FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 4, 24 aprile 2012

Salute, medicina

Le nuove frontiere della Ricerca medica
Cellule staminali mesenchimali efficaci nelle terapie dei tumori ossei infantili

Ogni anno, in Italia, più di 2000 bambini si ammalano di tumore; di questi, una parte significativa concerne il tumore osseo che colpisce prevalentemente bambini in età scolare e adolescenti. Una patologia devastante che può lasciare - come unica alternativa - quella dell’amputazione o  resezione dell’osso.  Ma la Ricerca scientifica ha fatto passi concreti e importanti anche nel settore oncologico; basti pensare che 20 anni fa il 90% dei bambini affetti da tumore osseo subiva amputazioni, ma solo il 10% guariva. Oggi, grazie alle nuove terapie, il 60% dei piccoli malati guarisce e nella quasi totalità dei casi è possibile salvare l’arto. Per questo, la Ricerca deve essere “inarrestabile e instancabile” e alle nuove frontiere che ogni giorno possono essere superate guardano non solo medici, ricercatori, studiosi, operatori del settore, ma  le famiglie e tutti coloro che, comunque, sono impegnati a ridare fiducia, speranza e qualità di vita a tanti bambini. Nasce da queste premesse “Raggi di Colore”, iniziativa di Fondazione Just Italia che si è impegnata a finanziare - con un contributo di € 200.000 - un grande Progetto di ricerca medico-scientifica coordinato da “Noi per Voi per il Meyer”, Associazione di famiglie con bimbi colpiti da  leucemie e tumori e che sin dalla sua costituzione, nel 1988, ha operato presso l’Ospedale Meyer di Firenze, Centro di avanguardia nel settore, riconosciuto già nel 2006 come il primo Dipartimento di Oncologia Pediatrica in Italia. 

Fondazione Just Italia Onlus è nata nel settembre 2008 su iniziativa di Just Italia, azienda con sede nei pressi di Verona che da oltre 25 anni opera nel mercato dei cosmetici naturali. In linea con i valori etici, umani e imprenditoriali che ne costituiscono il retroterra culturale, Fondazione Just Italia Onlus si è impegnata a finanziare ogni anno progetti di solidarietà, tutela ambientale, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ispirati ai principi di rispetto e valorizzazione della persona, giustizia sociale,   sviluppo sostenibile.Fondazione Just Italia è attiva principalmente nel territorio italiano, ma è pronta a sostenere anche progetti umanitari di rilievo internazionale.

La scelta di finanziare ogni anno un progetto di Ricerca medico-scientifico destinato ai bambini ha caratterizzato l’orientamento di Fondazione Just Italia. Basti ricordare, nel 2010, l’apertura del Laboratorio di Ricerca sulla Sindrome di Rett presso il San Raffaele di Milano oppure, nel 2011, la collaborazione con Fondazione Tettamanti e l’Ospedale S. Gerardo di Monza per sviluppare una nuova strategia terapeutica contro la Leucemia Linfoblastica Acuta infantile. L’affiancamento, per il 2012, all’Associazione “Noi per Voi per il Meyer“ conferma questa direzione e l’impegno concreto di Fondazione Just Italia a sostenere iniziative destinate a ridare speranza e migliorare la qualità di vita di tanti bambini e delle loro famiglie.

Che cosa significa “Raggi di Colore”? Significa ridare una prospettiva di futuro ai bambini malati e portare un raggio di speranza nella loro vita. Per questo, “Raggi di Colore” è anche il nome di un “Miniset” contenente tre prodotti cosmetici che Just Italia ha espressamente creato per promuovere la raccolta di fondi attraverso i consumatori impegnandosi comunque, quale che sia la risposta del mercato, a coprire interamente e direttamente l’importo previsto.Lo stanziamento di € 200.000 è destinato ai costi del personale che svilupperà la Ricerca, all’acquisto della strumentazione specifica, ai test clinici previsti dallo studio.L’impegno di Just Italia, dei suoi manager, collaboratori, rete commerciale, è totale per promuovere l’iniziativa ed è di buon auspicio ricordare che, in passato, la disponibilità del pubblico all’acquisto dei “Kit benefici” per contribuire al finanziamento dei Progetti di Ricerca, è andata ben oltre le previsioni e ha consentito a Fondazione Just Italia di ampliare il contributo inizialmente previsto.    L’associazione non-profit “Noi per Voi per il Meyer” contro le leucemie e i tumori infantili è stata costituita nel 1988 da genitori di bambini malati per migliorarne l’assistenza, la qualità di vita e promuovere la ricerca scientifica.L’ Associazione, attualmente guidata dal Presidente Pasquale Tulimiero - ha sede presso l’Ospedale Meyer di Firenze, Dipartimento di Emato-Oncologia Pediatrica e opera principalmente in tre settori: la ricerca, l’acquisto di strumentazione e l’assistenza e accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati presso l’Ospedale Meyer.L’attività è cresciuta enormemente nel tempo (basti pensare che alla struttura ospedaliera approdano bambini provenienti da tutto il paese); oggi l’Associazione si avvale di una rete di oltre 120 volontari che quotidianamente vi dedicano tempo, energie e risorse.

