Giovedì 10 ottobre, a Milano, presso l’Auditorium Testori presso la Regione Lombardia Matteo Morandi ha presentato i progetti presenti e futuri della Fondazione Morandi ETS, che è impegnata nella realizzazione di progetti concreti che mirano a creare un impatto positivo nella vita della comunità, con un focus su tre ambiti chiave: la sanità, la scuola e lo sport.
Gli ambiti d’azione
In ambito sanitario, la Fondazione Morandi supporta la formazione specialistica di medici e operatori sanitari, finanzia la ricerca scientifica, ed offre assistenza concreta a pazienti colpiti da gravi traumi, garantendo loro l'accesso a cure e riabilitazione essenziali.
In ambito scolastico, la Fondazione Morandi offre borse di studio e sostegno economico per permettere a giovani talentuosi, ma economicamente svantaggiati, di accedere alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, aiutandoli a realizzare il sogno di diventare medici.
In campo sportivo, la Fondazione Morandi promuove l’inclusione sociale e lo sviluppo personale dei giovani, con particolare attenzione a ragazze e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), attraverso progetti dedicati alla formazione degli allenatori sportivi che lavorano con questi atleti.
Matteo Morandi ha ricordato: La Fondazione Morandi, nata dall'esperienza personale della famiglia Morandi si propone di restituire quanto ricevuto attraverso iniziative che promuovono la formazione, la ricerca e l’inclusione sociale con un'attenzione particolare alle persone più vulnerabili e ai loro bisogni.
Esempi concreti sono i progetti presenti TatticaMENTE e la pubblicazione del libro Inattesa e quelli futuri come l’idea progettuale di Domus Morandi.
I progetti in corso
TatticaMENTE
Il progetto TatticaMENTE intende esplorare e migliorare la gestione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) in ambito sportivo, con particolare attenzione alla pallavolo.
Grazie alla collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza, infatti, il progetto punta a formare gli allenatori così da ottimizzare non solo la comunicazione ma anche la collaborazione tra atleti con DSA, compagni di squadra e tecnici.
Matteo Morandi ha precisato: Il progetto mira, anche, a creare un protocollo scientifico e materiale divulgativo applicabile a diversi contesti sportivi. Il lavoro prevede il coinvolgimento attivo di allenatori e neuropsicologi, con lo scopo di sviluppare tattiche e strategie specifiche per l’allenamento, raccogliere feedback e perfezionare le pratiche attraverso un approccio evidence-based.
Il progetto, sviluppato dalla Fondazione Morandi, è stato ispirato da Martina Morandi, atleta professionista della UYBA Volley (squadra di Busto Arsizio che compete nella massima serie).
Inattesa
Il libro "Inattesa" scritto da Matteo Morandi e con Lidia Labianca ed edito da Egea, nasce da una riflessione, profonda, scaturita da una drammatica esperienza familiare: l’incidente in moto del figlio Mattia, che lo ha lasciato in coma per due mesi. Di fronte a questa prova, Matteo Morandi e la moglie Paola hanno deciso di trasformare il dolore e l'incertezza in un'opportunità di solidarietà: proprio dalla volontà di restituire è nata la Fondazione Morandi. Il messaggio centrale del libro è l’importanza di agire con generosità anche nelle situazioni più difficili, trasformando il dolore in un'energia positiva che possa aiutare gli altri. "Far del bene ti fa bene" è diventato, così il principio guida, dimostrando che anche dalle esperienze più inattese può nascere qualcosa di grande e benefico per la comunità.
La copertina del libro “Inattesa” di Matteo Morandi è di Ico Migliore, che lo ha arricchito anche con disegni originali.
Matteo Morandi ha sottolineato: Tutti i proventi derivati dalle vendite di "Inattesa" saranno devoluti a sostegno del progetto di Domus Morandi.
I progetti futuri
Tra i progetti futuri Matteo Morandi ha indicato la costruzione di due strutture interconnesse, situate entrambe a Monza.
Domus Morandi
La prima, denominata Domus Morandi, è uno spazio interamente dedicato all'assistenza pediatrica per bambini affetti da malattie terminali. Domus Morandi dovrà offrire un ambiente di cura specializzato, in grado di garantire non solo un'accoglienza calorosa ma anche servizi innovativi, così da supportare, in modo efficace, sia i piccoli pazienti sia le loro famiglie in momenti di grande vulnerabilità.
Domus Morandi sarà, cioè, un luogo dove la riabilitazione incontra la formazione e il sociale.
La Domus Morandi sarà realizzata pensata per l’ex sede RAI, in un edificio progettato nel 1954 da Gio Ponti, riconosciuto per il suo valore architettonico e la sua storicità.
In occasione dell’evento, l’artista Luca Petraglia ha presentato una sua opera, ideata proprio per l'occasione: con i celebri mattoncini LEGO ha ricostruito la struttura stessa.
La Domus Morandi porta la firma di Ico Migliore e Mara Servetto, co-fondatori dello studio Migliore+Servetto.
Campus Morandi
La seconda struttura, il Campus Morandi, pensato, invece, per il lotto di Via Lissoni, che è destinato a diventare un centro polifunzionale aperto alla comunità, con aree ricreative e riabilitative, così da trasformarlo in luogo di incontro e inclusione.
Il Campus dovrà coinvolgere la comunità locale attraverso una vasta gamma di attività sociali e di sostegno, creando un ambiente in cui le persone possano connettersi e collaborare per il benessere comune.
Info: www.fondazionemorandi.org.