Milano, galleria Art Studio San Lorenzo: la mostra RIFLESSIONI FOTOMORFICHE con le opere di Antonio Schiavano
Fino al 19 giugno è possibile visitare la mostra Riflessioni fotomorfiche con le opere di Antonio Schiavano, fotografo ed artista visivo la cui ricerca si muove tra fotografia commerciale e sperimentazione materica.
Come fotografo specializzato nel beauty, Schiavano ha sviluppato una sofisticata sensibilitù estetica e tecnica.
Nel corso degli anni l'artista ha progressivamente orientato la sua pratica verso una visione più critica e introspettiva dell’immagine. Le sue opere, oggi, si collocano al confine tra fotografia e pittura, tra documentazione e destrutturazione, esprimendo una riflessione profonda sul concetto di bellezza nella società contemporanea.
L’esposizione, presentata da Riccardo Marcialis, presenta due progetti strettamente interconnessi: The Beauty and the Bane e Dysmorphia, che indagano il conflitto contemporaneo tra bellezza, identità e trasformazione.
Attraverso il processo, definito dall’artista stesso Fotomorfia, dunque, le fotografie originarie vengono trasformate in opere uniche e non riproducibili, grazie all’uso di oli, vernici, materiali abrasivi ed interventi manuali incisivi. Ogni graffio, ogni segno, ogni alterazione diventa, così, un atto di ribellione e, al tempo stesso, una rivelazione simbolica, in un gesto che non distrugge ma svela nuove stratificazioni del reale.
Nel progetto The Beauty and the Bane, la bellezza viene decostruita, messa in discussione, per denunciare l'omologazione visiva e la perdita dell'autenticità.
Dysmorphia, invece, esplora la distorsione dell’immagine corporea e la fragilità identitaria. Le figure appaiono in dissolvenza, frammentate, come riflessi liquidi: immagini che suggeriscono una tensione continua tra ciò che siamo e ciò che crediamo di dover essere. La dismorfia corporea diventa così una metafora visiva potente della nostras epoca.