FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 4, 2 marzo 2008

Bellezza e Benessere, benessere

“Viso sempre giovane”
Una campagna nazionale presso i Centri di Carbossiterapia

Pelle fresca e levigata, sguardo giovane, senza segni di stress. Prevenire e controllare l’invecchiamento cutaneo rappresenta ormai un’esigenza irrinunciabile nella societĂ  attuale, a qualunque etĂ .  Per mantenere negli anni un aspetto piacevole, conservando la pelle nelle migliori condizioni, è indispensabile conoscerla e curarla correttamente. Per questo la Societa Italiana di Carbossiterapia ha avviato la  campagna nazionale “Viso sempre giovane” per fornire al grande pubblico la possibilitĂ  di conoscere la vera etĂ  della propria pelle e sapere quali rimedi sono possibili per migliorarla. Dal 10 marzo al 30 aprile sarĂ  possibile sottoporsi ad un check-up della pelle del viso, della durata di circa mezz’ora, che comprende anche una seduta di carbossiterapia, ad un prezzo politico di 40 euro. Le visite, eseguite da medici, si svolgeranno in tutta Italia presso i centri di Pilota della SocietĂ  Italiana di Carbossiterapia in ogni regione. Per prenotare la visita telefonare allo 02.4986864 (orari d’ufficio).

Perchè la carbossiterapia è utile  per il ringiovanimento cutaneo?

Nel corso degli anni, la carbossiterapia, ha acquisito un ruolo di primaria importanza in diversi settori clinici, quali: la dermatologia, la flebologia, la cura delle ferite difficili e della cellulite e di recente come terapia antiaging per viso, collo e decolletĂ©. Il trattamento deve essere eseguito da un medico e il gas deve essere somministrato da un’apparecchiatura certificata, come la nuova apparecchiatura CDT Evolution, dall’ergonomico design italiano (approvata dal Ministero della Salute e certificata CE 0051)  che  permette di somministrare il gas in forma sterile e di rendere il trattamento indolore. La carbossiterapia è indicata per ridisegnare l’ovale del volto, per eliminare le borse e le zampe da galline, le rughe glabellari e nasogeniene, per ridare turgore al collo e al decolletĂ©. Uno studio multicentrico condotto su un gruppo di pazienti di etĂ  compresa tra i 35 e i 68 anni (presso enti Universitari e centri del Gisc, Gruppo internazionale di studio sulla carbossitarapia)  dimostra la validitĂ   della metodica come trattamento. La somministrazione del gas per via sottocutanea ha ridotto la profonditĂ  delle rughe sottili, aumentato visibilmente l’elasticitĂ  cutanea e la luminositĂ , migliorato significativamente il face contouring. Le pazienti hanno riscontrato un miglioramento nella texture ed elasticitĂ  della pelle giĂ  dopo le prime quattro sedute e un globale ringiovanimento del volto.

Si è inoltre constatato che l’utilizzo della carbossiterapia associata a  biorivitalizzazione a base di polinucleotidi (che fanno parte della struttura del DNA), vitamine e acido ialuronico ne potenzia gli effetti e li rende piĂą duraturi.

«L’integrazione delle due metodiche ha portato a degli ottimi risultati per ridefinire l’ovalizzazione del volto e il cedimento delle guance», spiega il professor Cesare Brandi, responsabile scientifico degli studi sulla carbossiterapia e chirurgo plastico presso l’Università di Siena. «Nella zona intradermica viene iniettato un cocktail di vitamine e acido ialuronico che aumenta l’attività dei fibroblasti e la popolazione cellulare. Il trattamento viene poi integrato con delle microiniezioni di anidride carbonica nel derma. Questo gas, secondo rigorosi studi scientifici, svolge una funzione antiaging, incentivando l’attività cellulare dei fibroblasti e agendo direttamente sulla struttura del derma». Il trattamento è molto ben tollerato e non richiede alcuna anestesia. E’ consigliato una seduta alla settimana, a ritmo alternato: uno di mix di attivi, uno di carbossiterapia, per un totale di otto trattamenti. (Costo: aminoacidi dai 100 ai 150 euro, carbossiterapia 100-150 euro per area).

Come si svolge il check-up cutaneo?

