MovieMedia svela il non-luogo dell’isola di Melies e afferma la efficacia della pubblicità al cinema

20 giugno 2012


Ieri, 19 giugno, è stato presentato alla stampa il caso marketing di successo della destinazione turistica inesistente che dallo scorso febbraio era stata lanciata e promossa solo con il cinema, a dimostrazione della rilevanza pubblicitaria del mezzo.

L’isola di Melies, un sogno ad occhi aperti, ossia l’isola che non c’è, questa la soluzione al mistero della destinazione turistica lanciata lo scorso febbraio alla fiera del Turismo Bit e promossa solo con il sistema cinema.

Movie Media, società leader in Italia nella gestione degli spazi pubblicitari al cinema, ha finalmente svelato il segreto che sta alla base di questo originale progetto di marketing, nato per dimostrare concretamente che la comunicazione al cinema funziona, oggi più che mai in questo delicato scenario economico.

Grazie alla collaborazione strategica e creativa dell’agenzia milanese Echo e alla partnership esclusiva con Wonderbox, la concessionaria ha deciso di sviluppare un piano di comunicazione di un prodotto che non esisteva, che avesse delle caratteristiche neutre, ma che allo stresso tempo richiamasse indirettamente la magia del grande schermo: Melies, infatti, è un nome un po’ esotico che a molti sarebbe suonato “già sentito” e riferito a qualche isola sperduta dal sapore tropicale ma è anche sinonimo di settima arte grazie all’associazione mentale con quel George Melies, precursore e inventore dei trucchi cinematografici, di cui tra l’altro quest’anno ricorre il 150simo anniversario della nascita. La scelta è ricaduta nel mondo del turismo anche perché a tutti gli effetti la visione di un film rappresenta le emozioni di un viaggio.

La località immaginaria è stata ufficialmente lanciata in occasione della Bit di febbraio – quando esotiche bellezze appena rientrate dall’isola invitavano and andare sul web e giocare - e promossa da un altrettanto fake Ente del Turismo di Melies che ha veicolato un concorso per far vincere “relax, emozioni e divertimento”, esperienze riconducibili sempre alla fruizione cinematografica. Sono stai creati un profilo facebook e un sito dedicato ma la peculiarità del lancio è che la pubblicità della destinazione è avvenuta – con una copertura di oltre 3 mesi attraverso differenti flight di comunicazione - esclusivamente al cinema sugli schermi MovieMedia e nell’ultima parte della campagna anche attraverso il bouquet dei nuovi mezzi entrati nell’offerta multi-media della concessionaria (stampa, web e tv).

Grande soddisfazione per i risultati: oltre 1.200 amici in pochi giorni sulla pagina social, più di 12.000 partecipanti al concorso, circa 100.000 accessi ad internet e una grossa curiosità scatenata anche durante le interviste realizzate all’uscita della sala: tutti si sono interrogati su dove fosse ubicata l’isola, e in qualche caso per non ammettere la propria ignoranza hanno finto addirittura di conoscerla, ma nessuno si è immaginato che potesse non esistere. 

Consci dello scenario critico per la pubblicità in Italia come conseguenza della crisi economica che stiamo attraversando, volevamo dimostrare concretamente che, nonostante il trend negativo registrato sugli investimenti cinema, il nostro mezzo è fondamentale perché raggiunge un target molto difficile da catturare con altri media di massa (15-34 anni, ceto sociale medio-alto, propensione elevata all’acquisto) e perché garantisce un ricordo dalle 4 alle 6 volte superiore grazie in primis alla qualità tecnologica delle sale. - commenta Fabrizio Menichella, presidente di MovieMedia - Se un cliente ci avesse commissionato il progetto, avrebbe sostenuto costi reali intorno ai € 70.000/80.000, paragonabili all’acquisto di 3-4 spot in prime time sulle principali reti generaliste, con la stessa cifra con noi avrebbe creato un lancio di prodotto. Prendendo a prestito le fiabe se prima il mezzo cinema era come un Cenerentola, ora è nella fase di Bella Addormentata in attesa di risvegliarsi come già successo in altri paesi.