Divenuto patrimonio della Regione Autonoma Valle d´Aosta nel 1990, il Forte di Bard è oggetto di un´importante opera di recupero e valorizzazione. Oltre 3.600 mq sono destinati a sedi espositive permanenti o temporanee. 
L´accesso alla roccaforte è possibile con comodi ascensori panoramici, oltre che con la tradizionale strada carrabile.
Il Forte, costruito tra il 1830 e il 1838 sulle rovine di un precedente castello distrutto nel 1800 dalle truppe di Napoleone, fu progettato dall´ingegnere militare Francesco Antonio Olivero.
Esso è composto da diversi corpi di fabbrica e si affaccia su uno splendido borgo sviluppatosi, in età medievale, lungo l´antica via romana. 
Per accogliere i visitatori, la fortezza ospita anche un ristorante - caffetteria e avrĂ a breve, altre strutture ricettive, tra cui un albergo.
Nel complesso fortificato ha sede un ampio ed importante Museo delle Alpi, la cui suggestiva realizzazione è capace di stupire ed emozionare adulti e bambini. Il percorso espositivo si divide in quattro sezioni, conducendo il visitatore tra scenografie, installazioni e ricostruzioni storiche che impiegano le moderne tecnologie (proiezioni, suoni e giochi multimediali). La prima sezione è dedicata alla natura alpina. Sono illustrati la flora, la fauna, il clima e la geografia della montagna. La seconda sezione racconta la genesi delle Alpi con ricostruzioni tridimensionali e con la presentazione di minerali e di fossili.
Nella terza parte è affrontato il tema della civiltĂ alpina, a partire dallâetĂ del bronzo fino allâepoca piĂš recente, con approfondimenti sui riti e i miti della montagna. Lâultima sezione è dedicata al periodo che va dalla metĂ dellâottocento allâepoca contemporanea. In tale periodo si affermano fenomeni come lâalpinismo e gli sport invernali.
Nellâarea destinata alle esposizioni temporanee, dal 4 aprile al 2 settembre 2007, è aperta al pubblico la mostra "In cima alle stelle. L´Universo tra arte, archeologia e scienza", originale esposizione su diversi aspetti dell´astronomia. Eâ stato realizzato un percorso evocativo, dalla preistoria ad oggi per raccontare in cinque sezioni la relazione tra lâuomo e lâuniverso, coinvolgendo il visitatore nelle suggestioni dellâarte, nei misteri dellâarcheologia e nel fascino della scienza.
Stele antropomorfe introducono alla scoperta del santuario megalitico di Saint-Martin de CorlĂŠans (Aosta) eretto 5000 anni fa. Insieme alla ricostruzione virtuale del sito originale vi sono suggestive ricostruzioni multimediali per viaggiare idealmente a ritroso nel tempo fino alla preistoria e alla protostoria, quando gli astri scandivano i tempi per i culti, le semine e i raccolti. In questa sezione sono in mostra reperti provenienti dagli scavi di Saint- Martin de CorlĂŠans (Aosta) e dal Cromlech del Piccolo San Bernardo.
Attraverso documenti, quadri, strumenti e libri si ripercorrono le tappe fondamentali della storia dellâastronomia moderna: dalla concezione copernicana della posizione della Terra nel Cosmo fino alla teoria della relativitĂ generale di Albert Einstein. Il clima culturale delle diverse epoche viene ricostruito ponendo in relazione le formulazione teoriche con le applicazione tecniche e le interpretazioni artistiche. Sono in esposizione opere di grandi artisti (DĂźrer, Suttermans, Guercino, Tintoretto, Tiepolo, Balla, Fontana).
Installazioni multimediali interattive consentono di rivivere emotivamente la scoperta del Cosmo, immergendoci nei misteri dello spazio â tempo e approfondendo i principi fondamentali della moderna cosmologia.
Nellâarea delle Prigioni e lungo il percorso di ascesa alla rocca sono esposte opere di otto giovani artisti contemporanei (Pierre Huyghe, Olafur Eliasson, Tomas Saraceno, Sandrine Nicoletta, Gianni Caravaggio, Simone Berti, Radioqualia - Honor Harger e Adam Hyde). Qui si esprime il rapporto dellâuomo moderno con le stelle e si può osservare come i risultati ottenuti dalla scienza influenzino lâimmaginario artistico delle nuove generazioni.
La Piazza dâArmi ospita un planetario, gestito da personale specializzato, e una rassegna fotografica di immagini delle sonde dellâESA e della NASA, intitolata âLe montagne del Sistema Solareâ. Questa sezione cerca di avvicinare il pubblico allâosservazione astronomica con lâapprofondimento della conoscenza della volta celeste.
Nel complesso del Forte di Bard verranno aperti, tra il 2007 e il 2008, nuovi spazi didattici e logistici. Vi sarĂ una sezione Alpi dei ragazzi, un Museo del Forte ed un Museo delle frontiere dedicato alla storia militare della Valle dâAosta.
Giuditta Bricchi