FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 6, 12 luglio 2018

Food and beverage, Tendenze

Nonno Nanni e la sostenibilità ambientale
Ingredienti biologici, energia elettrica pulita, confezioni 100% riciclabili, impianti fotovoltaici, depuratore biologico, cogeneratore e ora Carbon Footprint: per Nonno Nanni la qualità è sinonimo di sostenibilità ambientale.

Un equilibrio vincente, che permette ai prodotti dell’azienda del Montello di essere non solo buoni, ma anche sicuri, rispettosi dell’ambiente, del territorio e degli animali.

Dal profondo amore che Nonno Nanni nutre per il proprio territorio, si è consolidata una visione responsabile e innovativa che utilizza fonti di energia ecosostenibile per i processi di produzione. Prima con la certificazione ambientale (ISO 14.001) e successivamente con la certificazione dell’impronta di carbonio, per accrescere la sostenibilità delle proprie scelte aziendali.

La carbon footprint è una misura che esprime in anidride carbonica equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, un’organizzazione o un servizio. La sua riduzione è, quindi, essenziale per porre termine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.

In Nonno Nanni l’impronta è stata calcolata e minimizzata sull’intero ciclo di vita dei seguenti prodotti: Stracchino classico, Stracchino con fermento Probiotico, Squaquerello e Robiola. Lo studio della Carbon Footprint ha preso in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dalla produzione del formaggio, sia quella indiretta, generata dalla produzione del latte in stalla.

Calcolate le emissioni di anidride carbonica, sono state attivate misure di riduzione dei consumi energetici dello stabilimento e sono stati avviati interventi per compensare la quantità di CO2, contribuendo a progetti di sostenibilità in paesi elencati dal protocollo di Kyoto.

Per scelta etica, Nonno Nanni ha sempre contribuito ad iniziative ambientali solo in nazioni non in conflitto e dove sono rispettati i diritti umani. In Italia, le risorse vengono preferibilmente indirizzate ai comuni che promuovono attività di gestione forestale ambientale.

Per una totale trasparenza, l’azienda ha deciso, volontariamente, di essere certificata CSQA anche per questa attività di compensazione.

All’impronta di carbonio, si aggiungono molte altre best practices attuate, già da molti anni, dall’azienda veneta di formaggi freschi.

Prima fra tutti, Nonno Nanni utilizza solo energia elettrica pulita, proveniente da centrali alimentate da fonti rinnovabili; l’utilizzo di acqua, energia elettrica e termica viene costantemente monitorata per ottenere il miglior risparmio energetico ed evitare consumi ingiustificati; sul tetto dello stabilimento di produzione degli gnocchi è attivo un impianto fotovoltaico di 5000metri quadrati.

Ma non solo, Nonno Nanni ha raddoppiato la raccolta differenziata nei suoi stabilimenti e lavora ogni giorno per aumentare la riciclabilità delle sue confezioni, tant’è che la vaschetta interna dei formaggi è al 100% riciclabile.

E ancora, utilizza un depuratore biologico, dove far convogliare le acque reflue della lavorazione che alla fine vengono utilizzate in agricoltura, e un impianto di congenerazione a metano da 1 megawatt di potenza elettrica, per sfruttare il calore dei fumi e riscaldare così gli ambienti dello stabilimento e preriscaldare l’acqua utile nei processi di pastorizzazione del latte.

Quindi, per Nonno Nanni, tante azioni eco sostenibili che testimoniano il suo grande rispetto per il contesto sociale in cui opera, per la salvaguardia dell’ambiente e delle generazioni future insieme alla volontà, sempre più forte e crescente, di continuare ad innovare in chiave green.