FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 9, 13 luglio 2009

In viaggio tra gusto e cultura, Itinerari italiani

A Bruxelles inaugurato il Museo Magritte
Il primo di queste dimensioni consacrato a uno degli artisti più celebri del xx secolo

Situato nella Place Royale di Bruxelles, il museo presenta la più grande collezione di opere di Magritte al mondo. Questo nuovo polo di attrazione culturale e turistica del Belgio deve la sua nascita a un originale partenariato fra i Musei reali di Belle Arti del Belgio, la Fondation Magritte, la Régie des Bâtiments, la Politique scientifique fédérale e il Gruppo GDF SUEZ che ha realizzato il museo grazie a un mecenatismo di competenze inedito in Belgio.

Un contenitore prestigioso per Magritte I team di GDF SUEZ hanno portato a termine il cantiere in meno di un anno, in collaborazione con la Régie des Bâtiments (Provveditorato alle opere architettoniche). Ricoperto durante i lavori da un’immensa tela ispirata al celebre dipinto L’Empire des Lumières, l’Hôtel Altenloh, edificio neoclassico che si affaccia sulla Place Royale, è stato trasformato in un museo contemporaneo che vuole essere un nuovo punto di riferimento.

Attraverso una museografia moderna e pedagogica, i Musei reali di Belle Arti del Belgio (MrBAB) e la Fondation Magritte svelano al pubblico, su 2 500m2 e su cinque livelli, la più grande collezione di opere di René Magritte. Duecentocinquanta opere e archivi eccezionali, riuniti per la prima volta nel loro insieme, sono proposti attraverso un collegamento di diversi piani di lettura cronologici e tematici. Collegato al prestigioso complesso dei Musei reali di Belle Arti del Belgio, il Museo Magritte gode di una straordinaria posizione nel cuore di Bruxelles, culla dell’artista e capitale dell’Europa. La più grande collezione al mondo di opere di René Magritte

I Musei reali di Belle Arti del Belgio, con la partecipazione della Fondation Magritte, vantano la collezione più ricca al mondo di opere del celebre artista. Rappresentativa del percorso di René Magritte, la sua ricchezza è ineguagliata: numerosi capolavori (l’Empire des Lumières (1954), Le retour (1940), Shéhérazade (1948)…), tecniche e supporti di una perfetta diversità (dipinti, disegni, acquarelli, fotografie, sculture, oggetti, filmati, locandine, lavori pubblicitari...), e i periodi della vita dell’artista integralmente rappresentati. Le opere esposte provengono principalmente dall’eredità « Irène Scutenaire-Hamoir », dalle donazioni di Georgette Magritte e da successivi acquisti dei Musei reali di Belle Arti del Belgio, completati da donazioni e prestiti di inediti da parte di privati.

Un museo monografico di nuova generazione. «Riflesso contemporaneo sul tema della biografia» secondo Michel Draguet, direttore dei MrBAB, il Museo Magritte è multidisciplinare, pedagogico e interattivo. Le più avanzate tecnologie utilizzate da GDF SUEZ sono messe al servizio della scoperta dell’opera, del pensiero e della vita di Magritte, nel rispetto degli obiettivi ambientali. In omaggio all’attività artistica multidisciplinare di René Magritte, il Museo Magritte è anche una piattaforma di scambio artistica e scientifica intorno a Magritte. Archivi e documenti inediti sono ora accessibili, mentre delle esposizioni-confronto sottolineano il carattere evolutivo del percorso.

Al pari del Museo Van Gogh di Amsterdam o del Zentrum Paul Klee di Berna, il Museo Magritte è destinato a divenire il primo centro internazionale di competenze per la ricerca, la mediazione e la presentazione della vita, del pensiero e dell’opera di René Magritte.

Pittore, disegnatore, incisore, scultore, fotografo e cineasta, René Magritte (1898-1967) è annoverato fra gli esponenti più eminenti del movimento surrealista, ed è considerato il più importante pittore belga del XX secolo. Celebre per la sovversività della sua analisi critica del linguaggio e la sua concettualizzazione dell’immagine, René Magritte « è l’uomo che ha trasformato l’immaginario poetico in poesia plastica », secondo Michel Draguet, direttore dei Musei reali di Belle Arti del Belgio.

Nella sua opera, Magritte non ha mai cessato di confondere le tracce per garantire all’immagine la sua capacità di sorpresa, per trasformare l’evidenza in mistero. Con i suoi dipinti-parola, la cui carica poetica resta indissociabile dall’aspirazione anarchica, Magritte sottolinea il nuovo status dell’oggetto. Con la sua ricerca rivoluzionaria, Magritte anticipa ampiamente dei movimenti artistici contemporanei come le Pop Art o il concettualismo.