FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 8, 25 maggio 2014

Food and beverage, Tendenze

Menfi: degustazioni, incontri e spettacoli per 19ma edizione della rassegna Inycon
Torna la manifestazione dedicata al vino più rinomata della Sicilia

Da venerdì 20 a domenica 22 giugno Menfi accende i riflettori sulla prossima edizione di Inycon, la più antica rassegna siciliana dedicata al vino di qualità giunta alla sua 19esima edizione, che torna ad animare il territorio puntando alla valorizzazione della forte identità di questo scorcio di Sicilia.

Un’identità fortemente legata al vino che qui ha una tradizione millenaria, tramandata di generazione in generazione, che ha contribuito a creare un comprensorio fortemente vocato alle produzioni di eccellenza e allo stesso tempo ha garantito l’integrità del paesaggio e delle risorse ambientali: l’agricoltura di qualità non come scelta strategica, ma come naturale segno di rispetto per una terra estremamente fertile e generosa.

La manifestazione, promossa dal Comune di Menfi in collaborazione con l’associazione Si.S.Te.Ma. Vino e la Strada del vino Terre Sicane, punterà l’attenzione sia su uno scrigno agroalimentare tutto da scoprire, ricco di specialità e prodotti, fra i quali alcuni presidi Slow Food, nonché sull’artigianato, la musica, l’arte, la danza, in un intreccio di colori, sapori e aromi che fanno vivere al visitatore un’esperienza unica. Sarà un week-end alla scoperta del mondo di Bacco da vivere tra degustazioni di vino sotto le stelle, mostre, momenti di approfondimento e tour alla scoperta delle cantine del comprensorio. Obiettivo dell’evento è quello di valorizzare il territorio della cittadina dal punto di vista vitivinicolo, turistico e imprenditoriale, promuovendo la Strada del Vino Terre Sicane e le cantine del comprensorio che vanta 7 mila ettari di terreno vitato, il 40 per cento dell’export di tutta la produzione vinicola dell’isola e celebrare la tradizione millenaria del vino che in questo comprensorio ha testimonianze che risalgono all’epoca dei Sicani, come riportato, già nel sesto secolo, dal geografo bizantino Stefano di Bisanzio.

Il vino è, infatti, il vero protagonista delle Terre Sicane, un’area fra le più interessanti della Sicilia dal punto di vista vitivinicolo e comprende i comuni di Santa Margherita Belice, Contessa Entellina, Menfi, Montevago, Sambuca e Sciacca. I vini bianchi provengono dai vitigni Inzolia, Grecanico, Grillo, Fiano, Chardonnay e Catarratto. I rossi invece dal Nero d’Avola, dal Cabernet Sauvignon, dal Merlot e dal Syrah.

Durante la manifestazione si potranno apprezzare i sapori tipici del territorio - conserve, oli extravergine d’oliva, confetture, ma anche frutta secca, formaggi, dolci e focacce - nei caratteristici cortili del centro cittadino, abbinati alle migliori etichette delle cantine della Strada del vino Terre Sicane.

Uno spazio sarà dedicato all’intrattenimento dei più piccoli, mentre al tramonto i protagonisti saranno i vini del territorio con tre grandi wine tasting sotto le stelle in piazza Vittorio Emanuele III. Le migliori produzioni delle Terre Sicane, i bianchi, i rossi e i vini da meditazione saranno raccontate dal duo di Decanter, Fede&Tinto, con il contributo di Veronika Crecelius, corrispondente in Italia per Weinwirtschaft, la più influente rivista per il mercato di vini in Germania, e di Massimo Lanza, giornalista del Gambero Rosso in Sicilia. Casa Planeta darà spazio agli abbinamenti più gustosi tra il vino e i sapori del territorio, mentre ogni giorno i talk food saranno l’occasione per assaggiare le proposte di tre chef locali. La sera, spazio all’intrattenimento con la sfilata di moda della stilista siciliana Francesca Di Maria, alla musica e al teatro, con lo spettacolo firmato dal regista Francesco Bondì. Tra le novità le wine conversation, incontri con grandi autori presentati dallo scrittore e giornalista Giacomo Pilati. Tra gli ospiti attesi Catena Fiorello che presenterà “Un padre è un padre” (Rizzoli) Marcello Sorgi con “Le sconfitte non contano” (Rizzoli) e Matteo Collura con “Sicilia, la fabbrica del mito” (Longanesi).

