FOCUS ON LINE - RIVISTA N° 8, 30 ottobre 2019

Salute, medicina

Papillomavirus: al via #ioscelgo, campagna social
In Italia, dove si registrano, ogni anno, quasi 5 mila casi di tumori Hpv, si sottovaluta l’impatto dell’infezione nei maschi

Per chi desidera ricevere notizie corrette sulle infezioni croniche collegate a ceppi oncogeni del Papillomavirus umano (Hpv), non c’è più solo il portale, www.ioscelgo.it, sempre aggiornato, ma anche una nuova campagna social, Il Papillomavirus non sceglie, tu sì, che, con l'hashtag #ioscelgo lancia un vero e proprio manifesto: Un invito a genitori di figli adolescenti e a giovani donne ad agire con consapevolezza per il proprio futuro e quello dei loro figli.

L'iniziativa è promossa da Msd Italia, azienda leader per intensità di ricerca in campo biofarmaceutico, consapevole che l’eccellenza e la capacità di innovare si esprimono anche attraverso l’impiego di canali multimediali, tecnologie digitali e servizi all’avanguardia a supporto dei pazienti e di tutti i professionisti della salute.

Esistono oltre 200 tipi differenti di Hpv, 13 dei quali vengono classificati come tipi ad alto rischio che possono causare il tumore della cervice uterina nelle donne e altri tumori Hpv-associati (ano, vagina, vulva, pene, cavità orale, faringe, laringe e condilomi genitali) anche nel maschio, categoria spesso percepita non a rischio di contrazione del virus.

I numerosi Papillomavirus costituiscono una minaccia per tutta la popolazione fin da quando inizia l'attività sessuale. - sottolinea Giancarlo Icardi, professore ordinario di Igiene all'università di Genova - Disponiamo di molteplici evidenze scientifiche che indicano come la giovane età e il numero dei partner sessuali rappresentino una condizione di rischio per contrarre l'infezione. Da tali evidenze consegue la strategia di prevenzione attraverso la vaccinazione che ha come target primario gli adolescenti di entrambi i sessi al dodicesimo anno di età. L'attuale Piano nazionale di prevenzione vaccinale raccomanda, inoltre, l'offerta della vaccinazione anti-Hpv a una coorte supplementare di adolescenti di sesso femminile. - aggiunge Giancarlo Icardi - Considerate le modalità di trasmissione - precisa lo specialista - è intuitivo come una strategia multi-coorte favorisca una più rapida riduzione della circolazione del virus nella popolazione, consentendo di raggiungere l'obiettivo finale di riduzione del numero di lesioni pre-cancerose e, nel lungo termine, dei tumori dell'utero e dell'area ano-genitale.

L'infezione da Hpv è estremamente comune a livello mondiale, sia negli uomini sia nelle donne, ed è la più frequente infezione sessualmente trasmessa. - afferma Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia - Come donna, madre e moglie sento da sempre la responsabilità della prevenzione per me e i miei familiari e mi informo costantemente presso fonti attendibili: nella mia vita professionale cerco di applicare lo stesso principio, verso i pazienti e la popolazione che serviamo con i nostri prodotti, perché la vita, la vita in buona salute, non è mai abbastanza. Per questo sentiamo la necessità di impegnarci nella diffusione di un messaggio importante: si può scegliere di prevenire l'insorgenza di pericolose patologie regalando a noi stessi e ai nostri figli un futuro libero dalla malattia, perché oggi più che mai il controllo del Papillomavirus e dei cancri ad esso correlati è alla nostra portata. Abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio e le modalità dei social network, che sono ormai parte del nostro quotidiano - conclude Luppi - per offrire ad un pubblico più ampio una varietà di strumenti e informazioni che potranno aiutare a compiere, con consapevolezza, un vero gesto d'amore: la protezione delle persone che più amiamo.

La campagna Il Papillomavirus non sceglie, tu sì, che viene diffusa, in modo capillare, sia offline sia online con una chiara declinazione social: tutte le informazioni scientificamente corretto sulle patologie e sulle opportunità di prevenzione sono pubblicate sui canali Facebook e Instagram di MSD, mediante una campagna di pre-roll ADV su YouTube e mediante banner sponsorizzati con Google Ads. La campagna è indirizzata principalmente a genitori di figli pre-adoelscenti e adolescenti e a donne tra i 25 e i 45 anni.

