FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 5, 15 marzo 2007

In viaggio tra gusto e cultura, Itinerari italiani

Colli Berici: un viaggio tra vigneti, arte e cultura
Nel Veneto c’è un polmone verde compatto che emerge dalla pianura: sono i Colli Berici, che si trovano tra Verona e Padova, a sud della città di Vicenza.

La zona fu colonizzata dall’uomo sin dal Paleolitico Medio, quando piccoli insediamenti seminomadi occupavano i numerosi anfratti rocciosi, i cosiddetti covoli (dal latino medioevale: covallum o cuballum), grotte asciutte ed esposte al sole che si aprono nelle pareti del Brojon e di San Cassiano tra Costozza e Lumignano, e che ancor oggi sono sfruttati dagli abitanti della zona come abitazioni o sedi aziendali. In un covolo, appositamente climatizzato l’Azienda Agricola Funghi Grotte di Costozza di Rigoni e Dal Pozzo coltiva i funghi facendoli nascere mediante un processo di fermentazione e pastorizzazione da un composto organico-vegetale appositamente preparato in contenitori di nylon forati in modo da permettere ai funghi di nascere e maturare.

I Colli Berici offrono al visitatore reperti archeologici, conventi, eremi e pievi - molte delle quali ancora oggi visitabili come il Santuario della Madonna di Monte Berico, a Vicenza; l’eremo di San Cassiano a Lumignano, il Convento Francescano a San Pancrazio di Barbarano Vicentino, il Santuario della Madonna dei Miracoli a Lonigo, il convento dei Frati Francescani Minori sempre a Lonigo, l’ex convento benedettino a San Fermo in Lonigo.

Nella zona si possono ammirare anche castelli vescovili, sorti tra il XI ed il XII secolo, ville e residenze di campagna dei secoli XVI – XVII, come la Villa Trento Da Schio nel centro storico di Costozza, costituita da tre ville, immerse in un grande parco.

I Colli Berici formano un sistema collinare, con un profilo omogeneamente arcuato, piuttosto compatto, non molto elevato sul livello della pianura, che, alzandosi a poca distanza dalle Prealpi Vicentine e dai Colli Euganei, digrada dolcemente nel Lago Fimon.

Il lago è particolarmente appagante per chi volesse immergersi nella natura e nella tranquillità: in un paio d’ore si può fare una passeggiata intorno al lago, circa cinque chilometri su stradina sterrata chiusa al traffico per gustare le luci, i colori, gli odori, l´acqua, le canne palustri.

Un clima mite e temperato, con scarsa piovosità, favorisce nella zona dei Colli Berici lo sviluppo di specie vegetali tipiche di questo clima - al versante nord il ciclamino ed a sud il cappero, il melograno, il rosmarino, il fico d’india nano - e di una vegetazione spontanea rappresentata da carpine, castagno, quercia, roverella, faggio, mandorlo, nocciolo, fico, pruno selvatico e ginepro, che interferiscono e reagiscono con le colture e ne influenzano le qualità ed il sapore.

Anche la fauna è quella tipica delle zone boschive: nei campi e nei boschi sono presenti lepri e fagiani, ricci, ghiri, caprioli e volpi, il tassi e donnole. Merli, passeri, rondini e usignoli e poiane scandiscono le stagioni.

Nello stretto perimetro dei Colli Berici non esistono insediamenti industriali di rilievo e l’attività prevalente rimane tuttora quella agricola. Produttori specializzati operano nel settore della carne bovina - ottimi i formaggi - e suina - da cui si ricava la soppressa vicentina e il prosciutto DOP berico euganeo - del pollame - la più tipica è l’anatra.

Un’ampia zona di pianura e una fascia pedecollinare, dove la vegetazione varia in relazione alle stagioni e agli indirizzi produttivi, caratterizzano un paesaggio con ampie zone di seminativi - riso, il tartufo dei Berici o ortaggi come il pisello di Lumignano, il broccolo fiolaro di Creazzo - che si alternano a colture permanenti, che sono essenzialmente costituite da coltivazioni di uliveti, frutteti - ciliegia di Castegnero - e vigneti.

Da molti anni la produzione che più caratterizza questo territorio è il vino, con i suoi autoctoni e altri vitigni che da questa terra antica acquisiscono forza e caratteri inconfondibili. In questa zona abbiamo i vini ricompresi nel disciplinare D.O.C. “Colli Berici”: Barbarano, Cabernet, Cabernet Riserva, Chardonnay, Garganego, Merlot, Pinot Bianco, Sauvignon, Tocai Italico, Spumante. Abbiamo i D.O.C. Vicenza: Cabernet, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero, Raboso, Novello; Chardonnay, Garganego, Riesling, Sauvignon, Incrocio Manzoni bianco, Pinot Bianco, Pinot Grigio, Moscato; Chardonnay Spumante, Garganego Spumante, Moscato Spumante, Pinot Bianco Spumante, Vino Passito.

