FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 1, 4 gennaio 2023

Salute, medicina

Oncologia Locri: Donare per realizzare un sogno
Il progetto prevede la trasformazione di una ala dell’Ospedale di Locri per trasformarla in un moderno reparto destinato ai malati Oncologici, dove c’erano attività Ambulatoriali, di Day Hospital e di Degenza

Sono giorni frenetici, storici per certi versi, perché il motivo ruota tutto intorno a un progetto di un’importanza rilevante per una terra la Calabria che ha voglia di iniziare un percorso gratificante, lo vuole e lo merita.

Ricordo prima a me stesso e successivamente a tutti, non impantaniamoci però e cerchiamo con ogni mezzo di non abbandonarci alla rassegnazione, questo progetto può diventare veramente il simbolo di una rinascita.

Da tempo seguo questa iniziativa dedicata al Polo Oncologico all’Ospedale di Locri, voluta dall’Associazione Angela Serra di Modena con la partecipazione attiva di Uomini come, il compianto Dott. Giovanni Condemi, all’epoca responsabile dell’Oncologia dell’Ospedale di Locri, e i vertici della stessa organizzazione come il Prof. Massimo Federico Presidente della stessa, il Dott. Giuseppe Longo Membro del Direttivo Nazionale e il Dott. Attilio Gennaro Referente dell’Associazione in Calabria, senza dimenticare l’aiuto che associazioni come SLI (San Luca Illustrato) stanno dando in forma volontaria per sollecitare la raccolta di contributi

È capitato quasi per caso conoscere questo meraviglioso progetto, appena ne ho avuto il sentore mi ci sono tuffato a capo fitto, eravamo in pochi a crederci. Da quel momento grazie anche alle persone e le organizzazioni coinvolte, le quali con molta disponibilità si sono offerte a dare una mano, questo momento informativo è un ulteriore piccolo contributo a spingere le donazioni, ma anche a fare il punto della situazione attuale.

Con noi il Dott. Giuseppe Longo, Direttore del COM (Centro Oncologico Modenese), membro del direttivo nazionale dell’Associazione Angela Serra e tanto altro, perché ci siamo quasi, sì proprio così, in questo periodo si decide con l’eventuale accettazione dell’ASP di Reggio Calabria l’attuazione del progetto presentato a luglio scorso.

Dott. Giuseppe Longo benvenuto, prima di iniziare questa nostra chiacchierata mi permetto di ricordare insieme a lei la figura che dalla prima ora abbracciò l’idea insieme ad Angela Serra di realizzare questo Progetto, il Dott. Giovanni Condemi responsabile di Oncologia dell’Ospedale di Locri scomparso recentemente.

Mi dà la possibilità, e la ringrazio, di ricordare chi per primo da lungimirante quale era, iniziò a credere in tutto questo, il Dott. Giovanni Condemi fu il primo a creare le condizioni per migliorare l’Oncologia di Locri.

Dall’inizio si dimostrò entusiasta, non stava nella pelle era costantemente collegato con noi per non lasciare nulla al caso, ti faceva sentire utile, importante per quello che noi volevamo realizzare, era una sensazione piacevole anche perché noi provenivamo da una realtà lavorativa molto più agiata di quella dove lui operava, questo iniziando da me, al Prof. Massimo Federico e al Caro dott. Attilio Gennaro, ci faceva sentire ancora più impegnati sul progetto.

Siamo arrivati a un punto cruciale, non avere lui con noi ci fa sentire un po' a metà, siamo comunque sicuri che non farà mancare il suo apporto, approfitto di questo spazio in rappresentanza degli altri amici e colleghi che hanno avuto la fortuna di lavorare a stretto contatto con il dott. Giovanni Condemi di chiedergli la cortesia ovunque si trovi, di non lasciarci soli, abbiamo bisogno sempre delle sue visioni.

Dott. Longo nel continuare anche nel nome del Dott. Giovanni Condemi, a che punto siamo con il Progetto?

Dopo le prime direttive che il collega aveva dato successivi ai nostri incontri, il Direttivo dell’Angela Serra si riunì per valutare la fattibilità del progetto, valutato la bozza si decise a impegnarsi per portare avanti l’idea per sottoporlo all’Azienda Sanitaria Territoriale di Reggio Calabria affinché lo valutassero e dare il parere positivo per procedere alla ristrutturazione di una ala dell’Ospedale di Locri per trasformarlo in un moderno reparto destinato ai malati Oncologici, dove c’erano attività Ambulatoriali, di Day Hospital e di Degenza.