I target, cui la campagna è dedicata sono stati identificati anche grazie ad un’indagine condotta all’inizio 2019 dal CENSIS sui livelli di informazione e conoscenza delle patologie da Papillomavirus nella popolazione italiana, che ha portato a definire sei profili, tre tipi di genitori e tre tipi di donna, utili a personalizzare i contenuti della campagna e a definire il tono della conversazione.

Sul portale www.ioscelgo.it, interamente dedicato alle patologie da Papillomavirus, gli utenti possono fruire con semplicità di tutte le informazioni utili, organizzate in tre sezioni che restituiscono un’esperienza intuitiva e user friendly nella fruizione:

HPV, CHE COS’E’ - una spiegazione di che cos’è il Papillomavirus umano, come si contrae e quali sono le conseguenze che potenzialmente ci si può trovare ad affrontare dopo averlo contratto;

PREVENZIONE - le opportunità di prevenzione attualmente disponibili per proteggersi da tutte le pericolose patologie HPV-correlate;

VERO O FALSO? - le risposte ad alcuni falsi miti comunemente legati all’HPV e alle patologie HPV-correlate.

In tutte e tre le sezioni sono presenti approfondimenti e tutto ciò che può essere necessario per un approccio consapevole e per una discussione più dettagliata con il proprio medico, che resta in ogni caso il punto di riferimento principale per le scelte legate alla propria salute.

Parallelamente è disponibile anche un leaflet informativo per supportare la classe medica nel counselling ai propri pazienti sulla prevenzione delle patologie da Papillomavirus.

L’attuale Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale raccomanda l’offerta della vaccinazione anti-papillomavirus ad una coorte supplementare di adolescenti di sesso femminile. - commenta Giancarlo Icardi, Professore Ordinario di Igiene presso l’Università di Genova - Considerate le modalità di trasmissione è intuitivo come una strategia multi-coorte favorisca una più rapida riduzione della circolazione di HPV nella popolazione consentendo di raggiungere l’obiettivo finale di riduzione del numero di lesioni pre-cancerose e, nel lungo termine, dei cancri dell’utero e dell’area ano-genitale.

E’ infatti disponibile il vaccino che, sicuro, efficace e ben tollerali, viene somministrato in due dosi per i giovani fino a 15 anni e in tre dosi per gli ultra quindicenni.

Timori e pregiudizi infondati sulla vaccinazione possono contribuire a spiegare i livelli ancora bassi di copertura vaccinale pari al 64.4% nelle ragazze, per la prima dose, e al 49.9%, per il ciclo completo; nei ragazzi, invece, la percentuale risulta ancora più bassa, pari al 21,8% contro il 15,4% del ciclo completo.

Tra gli obiettivi della campagna, quindi, vi è anche quello di dare una risposta chiara ad alcuni falsi miti legati alle patologie HPV-correlate.

Il vissuto da parte di molte donne HPV positive è molto variabile e può spaziare da situazioni di ansia, paura, rabbia, a vergogna, biasimo, rimorso, sovrastima dei rischi di cancro, preoccupazioni sulla perdita delle funzioni riproduttive, preoccupazioni sulle reazioni negative che potrebbero avere amici, familiari, partner sessuali, preoccupazioni sull’infedeltà del partner o vera e propria ostilità nei suoi confronti - spiega il Dott. Carlo Antonio Liverani, Oncologia Ginecologica Preventiva Humanitas San Pio X, Milano - un bisogno urgente di trattamento, fino ad arrivare a cambiamenti nelle attività fisiche intime, rifiuto dell’attività sessuale, isolamento, depressione.

Sebbene rimangano ancora molti aspetti da approfondire per una più completa consapevolezza dei rischi, in termini di conoscenza qualche passo in avanti è stato fatto.

