FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 3, 12 marzo 2022

Salute, medicina

Terapia anti- aging: i risultati biodermogenesi anche sugli over 70
Il nuovo approccio rigenerativo contro l’invecchiamento cutaneo

Vivere più a lungo si può. Lo dice anche la scienza. Ma la longevità da sola non basta, occorre, infatti, prendersi cura del proprio corpo, a partire dalla pelle, che, lo sottolineiamo, è il nostro organo più esteso. Per farlo, non si può badare solo all’estetica, bisogna intervenire anche sulla sua struttura.

L’invecchiamento cutaneo

L’invecchiamento cutaneo, si sa, è dato dall’azione combinata di aggressioni ambientali ed alterazioni endogene. Due sono i diversi fenomeni che ne costituiscono la causa: uno intrinseco, il cronoaging, dato dalla somma delle caratteristiche genetiche ed ereditarie, del tempo e della diversa qualità dello stile di vita dell’individuo, tipico delle aree normalmente protette dall’esposizione solare, ed uno estrinseco, il photoaging, che coinvolge le aree esposte agli ultravioletti e all’inquinamento ambientale, come viso e collo, ed è generalmente proporzionale al tempo di esposizione ed all’intensità di tali elementi. Le conseguenze del cronoaging sono l’assottigliamento cutaneo per atrofia di tutte le sue strutture e la ridotta idratazione cutanea, mentre nel photoaging si assiste all’elastosi dermica, cioè alla trasformazione delle fibre elastiche in tessuto fibrotico e quindi anelastico. La somma dei due fattori espone la pelle, i compartimenti adiposi e i muscoli a subire progressivamente gli effetti della forza gravitazionale. Il risultato? I lineamenti si allungano e si spostano progressivamente verso il basso. A fronte di una morte cellulare programmata mediamente costante, il tempo, la genetica e gli stili di vita interferiscono sulle facoltà rigenerative della pelle, riducendole progressivamente. Fisiologicamente si assiste ad una progressiva minore attività del microcircolo sanguigno, che riduce quindi l’apporto nutrizionale e di ossigeno, mentre la ridotta funzionalità del microcircolo linfatico impedisce un completo recupero delle tossine di scarto del metabolismo cellulare. Si stima che il nostro corpo sia costituito mediamente da 11 a 12.000 miliardi di cellule al momento della massima espansione e che ne perda circa 200 milioni al giorno. Nel periodo dello sviluppo e della crescita le cellule di nuova formazione superano quotidianamente quelle perse, nell’effimero momento della massima espansione del nostro corpo (massima crescita e vigoria) si equivalgono, ma da tale momento in poi non riescono a compensare la perdita cellulare. Questo porta inevitabilmente ad uno svuotamento di derma ed ipoderma che, soprattutto nella donna, si manifesta evidente già in età compresa tra i 40 ed i 50 anni. Come intervenire?

Biodermogenesi: la rivoluzione della tecnica

Fino ad oggi la medicina estetica si è basata sulla compensazione di deficit che la nostra pelle manifesta con il passare degli anni, proponendo tecniche più o meno invasive e con effetti collaterali minimi, in genere accettabili. Appare però evidente che l’obiettivo della Medicina Estetica, in quanto medicina, non deve essere semplicemente quello di attenuare una ruga o di ridurre localmente lo svuotamento cutaneo o il deficit di idratazione, quanto piuttosto di interrompere, seppur temporaneamente, o rallentare significativamente il ciclo degenerativo tipico dell’invecchiamento cutaneo, offrendo un risultato evidente e rilevante nel rispetto sia della fisiologia della pelle che dell’armonia del volto.

Biodermogenesi è il metodo non invasivo che agisce nel pieno rispetto della fisiologia cutanea, dimostrando, anche attraverso studi universitari, che non è necessario determinare un danno per ottenere un risultato estetico significativo. Si basa su forme di energia note da tempo in medicina dello sport, evolute affinché possano interagire con la nostra pelle, adattandosi, alla specifica risposta biologica. Ciò porta a riattivare l’attività del pompaggio di sodio e di potassio attraverso le membrane cellulari, favorendo una maggiore attività rigenerativa.

La Dottoressa Elisabetta Fulgione, Specialista in Dermatologia e Venereologia Clinica Dermatologica Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli", tra gli autori del più recente studio sull’anti invecchiamento, ha dichiarato: La sinergia tra vacuum e campi elettromagnetici consente di migliorare l'armonia e l'estetica del volto e del collo, agendo efficacemente sia nella prevenzione che nel trattamento degli inestetismi dell'aging cutaneo.

Lo studio

Nata per il trattamento rigenerativo delle smagliature, Biodermogenesi è utilizzata anche come terapia contro l’invecchiamento cutaneo. Lo studio è stato condotto su un gruppo di 217 pazienti, di cui 16 donne over 70 anni, e ha documentato una significativa attenuazione del fenomeno dell’invecchiamento cutaneo di volto e collo, sia dal punto di vista estetico che strutturale. È stata riscontrata, inoltre, una diversa qualità della pelle, con evidente miglioramento di 3 parametri: idratazione, sebometria e pH su tutti i pazienti trattati, nonché un maggiore turgore cutaneo ed una generale distensione dei lineamenti, ben evidenti già ad occhio nudo.

Continua la Dottoressa Fulgione: L'azione di rigenerazione cutanea ottenuta grazie al miglioramento del microcircolo, l’aumento della quantità e della qualità delle fibre elastiche e collagene ha permesso di ampliarne il campo d'azione dalle smagliature fino all'anti- aging cutaneo, con risultati molto soddisfacenti. La possibilità di associare questa tecnica a diverse terapie in maniera sicura ed efficace porterà certamente, in futuro, all'utilizzo della Biodermogenesi in numerose altre patologie ed inestetismi dermatologici».

