Pesci Low Cost: accordo per commercializzare i pesci Siluro, Carassio e Gardon al Mercato Ittico di Milano

16 giugno 2012


Stamane, al Mercato Ittico di Milano, Giulio De Capitani, assessore regionale all’Agricoltura, Margherita Peroni, assessore regionale al Commercio, Luigi Predeval, presidente di Sogemi, Leonardo Carioni, presidente della Provincia di Como, gli assessori provinciali con delega alla pesca Bruno Specchiarelli (Varese), Carlo Signorelli (Lecco), Severino De Stefani (Sondrio) e le associazioni dei pescatori della Lombardia hanno sottoscritto l’accordo per la commercializzazione e la valorizzazione dei pesci meno nobili dei laghi lombard.

Da oggi sui banchi del Mercato Ittico di Milano sono in vendita i pesci Siluro, Carassio e Gardon provenienti dal fiume Ticino, dal Lago Maggiore, dal lago di Varese, e da quelli di Como, Comabbio e Novate Mezzola. Originari dell’Europa centro orientale, negli ultimi anni questi pesci hanno trovato nei laghi lombardi l’habitat ideale per proliferare, diventando, però, predatori delle specie ittiche autoctone e minacciando l’equilibrio del nostro ecosistema lacuale e fluviale. La loro presenza nei laghi e fiumi della Lombardia rappresenta, però, anche una risorsa: i pesci Siluro, Carassio e Gardon sono, infatti, molto ricercati al Mercato Ittico di Milano per il loro valore nutrizionale e e particolarmente apprezzati non solo dalle popolazioni dei Paesi bagnati dal Danubio ma anche nella cucina regionale lombarda..

Il protocollo d’intesa siglato stamane rappresenta, quindi, uno strumento efficace per trasformare un problema in un’opportunità. Il documento prevede, infatti, la commercializzazione al Mercato Ittico di Milano, il più importante d’Italia, del pescato proveniente dai corsi d’acqua lombardi. Inoltre, pone le basi per una successiva distribuzione dei pesci meno nobili dei laghi lombardi sui mercati dell’Est Europa, a partire da quello di Bucarest, grazie alla mediazione del Consolato della Romania.

I pesci Siluro, Carassio e Gardon hanno il loro habitat naturale nelle acque del Danubio e, sotto il profilo gastronomico, sono molto apprezzati dalle popolazioni austriache, ungheresi, bulgare e rumene. Nei nostri laghi e fiumi sono formidabili prede, capaci di regalare forti emozioni ai pescatori che hanno la bravura di catturarle, ma – ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani – al tempo stesso costituiscono un problema di equilibrio ecologico, tanto da obbligare le Amministrazioni pubbliche al loro prelievo. La presenza in Lombardia di comunità dell’Europa orientale e la possibilità di commercializzare liberamente queste specie ittiche all’interno dell’Unione Europea rappresentano però due chiavi per trasformare questo pescato in una interessante opportunità ecologica e di reddito per i pescatori lombardi.