On line la campagna NON È IL CIBO IL MIO DISTURBO ALIMENTARE

25/11/2024


Venerdì 22 novembre, a Milano, presso il Cinema Anteo, è stata presentata la campagna “Non è il cibo il mio disturbo alimentare”, pensata e diretta da Ambra Angiolini con la collaborazione di Animenta, realizzata con il contributo di Danone con il brand Nutricia Fortini, per creare una nuova narrazione sui Disturbi dei Comportamenti Alimentari (CDA).

Ambra Angiolini ha ricordato: Ricordo che, da piccola, quando vedevo mia madre piangere e le chiedevo "che c'è?" lei rispondeva "no niente", pensando di proteggermi. Ecco, smettiamo di avere paura di esprimere le nostre emozioni. E' una delle cose che dico sempre negli incontri con i genitori. Si può partire da un messaggio, un biglietto che esprima amore e vicinanza senza essere invadenti. La somma dei piccoli gesti crea un dialogo. Occorre, riprogrammare il linguaggio sui DCA per provare a raccontare tutto quello che il malato di disturbi alimentari sente e coinvolgere, sempre più, le persone di modo che possano comprendere la vera natura di questa malattia.

La campagna Non è il cibo il mio disturbo alimentare, già on line, in appena un minuto e 18 secondi (ma che hanno richiesto due mesi di lavoro) intende infatti, rimettere la persona che ne soffre.

La cura medica e psichiatrica è fondamentale, ma occorre, soprattutto capire e leggere il grande bisogno di comprensione e amore di chi soffre la chiave per il percorso di guarigione.

Stefano Erzegovesi, medico psichiatra, nutrizionista e divulgatore scientifico, ha spiegato: E non c'è niente di meglio di un linguaggio artistico quando si vuole toccare le emozioni. … E’ necessario allargare la visuale quando si parla di una malattia come i disturbi del comportamento alimentare.

Il cibo è solo il sintomo di una malattia che si annida dentro di noi e nel nostro sentire.

La protagonista della campagna, l’attrice Beatrice Fiorentini, apparecchia una tavola alla quale, alla fine dello spot, tutti sono invitati a sedersi: all’inizio l’attrice Beatrice Fiorentini è accucciata sotto una tavola finemente apparecchiata. Nella sua posa c’è tutto il suo stato d’animo. Poi … la ragazza esce dal suo rifugio e apparecchia la tavola a modo suo: non c’è più il cibo, ma ci sono messaggi, frasi, post-it sulla paura di vivere, il senso di inadeguatezza, il sentirsi ingombranti o fuori posto, vale a dire quelli lanciati da persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare.

La campagna restituisce un’immagine dignitosa e rispettosa delle ragazze, dei ragazzi, degli adulti e delle famiglie, che affrontano un disturbo alimentare.

Durante l’evento di presentazione dello spot giovani, genitori e medici esperti di DCA hanno raccontato cosa si può fare in aggiunta a quello che è stato già fatto, cercando di consegnare strumenti nuovi per riuscire a trovare ognuno il suo posto “a tavola” ... non quella vista all’inizio dello spot, ma quella proposta alla fine.

Aurora Caporossi, fondatrice dell’associazione Animenta che si dedica proprio ai disturbi alimentari, ha spiegato: Abbiamo scelto di partire dalla tavola perché è il luogo da cui molti noi fuggono oppure che affrontano con una foga che fa male.

Ambra Angiolinini ha dichiarato che ha sofferto per molti anni di bulimia nervosa e sulla sua vita di quel periodo ha scritto il libro INFAME che si conclude con la nascita della sua prima figlia, Jolanda: Dalla mia pancia sofferente è nata la cura.

Precisiamo che lo spot non vuole sostituirsi a quelli ufficiali del Ministero della Salute, ma dare un contributo.

Ambra Angiolini ed Animenta sono impegnate in un “tour” in tutta Italia, nelle scuole e nei centri per Dca.