Il modo migliore per visitare la zona è certamente quello di seguire la Strada dei Vini dei Colli Berici, riconosciuta con D.G.R. n. 2949 del 29 ottobre 2002, sempre ben segnalata da appositi cartelli: un gradevolissimo itinerario tra vigne e coltivi lungo la linea di incontro tra pianura e collina, percorribile in auto, a cavallo, in bicicletta e a piedi, tra luoghi deserti, case coloniche ospitali, ristoranti e tipiche trattorie.

La strada prende il via da Vicenza, città patrimonio culturale dell’Unesco, in corrispondenza dell’antico Arco posto alla base delle “Scalette” che conducono i devoti al Santuario di Monte Berico, prosegue poi verso la “Rotonda”, la villa palladiana più famosa, e costeggia i Colli per andare a toccare tutti i Paesi posti alla base delle colline che costituiscono il grande patrimonio storico ed enogastronomico di questa strada, per poi ricongiungersi a Vicenza: Costozza (Villa Trento, Fontana di Costozza), Lumignano (con vista sui covoli, le pareti rocciose e l´eremo di San Cassiano), Castegnero, Nanto, l´affascinante valletta “Risaia” proprio sotto la grandiosa Villa Pigafetta, il colle di San Pancrazio, Mossano (le prigioni nella roccia, la sorgente, il mulino ad acqua), Barbarano Vicentino (Castello Marinoni), Villaga e Toara (il Castello, Villa Piovene e Castello del Belvedere), Sossano, Lonigo (Rocca Pisana), Costozza (Villa Da Schio), Longare (Villa Trento – Carli) e le ville Palladiane della zona di Vicenza (Villa Americo – Villa Capra detta la “Rotonda” e Villa Valmarana detta "ai Nani").

All’interno dell’itinerario si può seguire anche la “Strada delle Fontane” che permette di vedere bellissime fontane monumentali a Costozza, Lumignano, Mossano e a Costalunga di Castegnero, quest’ultima con la vicina canaletta per il quattrocentesco mulino. Senza trascurare il Mulino di Mossano.

Come si vede dalla cartina, l’itinerario circonda tutto il territorio, ancora molto integro, non inquinato dagli effetti della “civiltà”, ed approcciabile in qualsiasi punto.

L’itinerario può essere fatto in auto, in bicicletta o a piedi, percorrendo anche stradine secondarie proprio al piede del risalto collinare, inanellando paesi, ville che spaziano dal ´300 al ´700, moltissime case vecchie, fontane monumentali e, naturalmente, campi e vigneti.

Per vivere al meglio il territorio consigliamo poi di soggiornare in uno dei numerosi agriturismi che riescono a raccontare tutta la cultura e la tradizione che accompagna questa terra ed i suoi abitanti.

I Colli Berici sono anche un’occasione per un’immersione totale ed appassionata nella cultura della famiglia vicentina, nella cultura della terra berica, nella cultura dell’innovazione e della fantasia.

Visitando, ad esempio, il Museo della Civiltà Contadina, che si affaccia su una tipica corte rurale alle spalle del Castellaro di Grancona, nel cuore dei Berici. Fondato nel 1995 da Carlo Etenli nei locali di un fabbricato un tempo adibito a stalla e in seguito ampliato, il museo raccoglie decine di macchine agricole, migliaia di strumenti di lavoro e oggetti d’uso quotidiano, ordinati secondo criteri funzionali in sette distinte sezioni.

Particolari condizioni di sedimentazione hanno favorito la formazione di tipiche rocce, come la famosa pietra di Nanto e i calcari nummulitici di Pederiva, con fossili anche di 8 cm di diametro: è la famosa pietra bianca dei Berici, conosciuta anche come pietra tenera di Vicenza e resa immortale dai grandi architetti del 1400 e 1500, come Andrea Palladio e Vicenzo Scamozzi, i quali hanno scoperto in questo materiale uno strumento di espressione della propria forza, fantasia e creatività.

E cosÏ non solo in Vicenza città, ma anche tra boschi, vigneti ed olivi, disseminati lungo tutto il perimetro dei colli si trovano monumenti e palazzi imponenti e signorili che mantengono la loro eleganza e testimoniano che questo territorio è stato ed è oggi intensamente coltivato senza essere sfruttato, anzi, sapientemente salvaguardato nella sua bellezza.

Ancora oggi questa passione, che dona l’immortalità agli artisti, è coltivata dal comune di Nanto che, con cadenza biennale, organizza “Nantopietra”, il Simposio Internazionale della pietra di Nanto, dove famosi artisti provenienti da tutto il mondo si sfidano a colpi di martello e cesellano le loro creazioni. Quest’anno il caratteristico evento, unico al mondo, si svolgerà dal 10 al 17 aprile, con il tema delle fontane.

Note informative:

Strada dei vini dei Colli Berici

Via CĂ  Dolina, 40 cap 36021 Barbarano Vicentino (VI)

Tel. 0444/896598 e-mail. stradacolliberici@libero.it

Agriturismi

Az. Agrituristica Il Palazzone di Brunello Paolo, via G. Roi 38, 36047 Montegalda (Vicenza), Tel 0444635001, e-mail: giovanni@brunello.it, sito: www.brunello.it

La famiglia Brunello ha ristrutturato parte dell´´antico e grande palazzo dei Brunello che a Montegalda chiamano familiarmente "il Palazzone.

