Francia, alla vigilia dell'Esposizione Universale del 1889, la giovanissima Félicie sogna la danza classica, chiusa nell'orfanotrofio di provincia, in compagnia di un coetaneo aspirante inventore, Victor.
Proprio insieme a lui riesce a fuggire alla volta di Parigi, dove, dopo una serie di fortunate manovre, accede alla scuola di danza dell'Opera.
Sarà la serva zoppicante Odette, a suo tempo promettente ballerina, ad aiutarla a imparare.
E Félicie troverà in lei la forza e la motivazione per soddisfare i suoi desideri.
Di produzione francocanadese, Ballerina è un film di animazione differente dai modelli consueti.
La regia é di Eric Summer ed Éric Warin: il primo veterano regista di telefilm francesi dal vero, il secondo ex-collaboratore per Sylvain Chomet in Appuntamento a Belleville.
Deliziose le movenze, le silhouettes, gli slanci nella danza. I movimenti coreografici sono eseguiti studiando con attenzione i coreografi che sono stati consulenti della produzione.
Bello il messaggio, anche se un po’ scontato: Félicie si contrappone tenace alla superbia della classica ragazzina ricca, che per fortuna alla fine si redime e riconosce la sua superiorità. Anche l'amico Victor ha la sua parte di gloria nell’inventare espedienti utili a risolvere le impasse.
Un'ottima pubblicità per la danza classica: un omaggio simbolico all’Etoile Eleonora Abbagnato che ha conquistato Parigi.