MADE in NATURE: più biologico nelle case degli Europei
Martedì 21 gennaio, a Milano, presso Palazzo Pirelli, è stata presentata la ricerca condotta da SEC Newgate Italia per conto di CSO Italy, la principale realtà dell’ortofrutta italiana: più della metà degli italiani ha affermato di avere incrementato il consumo di prodotti biologici negli ultimi 3 anni.
La ricerca, che ha coinvolto interlocutori di 4 Paesi (Italia, Danimarca, Francia e Germania), chiude con successo il progetto europeo Made in Nature, iniziato nel 2022, per la promozione dell’ortofrutta biologica.
La ricerca ha mostrato che c’è una grandissima attenzione verso gli acquisti di ortofrutta: il 100% degli intervistati compra frutta e verdura regolarmente: di questo campione, il 92% l’ha acquistata biologica almeno una volta. Il numero cresce ancora di più negli altri Paesi con un 94% della Francia, 95% della Danimarca e un 96% considerando la Germania.
La ricerca ha dimostrato anche un incremento della percezione del biologico come elemento importante e da perseguire nella scelta delle abitudini alimentari: più del 60% degli intervistati di Italia, Francia, Germania e Danimarca ha dichiarato di ottenere maggior soddisfazione nell’acquisto di frutta e verdura biologica.
Analizzando le motivazioni di questa soddisfazione emerge che il biologico è considerato più sano e naturale dall’80% dei rispondenti e il 50% ritiene che sia corretto sceglierlo perché fa bene anche all’ambiente.
L’acquisto regolare (“tutte le volte che faccio acquisti”) di ortofrutta biologica è un’abitudine solo per il 20% degli intervistati, mentre la maggior parte lo sceglie solo laddove c’è una specifica necessità di consumazione o prodotto.
La fotografia in questo senso risulta simile in tutti i 4 Paesi analizzati dove invece cambiano i prodotti biologici più acquistati: in Italia vincono i limoni, seguono poi in ordine mele e pomodori alla pari, arance, kivi e uva da tavola. Per gli altri Paesi abbiamo al primo posto le mele.
Questo miglioramento di percezione della qualità del biologico non è seguito, però, da un eguale incremento di propensione alla spesa, solo il 48% degli italiani, infatti, sarebbe disposto a pagare un 10% in più e solo il 21% pagherebbe fino al 20% in più per il prodotto biologico, mentre il 28% non è disposto a pagarlo di più rispetto all’ortofrutta convenzionale.
Nonostante l’aumento della consapevolezza sull’importanza del biologico e il suo impatto positivo sulla salute e sull’ambiente, rimangono sfide significative legate alla propensione alla spesa. Sebbene molti consumatori riconoscano i vantaggi del biologico, il prezzo, percepito come più alto rispetto ai prodotti convenzionali, rappresenta, ancora, una barriera riportando nuovamente l’attenzione sulla necessità di attuare strategie mirate a ridurre il divario tra percezione e azione, comunicando con maggiore forza i benefici del biologico in linea con gli obiettivi del progetto Made in Nature.