Secondo l’ultimo rapporto Censis, che ha analizzato il livello di consapevolezza dell’HPV tra i genitori di figli adolescenti, si è passati da un livello di conoscenza del virus del 85.1% nel 2017 all’88.3% di oggi3 con una ricerca delle informazioni che passa sempre di più attraverso i professionisti della salute (53.2% nel 2019 vs 39.1 % nel 2017) piuttosto che tramite Dottor Google (26.7% nel 2019 vs 30.7% nel 2017).

Anche se la conoscenza sul Papillomavirus e sulla relativa vaccinazione appare tendenzialmente migliorata nel tempo, sa cos’è l’HPV l’88,3% dei genitori e conosce la vaccinazione l’81,3% mentre le percentuali rispettive superano ormai il 90% tra le donne, si tratta di una conoscenza spesso superficiale, nella quale traspaiono molti dubbi ed incertezze. - precisa la Dottoressa Ketty Vaccaro, Responsabile dell’Area Welfare e Salute del Censis - Mentre tutti coloro che affermano di essere informati sanno che l’HPV è responsabile del tumore alla cervice uterina, solo la metà dei genitori sa che l’HPV è causa anche di altri tumori come quello dell’ano, del pene, della vulva, della vagina e di quello testa/collo, solo il 42% lo associa ai condilomi genitali e poco meno di un terzo pensa ancora che il virus colpisca solo le donne. - prosegue Vaccaro - I media e in particolare Internet sono tra le fonti di informazione più citate, a cui si affiancano il servizio vaccinale della ASL per i genitori e il ginecologo per le donne. Tuttavia, emerge un bisogno informativo solo in parte soddisfatto, in particolare sui rischi di contrarre il virus, i meccanismi con cui agiscono tutti gli strumenti di prevenzione e la loro efficacia.

Dall’indagine Censis risulta che gli utenti si fidano meno, rispetto al passato, dei contenuti presenti sulla Rete, soprattutto a causa della diffusa presenza di informazioni alterate e fake news che rendono lo spazio digitale povero di fonti scientifiche certificate. Una battaglia che vede, in prima linea, alcuni tra i maggiori social network (Facebook e Pinterest un esempio), sempre più impegnati nel bloccare ogni tentativo di fake news in favore di una corretta diffusione di informazioni legate al tema della salute.

È essenziale che gli utenti diventino consapevoli che la disinformazione medica diffusa tramite i social network non è fatta solo da persone che si sbagliano in buona fede, ma è anche un business pilotato professionalmente - spiega il Dott. Paolo Attivissimo, giornalista ed esperto di fake news - e che le piattaforme social per natura non rispecchiano obiettivamente le opinioni comuni, ma amplificano quelle più estreme.

Inventare per la Vita, con Passione e dedizione, rappresenta il tratto distintivo del DNA di MSD, che oltre a mettere a disposizione farmaci e vaccini innovativi si impegna nel campo dell’innovazione digitale perché sia uno strumento utile a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone.

Sono molto orgogliosa di presentare oggi la nuova Campagna “Il Papillomavirus non sceglie, tu sì” - afferma Nicoletta Luppi, Presidente e Amministratore Delegato di MSD Italia - L’infezione da HPV è estremamente comune a livello mondiale, sia negli uomini che nelle donne, ed è la più frequente infezione sessualmente trasmessa. Come donna, madre e moglie sento da sempre la responsabilità della prevenzione per me e i miei familiari e mi informo costantemente presso fonti attendibili; nella mia vita professionale cerco di applicare lo stesso principio, verso i pazienti e la popolazione che serviamo con i nostri prodotti, perché la vita, la vita in buona salute, non è mai abbastanza. Per questo, sentiamo la necessità di impegnarci nella diffusione di un messaggio importante: si può scegliere di prevenire l’insorgenza di pericolose patologie, regalando a noi stessi e ai nostri figli un futuro libero dalla malattia, perché oggi più che mai il controllo del Papillomavirus e dei cancri ad esso correlati è alla nostra portata. - prosegue Luppi - Abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio e le modalità dei Social Network, che sono ormai parte del nostro quotidiano per offrire ad un pubblico più ampio una varietà di strumenti e informazioni che potranno aiutare a compiere, con consapevolezza, un vero gesto d’amore: la protezione delle persone che più amiamo.