Milano, Teatro Martinitt: AMLETO IN SALSA PICCANTE

26/05/2025


Da giovedì 22 maggio fino a domenica 1 ° giugno al teatro Martinitt La Bilancia Produzioni porta in scena la commedia AMLETO IN SALSA PICCANTE di Aldo Nicolaj.

Lo spettacolo, diretto da Vanessa Gasbarri, è interpretato da Massimiliano Vado, Danila Stàlteri, Pietro Becattini, Walter Del Greco, Gabriel Durastanti, Claudia Ferri, Maria Francesca Galasso, Veronica Milaneschi e Giuseppe Renzo.

La commedia rivisita, in chiave irriverente e umoristica, le note vicende di Amleto, dubbioso principe di Danimarca, fino al suo tragico epilogo.

Si tratta della storia delle storie, che tutti conoscono anche senza aver mai letto o visto Amleto.

Il il fuoco della narrazione è argutamente spostato da un’altra parte: i veri protagonisti della vicenda non sono i reali di Danimarca, ma i lavoranti delle cucine del castello di Elsinore.

Lo spettatore, infatti, segue il dipanarsi degli eventi attraverso ciò che accade all’interno delle cucine del Regno, in cui il protagonista indiscusso è il cuoco Froggy, (Massimiliano Vado), coadiuvato dalla moglie Cathy (Claudia Ferri), dalla sorella di Cathy, Inge (Veronica Milaneschi), aiutati dalla sguattera Brecka (Maria Francesca Galasso).

Tra un piatto e l’altro, la servitù racconta una versione, nuova, della tragedia più famosa di Shakespeare tra gossip e verità mai dette. In scena, accanto alla brigata delle cucine, troviamo, anche, i nobili e i frequentatori della corte danese: Amleto (Giuseppe Renzo), la regina Gertrude (Danila Stàlteri), i nobili Orazio (Pietro Becattini), Ofelia (Maria Francesca Galasso), Laerte (Gabriel Durastanti) e il comico Elios (Walter Del Greco).

Amleto accusa Froggy di essere stato involontariamente la causa della morte del suo amato padre, avendolo fatto mangiare troppo fino a farlo morire di indigestione. Il cuoco, non potendo più tollerare questo affronto, decide di porvi rimedio: si traveste, grazie ad un’armatura, da fantasma del vecchio padre di Amleto ed attira, nottetempo, Amleto sulle mura del castello per rivelare al principe di Danimarca la verità che si cela dietro alla morte del suo amato padre. Rivela, così che: l’autore del misfatto è Claudio, il fratello del Re defunto. Claudio, che ha sposato la madre di Amleto, è, così, salito sul Trono come legittimo Re.

Ma, stando alla versione di Nicolaj, Claudio è assolutamente estraneo all’omicidio, ma Froggy lo prende di mira per vendicarsi del fatto che la moglie lo abbia tradito proprio con Claudio (noto a tutti come un focoso ed insaziabile stallone) quando il cuoco era assente: si era recato, infatti, in Francia per imparare a fare il soufflé.

Da questo stratagemma drammaturgico parte quello che è il nucleo centrale dell’opera di Amleto, cioè il perpetrarsi della vendetta da parte del principe di Danimarca nei confronti del suo odiato zio, che porterà alla morte di tutti i protagonisti, tranne di Froggy e della sua famiglia.

Il tutto, però, è proposto in chiave comica e strampalata, a partire dalla caratterizzazione dei personaggi, visti più in chiave farsesca che realistica: accanto ad un Froggy, iroso e sopra le righe, ad una Cathy, irriverente e scaltra, ad una Inge, ingegnosa e sorniona, ruotano un Amleto dubbioso fino allo stremo e ancora attaccato alle gonne di sua madre, un Laerte, violento e facilone, una Regina Gertrude, molto pragmatica e dedica all’alcool, un Polonio, sempre nascosto ad origliare dietro alle tende, una Ofelia, rapita nella sua follia, e, soprattutto, una compagnia di attori di giro molto affamata non tanto di gloria, ma, soprattutto, di cibo vero e proprio.

Assistendo alla commedia lo spettatore di diverte senza dimenticare che ogni storia ha una sua versione comica e parodistica: tutto il mondo è un palcoscenico e noi tutti, uomini e donne, siamo attori.

Info, prenotazioni: www.teatromartinitt.it