Abbott: disponibilie in Italia l’AVEIR DR, primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili

19/09/2024


Venerdì 13 settembre nel corso dell'evento "LA CARDIOLOGIA CHE BATTE AL RITMO DEL FUTURO” Abbott ha annunciato la disponibilità in Italia di AVEIR DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo che permette di trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Un’innovazione senza precedenti che consente a una coppia di pacemaker senza elettrocateteri di comunicare e sincronizzarsi tra loro ad ogni singolo battito del cuore grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant , brevettata da Abbott.

Il sistema AVEIR DR, che, come anticipato, risponde ai bisogni di salute delle persone con un ritmo cardiaco anomalo ed amplia le possibilità di trattamento, è dieci volte più piccolo di un pacemaker tradizionale.

Milano, 13 settembre 2024 - Procedure sempre meno invasive e dispositivi impiantabili sempre più sofisticati, miniaturizzati e connessi. La cardiologia e l’elettrofisiologia italiane stanno vivendo la loro rivoluzione grazie all’innovazione tecnologica. Sulla portata di questa svolta si è fatto il punto nel corso dell’evento “La cardiologia che batte al ritmo del futuro” organizzato da Abbott con alcuni dei maggiori cardiologi interventisti italiani.

Il progressivo incremento dell’aspettativa di vita, e con essa della prevalenza di malattie croniche, hanno favorito un progressivo aumento delle aritmie cardiache. Si calcola che circa un terzo della popolazione mondiale potrebbe sviluppare un’aritmia patologica[3], una delle cause più frequenti di mortalità, accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri.

Con l’obiettivo di far fronte alle esigenze delle persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale, Abbott ha annunciato la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo. Si tratta di un’innovazione rivoluzionaria senza precedenti che consente a due pacemaker senza elettrocateteri di comunicare e sincronizzarsi tra di loro ad ogni singolo battito del cuore grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant (i2i™) brevettata da Abbott. Un sistema che amplia le possibilità di trattamento rispetto ai pacemaker monocamerali senza fili che consentono di trattare solo il 20% dei pazienti.[4]

"La tecnologia dei pacemaker è rimasta sostanzialmente invariata negli anni a causa delle notevoli sfide tecnologiche per consentire un’efficace sincronia atrio-ventricolare tra due pacemaker senza fili” dichiara Marcello Mestriner, Country Manager Cardiac Rhythm Management di Abbott Italia. “AVEIR DR risponde a un sostanziale bisogno delle persone con bradiaritmie risolvendo la sfida tecnologica della stimolazione bicamerale senza elettrocateteri grazie al suo rivoluzionario sistema di progettazione.”

Il sistema utilizza un nuovo metodo di erogazione della terapia bicamerale essendo composto da due pacemaker, uno che stimola il ventricolo destro (AVEIR VR) e uno che stimola l'atrio destro (AVEIR AR). Ogni dispositivo è circa dieci volte più piccolo di un pacemaker tradizionale1,2, meno di una batteria AAA. Appena certificato in Europa (Certificato CE, 3 giugno 2024, Organismo notificato 0123), sono già stati eseguiti i primi impianti in Italia.

Il Professor Claudio Tondo, Direttore del Dipartimento di Aritmologia, Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano e Professore Associato del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, Università Degli Studi di Milano dichiara che: “La disponibilità in Italia del primo pacemaker bicamerale senza fili al mondo, che due anni fa siamo stati i primi a validare nel nostro Paese avendo partecipato allo studio clinico internazionale, amplierà le possibilità di trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco e dunque il numero di pazienti che potrà beneficiare dei pacemaker senza fili, una delle più grandi innovazioni nel mondo dei pacemaker degli ultimi dieci anni.”

La procedura con AVEIR DR non comporta cicatrici e nemmeno la creazione di una tasca visibile a livello del torace, con una considerevole riduzione per il paziente dei tempi di recupero dalla procedura di impianto e dei rischi connessi agli elettrocateteri e alla tasca.