I plus Biodermogenesi

La Dottoressa Simona Laura, Medico Chirurgo, Perfezionata in Medicina Estetica, tra gli autori dello studio, ha spiegato: Nella mia pratica professionale è tanti anni che studio e mi rivolgo al contrasto dell'invecchiamento cutaneo. Tante le validissime tecniche chi mi accompagnano. Un plauso particolare lo rivolgo a Biodermogenesi che si inserisce di diritto in un’ottica di vera medicina rigenerativa tissutale. In questa tecnica si permette un vero riequilibrio cutaneo con un aumento dell’apporto di sostanze nutritive ed un drenaggio delle tossine. Per questo motivo in tutti i miei diversi e personalizzati programmi anti- aging sui miei pazienti viene anteposta una sequenza di trattamenti con questa tecnologia. È come arare un campo di semina irrigandolo e seminandolo dall’interno; molte volte ciò è risolutivo delle normali degenerazioni dell’invecchiamento cutaneo, mentre nei casi più complessi fa sì che tutte le tecniche che utilizzo successivamente abbiano qualitativamente e quantitativamente maggiori risultati.

Il trattamento

Il trattamento di Biodermogenesi a volto e collo si effettua con l’apparecchio Bi-one LifeTouchTherapy abbinato ad un gruppo di cosmetici sinergici.

La terapia si basa su una forma di elettrostimolazione che permette di veicolare acido ialuronico, con l’obiettivo di aumentare il livello di idratazione del tessuto trattato, e aminoacidi a basso peso molecolare, per migliorare la qualità della matrice extracellulare, essenziale nella rigenerazione cutanea e sull’erogazione di campi elettromagnetici a frequenza variabile in base al feed-back elaborato dall’apparecchio secondo dopo secondo, derivato dalla misurazione del livello di energia effettivamente recepita dal tessuto cutaneo trattato.

L’assoluta assenza di effetti collaterali, la gradevolezza del trattamento e la sua azione estesa a tutti gli aspetti tipici della senescenza cutanea fanno di Biodermogenesi la terapia di riferimento contro l’invecchiamento cutaneo.

La Dottoressa Laura ha aggiunto: Non è medicina sintomatica, né riparativa. È medicina rigenerativa. Stiamo chiedendo al nostro tessuto di lavorare al meglio. Ed essendo i risultati replicabili diventano scienza.

I benefici:

Attenuazione delle rughe; Aumento del turgore cutaneo; Aumento dell’idratazione cutanea + 35,5%; Normalizzazione del pH; Riduzione dell’eccesso di sebo; Riduzione dell’effetto della forza gravitazionale.

Il Dottor Claudio Urbani, Perfezionato in Medicina Estetica e Specialista in Dietologia e Senior Tutor internazionale di Biodermogenesi, ha spiegato: Dopo un ciclo di 5- 6 sedute sebbene non sia necessario alla terapia, alcuni pazienti decidono di effettuare una seduta periodica. Questo perché il trattamento è così gradevole che lo si sceglie come gratificazione personale.

Breve storia del progetto

Biodermogenesi nasce nel 2006 da un’idea di un gruppo di ricercatori fiorentini che nel 2008 realizza la tecnologia Bi-one e mette a punto un protocollo terapeutico denominato Biodermogenesi e finalizzato alla rigenerazione delle smagliature. L’8 maggio 2008 il Professor Pierantonio Bacci, ai tempi Docente di Chirurgia Estetica all’Università di Siena, presenta alla stampa un primo studio relativo alla terapia delle smagliature con Biodermogenesi, basato su una casistica maturata in due anni con il contributo di altri medici, relativa a 2.034 pazienti, dimostrando l’efficacia del trattamento su un campione davvero significativo e rilevando la totale assenza di effetti collaterali e di down time. Da quel momento si sono susseguiti numerosi studi che hanno coinvolto anche la Scuola di Dermatologia dell’università di Pisa e l’università di Pavia. Nel 2011 l’Agenzia per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio ha selezionato Biodermogenesi tra i 269 brevetti a maggior contenuto innovativo depositati in Italia nel corso del precedente lustro. Nel 2017 inizia lo sviluppo di una sostanziale miglioria del progetto Biodermogenesi, che permetterà di ampliare i campi di applicazione ed intensificherà l’efficacia della terapia. Tale tecnologia è tutelata da un brevetto che ha iniziato quest’anno la fase di nazionalizzazione in oltre 40 Paesi.

Precisiamo che i campi di applicazione di Biodermogenesi attualmente sono:

BDG BODYSHAPING: terapia delle strie, della cellulite e per l’elasticizzazione cutanea di corpo e seno;

BDG DERMACARE: terapia di cicatrici e cheloidi post-chirurgici, da ustione e chimici;

BDG REVITALIZE: terapia anti-aging di viso e collo.

100% made in Italy

Biodermogenesi è frutto della ricerca italiana. Il progetto è stato interamente sviluppato in Italia, l’apparecchio ed il software sono stati realizzati e sono prodotti interamente in Italia. Oggi Biodermogenesi è una tecnologia presente in molti Paesi, con ricerche e studi scientifici attivati a Barcellona, Istanbul, Londra, Verona, Roma, Napoli e Karachi. Il progetto Biodermogenesi è tutelato da due brevetti internazionali ed è stato selezionato dall’Agenzia per l’Innovazione della Presidenza del Consiglio tra i brevetti italiani a maggior contenuto innovativo e tecnologico.

Info, Center of Therapeutic Excellence Biodermogenesi: customercare@biodermogenesi.com - www.biodermogenesi.com.