È chiaro che questo dovrà essere nella sua parte prima di diventare esecutiva capire con la Direzione dell’Azienda qual è il futuro dell’Ospedale di Locri, e quindi collocare quest’Oncologia nel contesto in quello che sarà il progetto del programma sanitario assistenziale dell’intera provincia di Reggio Calabria, e quindi dell’Ospedale di Locri e della stessa Oncologia.

Quando c’è stata proposta quest’opportunità dal Prof. Massimo Federico e dal Dott. Attilio Gennaro, ripeto, abbiamo accettato con entusiasmo ero nel Direttivo, come lo ero negli anni 90, quando realizzammo il COM a Modena, oggi con questa nuova sfida per noi è quasi semplice e facile dopo quella esperienza che all’epoca fu definita quasi da pazzi, costruire in quel caso un’ala quasi da ex-nova, in una realtà che era costituita non solo dall’Ospedale di Modena ma anche dall’Università, la quale fu realizzata a tempo di record grazie al contributo di massa di un’intera città che dimostrò tutta la sua fiducia nei confronti di un modo nuovo di partecipazione ai propri bisogni, per tutti noi fu un grosso risultato dal punto di vista morale.

Ho raccontato questo, perché questo passato ci aiuta a credere di realizzare opere di un certo livello con la partecipazione della cittadinanza, perché i cittadini sia in quell’occasione che in questa sicuramente quando hanno scoperto e scoprono la concreta fattibilità di un progetto di questo tipo, cioè di un’area dedicata alla cura, la quale può cambiare radicalmente l’esistenza, la comunità ha un grande buon senso e partecipano alla realizzazione dell’opera offrendo il proprio contributo che possono naturalmente.

A Modena, ricordo bene ci fu una gara di solidarietà, chi non veniva invitato si arrabbiava, li sviluppò un vero progetto collettivo, in questo caso un gruppo di persone hanno creduto in un sogno, il quale divenne realtà

A Locri stiamo tentando lo stesso percorso, creare le basi per materializzare il sogno, secondo me diventerebbe la realizzazione futura di una Calabria differente, cioè curarsi in un luogo alla pari con qualsiasi altro posto nel mondo.

Dott. Longo conosce molto bene la Calabria e la situazione Sanitaria che vive da tempo, attualmente ci sono buoni presupposti per fare bene, il Presidente Roberto Occhiuto con coraggio ha assunto su sé stesso la responsabilità di cambiare le cose, naturalmente noi tutti speriamo che tutto ciò possa realizzarsi al più presto.

Le chiedo, cosa vorrebbe dire per questa terra realizzare un progetto come l’Oncologia all’Ospedale di Locri con i contributi dei cittadini, quale potenziale valore morale oltre a tutto il resto ne potrebbe nascere?

Vuol dire iniziare un percorso di svolta per la Sanità Calabrese, mi auguro che questo diventi uno di quei segnali forti, come sappiamo la storia lo insegna, basta innescare un percorso virtuoso e il resto viene da sé, partire da esperienze di questo tipo vuol dire creare una serie di condizioni capaci di trasformare gli eventi, a migliorare serve poco, avere fiducia e credere in quello che si fa sempre.

Non aspettare come siamo abituati a fare, che la politica faccia sempre tutto, proviamo a metterci in gioco questo serve per cambiare le cose, i nostri rappresentanti eletti devono essere stimolati, creare le condizioni di proporre iniziative, noi con questa del polo Oncologico all’Ospedale di Locri abbiamo messo in cantiere una proposta con la quale si vuole chiedere aiuto alle Istituzioni Regionali, per lavorare e crescere insieme, non solo in questo progetto ma anche in altri e perché no.

Sono sicuro che l’intera Calabria spera nella realizzazione di questa prima opera, la malattia è crudele, in un malato incide fortemente sia sull’aspetto psicologico che logistico in questo caso. Proviamo a pensare a una persona che deve farsi la Chemio Terapia e deve trasferirsi in un’altra Regione lontana da casa. Ora pensate alla stessa persona che potrebbe curarsi a pochi kilometri da casa, vicino al mare, nel proprio bagno e nelle sue cose di ogni giorno, è vero che cambia tutto?

Cosa ne pensa Dott. Longo?

Non posso rafforzare quello che lei dice, penso che la mattia è uno dei massimi momenti di fragilità umana, è il momento in cui l’uomo, la donna si sente nudo senza nessuna capacità di difesa.