“Con questa novità tecnologica, il sistema di pacemaker leadless è in grado di stimolare elettricamente tutto il cuore, come i sistemi tradizionali, ma con molti vantaggi in più per i pazienti. Non era mai stato fatto prima con i pacemaker senza fili” aggiunge il Professor Antonio Curnis, Responsabile del Laboratorio di Elettrofisiologia ed elettrostimolazione, Spedali Civili di Brescia. “Sono convinto che la tecnologia leadless ha il potenziale per sostituire gradualmente gli impianti tradizionali.”

Nel mondo ogni anno si contano circa 1.250.000 impianti di pacemaker. In Italia si effettuano oltre 50mila impianti di pacemaker ogni anno, in media 137 al giorno, con una crescita superiore al 30% negli ultimi 15 anni.[5]

“Noi cardiologi ospedalieri siamo chiamati ad affrontare molteplici sfide, tra cui le aritmie che sono in rapida crescita in tutto il mondo” dichiara il Dott. Stefano Guarracini, Primario della Cardiologia e Responsabile Emodinamica, Clinica Pierangeli di Pescara. “I grandi vantaggi di questa tecnologia derivano dalle dimensioni miniaturizzate e dall’assenza di fili, che permettono di inserire le due piccole capsule direttamente nella cavità cardiaca con una procedura meno invasiva della chirurgia tradizionale. Una volta riprese le attività quotidiane, i movimenti del paziente non sono limitati.”

Abbott

Abbott è un’azienda leader globale del settore salute e si impegna per aiutare le persone a vivere al meglio in ogni fase della vita. L’offerta di tecnologie rivoluzionarie abbraccia il settore salute nel suo complesso, con soluzioni e prodotti innovativi nell’ambito della diagnostica, dispositivi medici, nutrizione e farmaci generici di marca. Abbott è presente in oltre 160 paesi con circa 115.000 dipendenti.

Per maggiori informazioni su Abbott www.abbott.com, LinkedIn www.linkedin.com/company/abbott-/, Facebook www.facebook.com/Abbott, Twitter @AbbottNews.

Aritmie cardiache

Le aritmie sono disturbi del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca (cioè del numero di battiti al minuto). Il cuore può battere troppo velocemente (tachicardia) o troppo lentamente (bradicardia) oppure con un ritmo completamente irregolare (ad es. fibrillazione atriale). La maggior parte delle aritmie sono innocue, ma a volte possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo; questo può arrecare gravi danni a diversi organi (cervello, cuore, reni, ecc.).[6]

Bradicardia

La bradicardia consiste nel rallentamento del battito cardiaco al di sotto dei livelli normali. Il numero di battiti del cuore al minuto (frequenza cardiaca) è controllato da segnali elettrici trasmessi attraverso il tessuto cardiaco. A riposo, la frequenza del battito del cuore è regolare e, generalmente, è compresa tra le 60 e le 100 pulsazioni al minuto.[7]

Si parla di bradicardia quando la frequenza cardiaca è inferiore a 60 battiti al minuto e può avere un significato fisiologico oppure patologico. Quando il rallentamento del battito cardiaco non riesce a fornire all’organismo sangue e ossigeno a sufficienza, allora rappresenta un serio problema di salute. Tra le possibili conseguenze per il paziente vi sono sensazione di mancamento o svenimento (sincope), vertigini, debolezza, fatica, respiro corto, dolore al petto, problemi di confusione mentale.7 Stati di bradicardia possono insorgere a causa di condizioni patologiche quali infarto, blocco atrio-ventricolare, malattia del nodo del seno, alterazione degli elettroliti nel sangue (soprattutto potassio), oppure per l’uso di alcuni farmaci cosiddetti "bradicardizzanti", quali i beta-bloccanti e la digitale.[8]

Diagnosi

La diagnosi comincia con la visita del medico e l’auscultazione del cuore. Nel caso in cui venga rilevato un battito troppo veloce o troppo lento o irregolare, il medico può richiedere alcuni esami come Elettrocardiogramma, Ecocardiogramma, Holter Cardiaco, Studio elettrofisiologico, Tilt test, ecc.7

Pacemaker

L'unico modo per trattare la bradicardia a lungo termine è quello di impiantare un pacemaker, un piccolo dispositivo che viene applicato sottocute, in genere sotto la clavicola, che permette di monitorare costantemente l’attività cardiaca ed intervenire mediante apposite stimolazioni elettriche in caso di patologica riduzione della frequenza cardiaca.