Il check up cutaneo è  utilissimo per conoscere le difese cutanee e per impostare una diagnosi cosmetologica basata sul biotipo (pelle seborroica, pelle “secca”, pelle sensibile, pelle grassa) e per classificare il fototipo cutaneo. Inoltre serve a stabilire un bilancio funzionale e il grado di invecchiamento della pelle. L’esame prevede dapprima un’anamnesi e una valutazione obiettiva, cui seguono misurazioni strumentali- L’ispezione cutanea si esegue a occhio nudo e con l’aiuto di una lente, con luce solare, fredda (neon) e ultravioletta (lampada di wood) Serve per valutare il colorito della pelle e l’eventuale presenza di lesioni elementari, l’eventuale presenza di inestetismi, come macchi, rughe e rilassamenti cutanei, couperose, eritrosi, desquamazioni, cicatrici acneiche e quant’altro di clinico può interessare il medico estetico. L’osservazione con la luce ultravioletta consente di rilevare la presenza di comedoni (di colore giallo o arancione secondo il grado di ossidazione del sebo), di iperpigmentazioni non evidenziabili a occhio nudo, di squame come lamine argentee. Gli specialisti in dermatologia, ricevono con questa luce informazioni per la diagnosi di psoriasi, vitiligine e pitiriasi versicolor. L’esplorazione al tatto e alla palpazione permette di valutare la levigatezza, l’untuositĂ , la granulositĂ , la ruvidezza, lo spessore, l’elasticitĂ  e l’estensibilitĂ  (legata alla qualitĂ  del collagene).

Alla fine della visita lo specialsta potrà fornire i consigli più idonei per una prescrizione cosmetologica mirata: lo scopo è prevenire i segni del tempo, in particolare quelli legati alle aggressioni atmosferiche e al photoaging. Il chek-up può essere effettuato anche in giovane età, dopo la pubertà, per conoscere il più presto possibile il tipo di pelle, le sue difese e poter mettere in atto per tempo un programma igienico-preventivo. Un altro periodo in cui il check-up della pelle è molto utile è quello della menopausa, quando la produzione di sebo diminuisce per motivi ormonali (analogo effetto lo produce l’assunzione di associazioni estroprogestiniche).

Il protocollo della carbossiterapia per l’antiaging

Per la terapia antiaging sono stati elaborati dal Gisc (Gruppo internazionale di studio sulla carbossiterapia) dei protocolli di lavoro», continua il professor Brandi. «Per effettuare questo lifting dolce si procede allo scollamento della ruga inserendo il minuscolo ago alla profondità di circa un millimetro (al livello intradermico). Viene poi insufflata, in modo indolore, l’anidride carbonica che per alcuni secondi gonfia l’area trattata. Viene così creato un enfisema superficiale che viene riassorbito in pochi attimi, con il risultato dello spianamento della ruga. In pratica si lavora direttamente sulla ruga, creando una sorta di “tunnellizzazione” per colpire la grinza in modo mirato. Per trattare tutto il volto occorre circa mezz’ora e si agisce iniettando il gas nella varie zone: l’area periocolulare, la glabella, la zona nasogeniena, la perilabiale, il collo e decollété. Il risultato è immediato, il volto appare subito più giovane e liscio. E senza il minimo dolore». A questo trattamento si possono abbinare gli aminoacidi, i filler, le vitamine, che diventano ancora più efficaci e durano più a lungo perché agiscono direttamente sulla struttura di sostegno, costruita dalla carbossiterapia. Per un volto nuovo sono sufficienti 4-6 trattamenti. (costo 100 euro a seduta).

Una metodica sicura ed efficace

La carbossiterapia nasce in Francia negli anni ’30 presso la stazione termale di Royat (Clermont-Ferrand) dove veniva utilizzata per patologie a carico del sistema vascolare. «Impiegata in Italia per la prima volta nel 1994, conta adesso oltre 650 centri medici di carbossiterapia che coprono l’intero territorio nazionale», precisa Roberto Parmigiani, Presidente della SocietĂ  Italiana di Carbossiterapia «Qui operano specialisti preparati  e coordinati dalla SocietĂ  Italiana di Carbossiterapia, che organizza anche corsi per formare i medici sull’applicazione della terapia».

Da febbraio 2001 è stato istituito il I Corso Universitario di Carbossiterapia presso la cattedra di chirurgia plastica dell’Università degli Studi di Siena diretta dal professor Carlo D’Aniello. La terapia è praticata in diversi paesi europei, Stati Uniti, Sud Korea, Giappone e in quelli latino americani (Venezuela, Cile, Brasile, Argentina, Mexico, Colombia, Uruguay, Costa Rica, Repubblica Domenicana).

Per ulteriori informazioni  e conoscere i centri in tutta Italia chiamare la SocietĂ  Italiana di Carbossiterapia tel 02.4986864

 (www. carbossiterapia.it -  e-mail: info@carbossiterapia.it ).