e mantenere una remissione delle placche psoriasiche e una pelle quasi o completamente pulita in un’elevata percentuale di pazienti già dopo le prime somministrazioni.

Il dott. Andrea Chiricozzi della Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse, ha aggiunto: I progressi della medicina odierna hanno portato allo sviluppo di farmaci che permettono una risoluzione completa o quasi completa di segni e sintomi della psoriasi in una elevata percentuale di pazienti, con risultati che si mantengono nel tempo e con un profilo di sicurezza molto elevato. Questi dati sottolineano il miglioramento significativo della qualità di cura che è possibile ottenere nelle persone con psoriasi a placche moderata-severa.

Info: www.abbvie.com - www.abbvie.it.

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