L'impianto di pacemaker convenzionali è una procedura di routine. Il dispositivo permette di monitorare costantemente l’attività cardiaca ed intervenire mediante apposite stimolazioni elettriche erogate attraverso fili sottili, meglio noti come elettrocateteri cardiaci, e spesso lascia una cicatrice sul petto o richiede la creazione di una tasca visibile nell’area del torace.

A differenza dei pacemaker tradizionali, i dispositivi senza fili vengono impiantati direttamente nel cuore attraverso una procedura minimamente invasiva, eliminando gli elettrocateteri. Di conseguenza, i pacemaker senza fili riducono il rischio di potenziali complicanze legate agli elettrocateteri e alle infezioni e consentono un periodo di recupero più breve dopo l'impianto e meno restrizioni.

Aveir

I pacemaker senza fili AVEIR di Abbott offrono un supporto sia monocamerale che bicamerale, il primo al mondo. Il sistema AVEIR DR è unico del suo genere in quanto è il primo pacemaker bicamerale senza fili al mondo. La coppia di pacemaker viene impiantata nell’atrio destro e nel ventricolo destro e, grazie alla tecnologia i2i™ di Abbott, possono comunicare tra loro mantenendo le camere cardiache sincronizzate. Questa nuova tecnologia impiega impulsi a bassa energia tra i dispositivi impiantati, sfruttando la natura conduttiva del sangue corporeo e del tessuto miocardico.

Sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine4 sono stati recentemente pubblicati i risultati del trial prospettico, internazionale e multicentrico Aveir DR i2i. La procedura di impianto di Aveir DR è stata effettuata con successo nella quasi totalità dei casi (98.3%) e in oltre il 97% dei pazienti si è ottenuta con successo la sincronizzazione atrio-ventricolare, in modo che le camere cardiache superiori e inferiori battessero a un ritmo normale e sincronizzato indipendentemente dalle differenti posture o andature.

La procedura non prevede l'uso di elettrocateteri, pertanto non comporta cicatrici e nemmeno la creazione di una tasca visibile a livello del torace, con una considerevole riduzione per il paziente dei tempi di recupero dalla procedura di impianto e dei rischi connessi alla tasca e agli elettrocateteri.


[1] AVEIR Leadless Pacemakers and Delivery Catheter IFU. ARTEN600284235

[2] Assurity MRI Pacemaker IFU. ARTEN600226857_A

3 European Society of Cardiology https://www.escardio.org/Sub-specialty-communities/European-Heart-Rhythm-Association-(EHRA)/Advocacy/pulse-day

[4] Knops RE, Reddy VY, Ip JE, et al. A Dual-Chamber leadless pacemaker. New England Journal of Medicine . 2023;388:2360-70. doi:10.1056/nejmoa2300080

[5] Zecchin M, Torre M, Carrani E et al (2021) Seventeen-year trend (2001-2017) in pacemaker and implantable cardioverter-defibrillator utilization based on hospital discharge database data: an analysis by age groups. Eur J Intern Med 84:38-45. https://doi.org/10.1016/j.ejim.2020.09.003

[6] Ministero della Salute, Alleanza CardioCerebrovascolari https://www.salute.gov.it/portale/alleanzaCardioCerebrovascolari/homeAlleanzaCardioCerebrovascolari.jsp

[8] Ministero della Salute - Area Aritmie cardiache https://www.salute.gov.it/portale/salute/p1_5.jsp?id=72&area=Malattie_cardiovascolari#:~:text=ischemia%20miocardica%20grave.-,Bradicardia,(improvvisa%20perdita%20di%20coscienza).