Nel malato di Tumore la fragilità estrema si acuisce, e proprio in quei momenti si sente il bisogno di avere vicino i propri cari e in un ambiente adeguato, avendo tutte le cure adeguate anche in un ambiente adeguato, tutto ciò aumenta la qualità della vita del paziente in modo esponenziale.

Provare a invertire questi valori, vuole dire creare i presupposti per una condizione di disagio quindi di scarsa qualità di vita aumentando anche la condizione di stress del paziente.

Angela Serra in Calabria sta facendo un ottimo lavoro, la Prevenzione abbinata in modo totale al progetto del Polo Oncologico, per aiutare questo percorso anche culturale facciamo insieme un appello all’informazione di fare di più in questo ambito?

Il ruolo dell’informazione dei Midia è fondamentale, perché il dirigere e il creare a livello di opinione pubblica una coscienza e l’importanza del ruolo che può avere per ogni singolo cittadino per dare un contributo per un’opera che serve a tutti, perché noi stiamo parlando di un’opera che serve per la collettività, ha un ruolo importantissimo, da utilizzare per un fine benefico per l’intera collettività.

Dott. Longo facciamo in conclusione un appello a donare un piccolo contributo per questa causa, serve a tutti e principalmente alla speranza di una terra stanca di subire, meritiamo altro.

Facciamo partire questo messaggio dal basso, vediamo se chi in seguito dovrà fare la propria parte sarà in grado di assolverla.

Un progetto così che riguarda una delle malattie che oggi colpisce ¼ della popolazione che muore per tumore, e riuscire tutti a dare una mano per la costruzione di un qualcosa che riguarda l’intera comunità della Locride, per consentire che ognuno possa curarsi vicino casa, è uno degli obbiettivi più importanti che noi potremmo e dovremmo raggiungere.

Basta poco, un piccolo contributo di ognuno sotto qualsiasi forma, servirà a realizzare un sogno con uno scopo ben preciso, permettere a chi soffre di questa malattia di curarsi vicino casa accanto i propri cari, vi sembra utile il messaggio?

Grazie Angela Serra, questo sì che è un bel modo di scambiarsi gli Auguri di un Buon Natale e di un Sereno 2023, coraggio procediamo tutti insieme a realizzare il SOGNO!

Oncologia Locri: Donare per realizzare un sogno

Il progetto prevede la trasformazione di una ala dell’Ospedale di Locri per trasformarla in un moderno reparto destinato ai malati Oncologici, dove c’erano attività Ambulatoriali, di Day Hospital e di Degenza.

Sono giorni frenetici, storici per certi versi, perché il motivo ruota tutto intorno a un progetto di un’importanza rilevante per una terra la Calabria che ha voglia di iniziare un percorso gratificante, lo vuole e lo merita.

Ricordo prima a me stesso e successivamente a tutti, non impantaniamoci però e cerchiamo con ogni mezzo di non abbandonarci alla rassegnazione, questo progetto può diventare veramente il simbolo di una rinascita.

Da tempo seguo questa iniziativa dedicata al Polo Oncologico all’Ospedale di Locri, voluta dall’Associazione Angela Serra di Modena con la partecipazione attiva di Uomini come, il compianto Dott. Giovanni Condemi, all’epoca responsabile dell’Oncologia dell’Ospedale di Locri, e i vertici della stessa organizzazione come il Prof. Massimo Federico Presidente della stessa, il Dott. Giuseppe Longo Membro del Direttivo Nazionale e il Dott. Attilio Gennaro Referente dell’Associazione in Calabria, senza dimenticare l’aiuto che associazioni come SLI (San Luca Illustrato) stanno dando in forma volontaria per sollecitare la raccolta di contributi

È capitato quasi per caso conoscere questo meraviglioso progetto, appena ne ho avuto il sentore mi ci sono tuffato a capo fitto, eravamo in pochi a crederci. Da quel momento grazie anche alle persone e le organizzazioni coinvolte, le quali con molta disponibilità si sono offerte a dare una mano, questo momento informativo è un ulteriore piccolo contributo a spingere le donazioni, ma anche a fare il punto della situazione attuale.

Con Noi il Dott. Giuseppe Longo, Direttore del COM (Centro Oncologico Modenese), membro del direttivo nazionale dell’Associazione Angela Serra e tanto altro, perché ci siamo quasi, sì proprio così, in questo periodo si decide con l’eventuale accettazione dell’ASP di Reggio Calabria l’attuazione del progetto presentato a luglio scorso.

Dott. Giuseppe Longo benvenuto, prima di iniziare questa nostra chiacchierata mi permetto di ricordare insieme a lei la figura che dalla prima ora abbracciò l’idea insieme ad Angela Serra di realizzare questo Progetto, il Dott. Giovanni Condemi responsabile di Oncologia dell’Ospedale di Locri scomparso recentemente.