Ma l’eccellenza del vino è, anche, il pretesto per celebrare un territorio vario e inviolato, racchiuso fra due fiumi il Belìce e il Carboj, che lentamente si affacciano su una limpidissima porzione di Mar Mediterraneo, pluripremata (17 anni) con la Bandiera Blu della Fee, la Fondazione internazionale per la salvaguardia dell’ambiente per la qualità delle acque, il livello di tutela ambientale della costa, i servizi, le misure di sicurezza e la qualità dell’educazione ambientale. Anche se a Menfi amano pensare che il vero riconoscimento all’ambiente incontaminato lo assegnino le tartarughe caretta caretta, che ogni anno depositano le proprie uova su questo litorale incontaminato, fra il borgo marinaro di Porto Palo e il Lido Fiori, o ancora nella vasta area della riserva naturale delle foci del fiume Belìce. Le colline scavano ampie vallate lungo terreni diversi per colore e composizione e volgono dolcemente verso la costa, attraversando sabbiose spiagge di dune mobili, bianchi ciottoli perfettamente modellati dal passare del tempo o piccole conche di rocce affioranti. I boschi dell’entroterra si alternano ad aridi pascoli, si intervallano a rigogliosi vigneti o si addossano a verdeggianti uliveti.

E’ questo il volto di Menfi. Paesaggi tutti da scoprire, a piedi, in bici o anche a cavallo, affidandosi a uomini e donne del luogo, quali naturali testimonial della propria terra; soggiornando nelle strutture ricettive del territorio, tutte armoniosamente integrate nel paesaggio, in riva al mare o immerse nella campagna, e le cui dimensioni permettono sempre di garantire un’accoglienza familiare e cordiale.

La storia di Menfi è antica e risale ai Sicani, passando dai coloni greci di Selinunte, dai romani, dagli arabi, dai normanni e dall'imperatore Federico II di Svevia, che vi fece edificare nel 1239 un maestoso castello.

Terre Sicane è il nome della strada del vino che, nella Sicilia sudoccidentale, percorre il territorio dei comuni di Santa Margherita Belice, Contessa Entellina, Menfi, Montevago,

Sciacca e Sambuca. E’ un comprensorio in cui s’incontrano testimonianze di particolare spessore storico e culturale: dai millenari casali arabi alle recenti opere d’arte di Giò Pomodoro ai luoghi del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, riportati alla memoria, tra l’altro, dal palazzo Filangeri di Cutò, a Santa Margherita. Ma la strada s’immerge pure in oasi etniche come Contessa Entellina, che conserva, dalla fine del ‘400, lingua, tradizioni e costumi albanesi.

La Strada del vino Terre Sicane coinvolge uno dei territori siciliani più interessanti dal punto di vista vitivinicolo. Basti citare un nome su tutti: Planeta, una delle aziende vitivinicole che maggiormente ha contribuito al successo dell’enologia siciliana nel mondo. Se a questo aggiungiamo brand come Settesoli, la più prestigiosa, e di successo, cooperativa vitivinicola siciliana, e Donnafugata che a Contessa Entellina ha uno dei suoi siti produttivi più interessanti, ed inoltre Feudo Arancio, Cellaro, Corbera e tanti altri produttori, si fa presto a far comprendere come il vino sia un protagonista assoluto nelle Terre Sicane.

Oltre al vino siamo in una terra molto interessante e ricca anche dal punto di vista lattiero-caseario. Basti citare la Vastedda del Belice, uno straordinario formaggio realizzato con il latte della Pecora della Valle del Belice, ma, sempre sul fronte lattiero-caseario, troviamo anche il Pecorino rosso, la Ricotta infornata, il Piacentino, il Pecorino siciliano dop, la ricotta di pecora.

E, sempre rimanendo nel cuore della Valle del Belice, troviamo altre eccellenze agroalimentari come il Ficodindia di Santa Margherita del Belice, il Carciofo spinoso di Menfi e la Fragolina di Sciacca. Tanti i piatti della cucina tradizionale, spesso rivisitati e personalizzati dagli chef del territorio, che per lo più utilizza ingredienti poveri, ma rigorosamente stagionali: dalla caponata alla minestra di tenerumi, dal macco si fave ai carciofi alla villanella . E poi i dolci: dai cassateddi di ricotta alle minni di vergini.