Il Progetto di Ricerca 2012: cellule staminali mesenchimali per la ricostruzione del tessuto osseo.L’obiettivo della Ricerca 2012, finanziata da Fondazione Just Italia e coordinata da “Noi per Voi per il Meyer“, è quello di sviluppare terapie innovative per la cura dei tumori ossei infantili.Al di là della rilevanza scientifica, il progetto riveste particolare importanza perché vedrà impegnate contemporaneamente tre prestigiose istituzioni medico- scientifiche. Precisamente: lo spin off DIVAL TOSCANA dell’Università degli Studi di Firenze, diretto dalla  Prof.ssa Annarosa Arcangeli; il Laboratorio di Terapie Cellulari - AOU Meyer - diretto dal Dr. Franco Bambi; il Dipartimento di Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva - Centro Traumatologico Ortopedico AOU Careggi (Firenze) - diretto dal Dr. Rodolfo Capanna e rappresentato all’incontro dal Vicedirettore Dr. Domenico Andrea Campanacci. 

Come potranno essere “utilizzate” le cellule staminali mesenchimali? Lo hanno spiegato i Responsabili delle strutture coinvolte nel Progetto:

La Prof.ssa Annarosa Arcangeli, del Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentali dell’Università di Firenze e Direttore Scientifico di DIVAL TOSCANA, spin off della medesima Università, ha commentato: Questo studio coinvolgerà direttamente e nel medesimo tempo ben tre Centri ospedalieri e di ricerca che hanno competenze specifiche e operano in ambiti diversi: il Centro clinico di Ortopedia Oncologica Ricostruttiva (Ospedale Careggi) adotta per i piccoli pazienti terapie rigenerative utilizzando le cellule staminali;  la “Cell Factory” dell’Ospedale Meyer è preposta a preparare le cellule staminali, espandendole in vitro e rendendole idonee alla ricostruzione dell’osso malato; il Laboratorio di Ricerca di base dell’Università è incaricato di validare la preparazione delle cellule staminali, confermandone funzionalità e assenza di effetti collaterali negativi. Dall’azione sinergica e coordinata fra le attività di questi Centri - un coordinamento “attivo” di cui va dato merito all’Associazione “Noi per Voi per il Meyer“- nascerà il risultato cui tutti puntiamo e cioè una soluzione terapeutica innovativa, efficace e non tossica

Il Dr. Domenico Andrea Campanacci - Vicedirettore dell’Ortopedia Oncologica e Ricostruttiva - Centro Traumatologico Ortopedico AOU Careggi - ha spiegato:  Un bambino malato può perdere interi segmenti ossei e articolari,  riportando deficit molto estesi. Il “vuoto“ che si viene a creare nello scheletro deve essere colmato chirurgicamente, ma la soluzione non è così semplice. In un adulto si recuperano, dal paziente stesso, porzioni di ossa da trapiantare nella zona colpita; nel bambino, invece, la quantità di ossa è insufficiente per risolvere i deficit causati dal tumore. La soluzione più tradizionale e tuttora ampiamente adottata prevede il cosiddetto ricorso all’“Osso di Banca”, reperito cioè da un donatore. (va ricordato che l’Ospedale Meyer di Firenze, il Rizzoli di Bologna e la Banca di Treviso sono i tre unici Centri italiani depositari di una “Banca delle Ossa”). Questo supporto, costituito peraltro da tessuto osseo non vitale - ha proseguito Campanacci - diventa una sorta di  reticolo minerale che viene comunque trapiantato nel piccolo paziente e nel quale è oggi possibile innestare cellule vive, riabitando e rigenerando la struttura. Si tratta di una soluzione terapeutica  avanzata che può offrire speranze concrete di guarigione e che viene eseguita comunemente  aspirando dal midollo le cellule staminali necessarie e sottoponendole a un processo di concentrazione. Nella pratica quotidiana, però, la terapia dimostra notevoli limiti. Infatti, anche se concentrate 5 o 6 volte, le cellule risultano comunque insufficienti e sono molto esposte al danneggiamento (p.es. delle terapie chemioterapiche).Ma la Ricerca apre oggi un’altra strada, più valida e promettente che mai: le cellule possono essere raccolte e inviate a un laboratorio specializzato che le espande in vitro. In breve tempo, da qualche centinaio se ne ottengono milioni che possono essere adeguatamente “manipolate” per ricostruire l’osso colpito”Campanacci ha ricordato che solo pochi Centri Ospedalieri in Italia (il Meyer è uno di questi) abbinano allo studio in laboratorio la sua applicazione clinica, il che accelera enormemente i processi e consente di ottenere risultati un tempo inimmaginabili.  Venti anni fa il 90% dei bambini colpiti da tumore osseo subiva amputazioni, ma solo il 10% guariva. Oggi, il 60% dei piccoli malati guarisce e nella quasi totalità dei casi è possibile salvare l’arto. È superfluo sottolineare - ha concluso Campanacci - che proprio perché così innovativo, l’approccio è particolarmente complesso e costoso: per questo le risorse finanziarie messe a disposizione da Fondazione Just Italia sono essenziali.

Il Dr. Franco Bambi, direttore della Cell Factory dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer ha  sottolineato come il Laboratorio, una vera e propria "officina" di prodotti cellulari a scopo terapeutico, sia tra i più avanzati in ambito pediatrico nazionale. La Cell Factory ha scelto di puntare in primo luogo sulle cellule staminali mesenchimali (MSC), per le loro caratteristiche: sono infatti capaci di autorinnovarsi e differenziarsi, diventando i "mattoni" di terapie innovative in molteplici campi della medicina. Le MSC, grazie alla capacità di favorire la formazione di tessuto osseo direttamente a livello del difetto tissutale, possono essere utilizzate per ripopolare strutture naturali o sintetiche impiantate a scopo sostitutivo, in resezioni ossee dovute a tumore. Inoltre le MSC, opportunamente “ingegnerizzate”, potranno diventare mezzi di trasporto di composti bioattivi sulle cellule tumorali, contribuendo alla regressione di gravi forme tumorali.