Mi dà la possibilità, e la ringrazio, di ricordare chi per primo da lungimirante quale era, iniziò a credere in tutto questo, il Dott. Giovanni Condemi fu il primo a creare le condizioni per migliorare l’Oncologia di Locri.

Dall’inizio si dimostrò entusiasta, non stava nella pelle era costantemente collegato con noi per non lasciare nulla al caso, ti faceva sentire utile, importante per quello che noi volevamo realizzare, era una sensazione piacevole anche perché noi provenivamo da una realtà lavorativa molto più agiata di quella dove lui operava, questo iniziando da me, al Prof. Massimo Federico e al Caro dott. Attilio Gennaro, ci faceva sentire ancora più impegnati sul progetto.

Siamo arrivati a un punto cruciale, non avere lui con noi ci fa sentire un po' a metà, siamo comunque sicuri che non farà mancare il suo apporto, approfitto di questo spazio in rappresentanza degli altri amici e colleghi che hanno avuto la fortuna di lavorare a stretto contatto con il dott. Giovanni Condemi di chiedergli la cortesia ovunque si trovi, di non lasciarci soli, abbiamo bisogno sempre delle sue visioni.

Dott. Longo nel continuare anche nel nome del Dott. Giovanni Condemi, a che punto siamo con il Progetto?

Dopo le prime direttive che il collega aveva dato successivi ai nostri incontri, il Direttivo dell’Angela Serra si riunì per valutare la fattibilità del progetto, valutato la bozza si decise a impegnarsi per portare avanti l’idea per sottoporlo all’Azienda Sanitaria Territoriale di Reggio Calabria affinché lo valutassero e dare il parere positivo per procedere alla ristrutturazione di una ala dell’Ospedale di Locri per trasformarlo in un moderno reparto destinato ai malati Oncologici, dove c’erano attività Ambulatoriali, di Day Hospital e di Degenza.

È chiaro che questo dovrà essere nella sua parte prima di diventare esecutiva capire con la Direzione dell’Azienda qual è il futuro dell’Ospedale di Locri, e quindi collocare quest’Oncologia nel contesto in quello che sarà il progetto del programma sanitario assistenziale dell’intera provincia di Reggio Calabria, e quindi dell’Ospedale di Locri e della stessa Oncologia.

Quando c’è stata proposta quest’opportunità dal Prof. Massimo Federico e dal Dott. Attilio Gennaro, ripeto, abbiamo accettato con entusiasmo ero nel Direttivo, come lo ero negli anni 90, quando realizzammo il COM a Modena, oggi con questa nuova sfida per noi è quasi semplice e facile dopo quella esperienza che all’epoca fu definita quasi da pazzi, costruire in quel caso un’ala quasi da ex-nova, in una realtà che era costituita non solo dall’Ospedale di Modena ma anche dall’Università, la quale fu realizzata a tempo di record grazie al contributo di massa di un’intera città che dimostrò tutta la sua fiducia nei confronti di un modo nuovo di partecipazione ai propri bisogni, per tutti noi fu un grosso risultato dal punto di vista morale.

Ho raccontato questo, perché questo passato ci aiuta a credere di realizzare opere di un certo livello con la partecipazione della cittadinanza, perché i cittadini sia in quell’occasione che in questa sicuramente quando hanno scoperto e scoprono la concreta fattibilità di un progetto di questo tipo, cioè di un’area dedicata alla cura, la quale può cambiare radicalmente l’esistenza, la comunità ha un grande buon senso e partecipano alla realizzazione dell’opera offrendo il proprio contributo che possono naturalmente.

A Modena, ricordo bene ci fu una gara di solidarietà, chi non veniva invitato si arrabbiava, li sviluppò un vero progetto collettivo, in questo caso un gruppo di persone hanno creduto in un sogno, il quale divenne realtà

A Locri stiamo tentando lo stesso percorso, creare le basi per materializzare il sogno, secondo me diventerebbe la realizzazione futura di una Calabria differente, cioè curarsi in un luogo alla pari con qualsiasi altro posto nel mondo.

Dott. Longo conosce molto bene la Calabria e la situazione Sanitaria che vive da tempo, attualmente ci sono buoni presupposti per fare bene, il Presidente Roberto Occhiuto con coraggio ha assunto su sé stesso la responsabilità di cambiare le cose, naturalmente noi tutti speriamo che tutto ciò possa realizzarsi al più presto.

