La prestigiosa rivista dedica, da cinque anni, lo speciale di fine luglio ai casi di cronaca nera dal dopoguerra in poi

Il numero in edicola de L’Europeo si intitola A sangue freddo fra cronaca nera e racconto

  Cultura e Spettacoli  

L´Europeo, storico settimanale italiano fondato da Arrigo Benedetti nel 1945, aveva cessato le pubblicazioni nel marzo 1995, per poi riprenderle in forma di bimestrale monografico nel 2001 con la direzione di Daniele Protti..

Alla fine di luglio esce il numero dedicato ai casi di cronaca nera.

  Quest’anno, proprio il titolo di uno dei più famosi libri di Truman Capote è il titolo di questo numero de L´Europeo: lo scrittore americano, nel 1966, anticipò sul settimanale il contenuto del suo libro con un appassionante reportage.

Capote - collaboratore frequente del settimanale fin dal 1950 - è affiancato da altre "grandi firme", a cominciare da quella di Oriana Fallaci (il caso Bebawi, il "giallo del bitter"), di Giorgio Bocca (Morandini, il "mostro di Pontoglio"), di Lina Coletti (l´omicidio Pasolini, un caso ancora irrisolto), di Gian Antonio Stella (Succo, parricida, matricida, stupratore, rapinatore), di Gianni Roghi (il "mostro di Chicago"), di Ruggero Orlando e Duilio Pallottelli (assassini per Lds a New York).

E ancora : Katharina Miroslava, Christa Wanninger, la morte misteriosa di Mauro Rostagno, gli strani suicidi di due testimoni della strage di Ustica, l´assassino amato da una parte della sinistra francese e italiana (Cesare Battisti).

Introdotto da un viaggio di Stefano Lorenzetto nei meandri della "nera", questo numero della rivista comprende anche un assoluto inedito: è la prima volta che Giovanni Scattone - condannato per l´omicidio di Marta Russo - racconta la sua verità. E L´Europeo ha così titolato: "Assassino sconosciuto".

Giovanni Scotti

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