L’Unione Europea approva acoramidis

06/03/2025


A seguito dei risultati positivi dello studio di Fase III ATTRibute-CM che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza del farmaco con il placebo in pazienti affetti da ATTR-CM, la Commissione Europea ha autorizzato l'immissione in commercio di acoramidis, per i pazienti con amiloidosi da transtiretina (ATTR-CM).

Ricordiamo che l’amiloidosi da transtiretina con cardiomiopatia (ATTR-CM) è una malattia rara, progressiva e fatale, caratterizzata dall'accumulo di fibrille amiloidi nel muscolo cardiaco. La patologia è causata dall'instabilità della proteina transtiretina (TTR), che si scinde nei suoi monomeri costitutivi (molecole in grado di combinarsi con due, tre o molte molecole identiche per formare composti a più elevato peso molecolare) e forma depositi di amiloide. Questo processo provoca rigidità del miocardio, insufficienza cardiaca e aritmie. L'ATTR-CM può manifestarsi in forma ereditaria (variante) o acquisita (wild-type), e spesso viene diagnosticata in fase avanzata, quando il danno cardiaco è già significativo. Senza trattamento, l’aspettativa di vita dei pazienti è di circa 3-5 anni dalla diagnosi.

Bayer lancerà acoramidis in Europa nella prima metà del 2025. Lo sviluppo del farmaco è stato guidato da BridgeBio Pharma, Inc., che ha ottenuto l’approvazione dell’FDA per il mercato statunitense nel novembre 2024. In Europa, Bayer ha i diritti esclusivi di commercializzazione grazie a una partnership strategica con BridgeBio, siglata nel marzo 2024

Il farmaco sarà disponibile per gli adulti colpiti dalla forma wild-type, legata all'età, così come per quelli con la variante ereditaria della malattia. Un progresso fondamentale nella lotta contro una patologia, che ha un impatto devastante sulla vita dei pazienti.

L'ATTR-CM è una malattia grave e progressiva, che causa una cardiomiopatia restrittiva, portando a insufficienza cardiaca. I pazienti affetti sono continuamente a rischio di peggioramenti a causa dell'accumulo di fibrille amiloidi - piccole aggregazioni di proteine - nel cuore.

Acoramidis è una piccola molecola somministrata per via orale, altamente selettiva, che stabilizza la transtiretina, una proteina che trasporta gli ormoni tiroidei, con un'efficacia superiore al 90%.

Marianna Fontana, Professore di Cardiologia presso l'University College London (UCL) e cardiologa al National Amyloidosis Centre nel Regno Unito ha dichiarato: Acoramidis rappresenta un progresso significativo nel trattamento dell'ATTR-CM, una malattia spesso sottodiagnosticata e progressiva, causata dall'instabilità della transtiretina, che porta alla formazione di amiloide nel cuore con gravi conseguenze come insufficienza cardiaca e aritmie. L'innovazione terapeutica è essenziale per migliorare gli esiti di questa patologia debilitante. Acoramidis è stato sviluppato appositamente per rallentare la progressione dei sintomi e migliorare la prognosi dei pazienti con ATTR-CM, grazie alla sua capacità di stabilizzare quasi completamente la transtiretina.

Christine Roth, Executive Vice President, Global Product Strategy and Commercialization e membro del Pharmaceuticals Leadership Team di Bayer, ha evidenziato l'importanza di questa approvazione: L’insufficienza cardiaca è una delle sfide più gravi per la salute pubblica a livello globale, e l’ATTR-CM ne è spesso una causa poco conosciuta. L’approvazione di acoramidis in Europa rappresenta un traguardo significativo, poiché offre ai pazienti una nuova opzione terapeutica ad azione rapida, capace di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari e rallentare la progressione della malattia.

Come anticipato i risultati dello studio hanno mostrato la superiorità di acoramidis nel ridurre il tasso di mortalità per qualsiasi causa (ACM) e le ospedalizzazioni per cause cardiovascolari (CVH), grazie alla sua capacità di stabilizzare quasi completamente la transtiretina e di ridurre la formazione di fibrille amiloidi.

I principali risultati indicano:

Riduzione del rischio del 36% nell'endpoint composito di mortalità per tutte le cause e primo ricovero cardiovascolare a 30 mesi, rispetto al placebo, con benefici già visibili a partire dal terzo mese di trattamento

Riduzione del 50% del rischio relativo di ospedalizzazioni cardiovascolari annualizzate rispetto al placebo, a 30 mesi

I dati dell’estensione in aperto (OLE) hanno dimostrato una riduzione del 34% del rischio di mortalità per tutte le cause a 42 mesi, evidenziando il potenziale del trattamento nel migliorare la sopravvivenza a lungo termine.

Acoramidis ha dimostrato un buon profilo di sicurezza ed è generalmente ben tollerato dai pazienti.