Alloggio: aperto tutto l´anno. Cinque camere con bagno; otto posti letto.

I nove ettari della proprietĂ  vengono coltivati a vite, frutteto, e orto. Si allevano animali da cortile.

Possibilità d’acquisto: marmellate, frutta, verdura, vino e una vasta scelta di grappe. L´azienda dispone di una vetrina per esporre i prodotti tipici locali

Fa parte dell’azienda la Distilleria Fratelli Brunello Srl, considerata una delle più vecchie distillerie d’Italia: grazie alla loro esperienza trasferiscono, attraverso la distillazione con il vecchio impianto discontinuo a vapore diretto, i profumi e gli aromi della vinaccia - le bucce dell´acino d´uva - alla grappa.

Proposte: Impianto dimostrativo di orienteering, noleggio city bike e sosta, spazi attrezzati per i bambini, calcetto, ping pong, pallavolo, pista per aeromodellismo, visite guidate alla distilleria, corsi enogastronomici, visite guidate a piedi, in bicicletta e a cavallo a Montegalda e dintorni, sui Colli Berici e lungo il corso del Fiume Bacchiglione.

Attività didattiche per le scuole: orto botanico, la siepe, l´ambiente fluviale e la distilleria.

Agriturismo L’ALBARA SS di Cazzaro Valfrido e Lovato Angelina, Via Pasine, 22, 36020 CASTEGNERO (Vicenza) Tel. +39 0444639715

La fattoria, recentemente restaurata, si trova nella pianura compresa tra i Colli Berici ed i Colli Euganei. L’azienda si estende su 9 ettari di terreno adibiti a vigneto, orto, parco e coltivazione di cereali. Dalla Riviera Berica si svolta per Villaganzerla e da qui si prende la seconda strada sulla destra, seguire le indicazioni.

Ristorazione: 60 posti.

Alloggio: 12 camere, 17 posti letto, piscina, citybike, maneggio.

Proposte: percorsi guidati del pane: dalla semina alla cottura attraverso la raccolta e la macinazione; della polenta: dalla semina alla merenda; del vino: dalla potatura al mosto; corsi di cucina.

Agriturismo L’ORIZZONTE di Dittonghi Anna, Via Monte Belvedere, 9, 36045 Lonigo (Vicenza), Tel. +39 0444834676 - Fax +39 0444834676

L´Agriturismo è situato in una zona collinare circondata da boschi e terreni coltivati a vigneto e seminativi interrotti da muretti a secco che danno un tocco di vivacità assieme alla moltitudine di animali selvatici e svariati uccelli che trovano in questi posti un abitat naturale.

La proprietà si estende per circa 4 ha e vengono prodotte colture con metodo biologico e integrato, quali vigneto, oliveto, alberi da frutta ed una serra per verdura. Gli animali vengono allevati con materia prima sana, senza mangimi in larghi recinti per dare loro la possibilità di muoversi liberamente. L´agriturismo è costruito in armonia con l´ambiente circostante, riprendendo materiali naturali quali sassi e mattoni che sono stati lavorati per dare quei tipici portici ad arco delle colline vicentine.

Ristorazione: pranzo, cena e spuntini. 60 posti a sedere.

Alloggio: 3 camere, 6 posti letto.

Vendita prodotti: verdure,uova.

Musei

Museo della Civiltà Contadina ONLUS - Via Ca´ Vecchia 10, 36040 Grancona VI - Tel. 0444.889533 - Apertura: tutti i giorni dalle 9 alle 18 - info@museograncona.it

Museo Veneto delle Campane - Villa Fogazzaro-Colbachini - Via A. Fogazzaro 3 - 36047 Montegalda (VI) - tel. 0444-737526; Fax: 0444-735623; Cell. 335-5392296 - E-mail: museovenetodellecampane@virgilio.it

Il Museo Veneto delle Campane Daciano Colbachini, che ha sede a Montegalda (Vicenza), presso il complesso architettonico della Villa Fogazzaro-Colbachini, di cui è visitabile anche il maestoso parco - ideato come passeggiata romantica dall’architetto vicentino A. Caregaro-Negrin (‘800) - presenta una collezione di esemplari storici, databili dall’anno mille fino ai nostri giorni, completata da curiosità e da una fonderia statica che illustra il tradizionale metodo di lavorazione per la produzione delle campane. Antonio Fogazzaro (proprietario della villa) ha tratto dal parco spunti per il suo romanzo “ Piccolo Mondo Moderno”.

Piatti tipici locali

Risotto al Cabernet, risotto con i bruscandoli, frittata alle erbe spontanee, baccalĂ  alla vicentina, risi e bisi di Lumignano.

Sport

Passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo lungo i tanti e ben segnalati sentieri dei colli fino al Lago di Fimon e al centro recupero rapaci, escursionismo in grotta e sopra terra, arrampicate, parapendio, golf, tiro a segno, tiro con l’arco, orienteering, il cavallo.

Giovanni Scotti