Lilly: la campagna “The Life Button” un bottone per non “perdere il filo” delle cure

07/04/2025


Giovedì 3 aprile, a Milano, è stata presentata la campagna di Lilly sull'aderenza terapeutica, vale a dire sul rispetto della cura, indicata dai medici

E' stato ribadito che il tumore al seno è la neoplasia più frequente nelle donne, con circa 54 mila nuove diagnosi ogni anno, di cui circa il 70 per cento di tipo HR+/HER2, e che la sopravvivenza a 5 anni delle donne con tumore della mammella in Italia è pari all’88 per cento, ed è variabile a seconda del tipo di tumore e dello stadio della malattia alla diagnosi.

Nonostante la neoplasia sia molto conosciuta, però, secondo i dati di un’indagine condotta da Adnkronos in collaborazione con EMG Different, gli italiani sono consapevoli dell’importanza di seguire le cure prescritte dopo un intervento al seno, ma solo 1 su 2 sa che questo comportamento contribuisce a ridurre recidive e mortalità.

Eventi avversi, fattori psicologici ed una mancata conoscenza è alla base del fatto che dal 30% al 50% delle pazienti interrompe la terapia prima del tempo.

Eppure, secondo la recente indagine condotta da Adnkronos in collaborazione con EMG Different, solo la metà degli italiani sa che seguire con costanza la terapia prescritta può ridurre il rischio di recidive e mortalità. Nonostante questo, tra il 30% e il 50% delle pazienti interrompe il trattamento ormonale prima del tempo, spesso a causa degli effetti collaterali o per mancanza di informazioni.

Grazia Arpino, Professore Associato all’ Università Federico II di Napoli, ha affermato: Il tumore al seno è la neoplasia più frequente nelle donne con circa 54 mila nuove diagnosi ogni anno, di cui il 68-70 per cento di tipo HR+/HER2. La sopravvivenza a 5 anni delle donne con tumore della mammella in Italia è pari all’88 per cento, ed è variabile a seconda del tipo di tumore e dello stadio della malattia alla diagnosi. Negli anni tanto è stato fatto per la prevenzione di questo tumore, oggi la maggior parte delle donne guarisce in modo definitivo e abbiamo assistito a una riduzione della mortalità del 6 per cento. Adottare stili di vita sani aumenta la possibilità di vivere più a lungo e in salute, ma sicuramente l’aderenza terapeutica ha un ruolo fondamentale per prevenire e per diminuire al minimo il rischio di recidive.

Alessandra Fabi, Direttore UOSD Medicina di Precisione in Senologia, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Roma, ha dichiarato: La principale paura legata a una malattia come quella del tumore al seno è senza dubbio quella di un ritorno del tumore e di non accorgersene in tempo. Seguire le indicazioni del medico è necessario affinché la terapia possa dare il massimo del suo beneficio ed avere il suo effetto terapeutico, ma questo non è sempre facile, a causa dei forti effetti collaterali, della stanchezza, scoraggiamento, che troppo spesso inducono a voler interrompere le cure prima del tempo. Noi come medici dobbiamo impegnarci per evitare che questo accada, e instaurare un rapporto di fiducia tra medico e paziente, che sia fonte di un supporto, sostegno e confronto costante.

L’azienda farmaceutica Lilly, che trasforma la scienza in cura per migliorare la vita delle persone di tutto il mondo, con il patrocinio di Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna ODV, ha lanciato la campagna "The Life Button - il bottone che ti lega alla vita" rivolta a pazienti e caregiver.

Federico Villa, Associate Vice President Corporate Affairs & Patient Access, Italy Hub, Lilly, ha affermato: Da oltre 50 anni Lilly è impegnata nello sviluppo di farmaci innovativi che possano fare la differenza per le pazienti con tumore al seno, la neoplasia più frequente nelle donne. Pazienti e caregiver che ogni giorno affrontano questa patologia, sono al centro di quello che facciamo. Ecco perchè abbiamo fortemente voluto la campagna "The Life Button", per provare a modo nostro a soddisfare un bisogno informativo ma anche per dare un segnale di vicinanza alle pazienti e a chi sta al loro fianco, fornendo gli strumenti necessari per affrontare il percorso terapeutico con consapevolezza e un supporto emotivo ricordando loro l'importanza di aderire al trattamento.

Simbolo della campagna, dunque, è il bottone rosa e rotondo, realizzato dalle sorelle Bonfanti, che diventa un monito quotidiano, un piccolo oggetto che parla con delicatezza ma con forza. Il bottone è qualcosa che tutti conosciamo, che portiamo con noi ogni giorno. È vicino al corpo, silenzioso ma presente.

Nella campagna Lilly, il bottone diventa, così, il simbolo dell’aderenza terapeutica, un richiamo concreto al valore del restare legati al proprio percorso di cura, passo dopo passo. Perché curarsi non è mai una linea retta. È un viaggio, fatto di ostacoli, paure, conquiste. E quel bottone rosa ricorda alle pazienti che non sono sole. Non è un semplice oggetto: è un remind gentile, un piccolo segno che parla di costanza, motivazione e coraggio. Ma soprattutto, racconta che l’aderenza terapeutica non è un dovere individuale, ma una responsabilità condivisa.

Medici, caregiver, amici, familiari: tutti possono aiutare una donna a “non perdere il filo”, a non mollare, a credere nel valore del trattamento giorno dopo giorno.

Sul retro del bottone, sono incise parole che accompagnano: Un giorno dopo l’altro.” “Ne vale la pena.” “Non perdere il filo delle cure.” “Io ci sono.”

Frasi semplici, ma capaci di tenere stretto il legame con la propria salute e con chi cammina al fianco di chi attraversa un percorso di cure.

Distribuito nei centri oncologici in tutta Italia che aderiranno all’iniziativa, e raccontato attraverso un video emozionale, già online, sul sito www.thelifebutton.it, The Life Button è un simbolo che si tocca, si tiene stretto, si vive. Per ricordare che ogni giorno conta. E che ogni cura seguita è un passo in più verso la vita.