Le chiedo, cosa vorrebbe dire per questa terra realizzare un progetto come l’Oncologia all’Ospedale di Locri con i contributi dei cittadini, quale potenziale valore morale oltre a tutto il resto ne potrebbe nascere?

Vuol dire iniziare un percorso di svolta per la Sanità Calabrese, mi auguro che questo diventi uno di quei segnali forti, come sappiamo la storia lo insegna, basta innescare un percorso virtuoso e il resto viene da sé, partire da esperienze di questo tipo vuol dire creare una serie di condizioni capaci di trasformare gli eventi, a migliorare serve poco, avere fiducia e credere in quello che si fa sempre.

Non aspettare come siamo abituati a fare, che la politica faccia sempre tutto, proviamo a metterci in gioco questo serve per cambiare le cose, i nostri rappresentanti eletti devono essere stimolati, creare le condizioni di proporre iniziative, noi con questa del polo Oncologico all’Ospedale di Locri abbiamo messo in cantiere una proposta con la quale si vuole chiedere aiuto alle Istituzioni Regionali, per lavorare e crescere insieme, non solo in questo progetto ma anche in altri e perché no.

Sono sicuro che l’intera Calabria spera nella realizzazione di questa prima opera, la malattia è crudele, in un malato incide fortemente sia sull’aspetto psicologico che logistico in questo caso. Proviamo a pensare a una persona che deve farsi la Chemio Terapia e deve trasferirsi in un’altra Regione lontana da casa. Ora pensate alla stessa persona che potrebbe curarsi a pochi kilometri da casa, vicino al mare, nel proprio bagno e nelle sue cose di ogni giorno, è vero che cambia tutto?

Cosa ne pensa Dott. Longo?

Non posso rafforzare quello che lei dice, penso che la mattia è uno dei massimi momenti di fragilità umana, è il momento in cui l’uomo, la donna si sente nudo senza nessuna capacità di difesa.

Nel malato di Tumore la fragilità estrema si acuisce, e proprio in quei momenti si sente il bisogno di avere vicino i propri cari e in un ambiente adeguato, avendo tutte le cure adeguate anche in un ambiente adeguato, tutto ciò aumenta la qualità della vita del paziente in modo esponenziale.

Provare a invertire questi valori, vuole dire creare i presupposti per una condizione di disagio quindi di scarsa qualità di vita aumentando anche la condizione di stress del paziente.

Angela Serra in Calabria sta facendo un ottimo lavoro, la Prevenzione abbinata in modo totale al progetto del Polo Oncologico, per aiutare questo percorso anche culturale facciamo insieme un appello all’informazione di fare di più in questo ambito?

Il ruolo dell’informazione dei Midia è fondamentale, perché il dirigere e il creare a livello di opinione pubblica una coscienza e l’importanza del ruolo che può avere per ogni singolo cittadino per dare un contributo per un’opera che serve a tutti, perché noi stiamo parlando di un’opera che serve per la collettività, ha un ruolo importantissimo, da utilizzare per un fine benefico per l’intera collettività.

Dott. Longo facciamo in conclusione un appello a donare un piccolo contributo per questa causa, serve a tutti e principalmente alla speranza di una terra stanca di subire, meritiamo altro.

Facciamo partire questo messaggio dal basso, vediamo se chi in seguito dovrà fare la propria parte sarà in grado di assolverla.

Un progetto così che riguarda una delle malattie che oggi colpisce ¼ della popolazione che muore per tumore, e riuscire tutti a dare una mano per la costruzione di un qualcosa che riguarda l’intera comunità della Locride, per consentire che ognuno possa curarsi vicino casa, è uno degli obbiettivi più importanti che noi potremmo e dovremmo raggiungere.

Basta poco, un piccolo contributo di ognuno sotto qualsiasi forma, servirà a realizzare un sogno con uno scopo ben preciso, permettere a chi soffre di questa malattia di curarsi vicino casa accanto i propri cari, vi sembra utile il messaggio?

Grazie Angela Serra, questo sì che è un bel modo di scambiarsi gli Auguri di un Buon Natale e di un Sereno 2023, coraggio procediamo tutti insieme a realizzare il SOGNO!

Associazione Angela Serra, per la ricerca sul Cancro

IBAN: IT 70 W 02008 12932 000002945223

Causale: Nuova Oncologia Locri

Info, dati per il bonifico: Associazione Angela Serra, per la ricerca sul Cancro - IBAN: IT 70 W 02008 12932 000002945223 - Causale: Nuova Oncologia Locri

Giuseppe Spinelli