Ieri, 7 giugno 2012, al Circolo della Stampa di Milano, sono stati presentati i risultati del Progetto Behta svoltosi sotto l‘egida del Ministero della Salute e sostenuto dal Gruppo Grünenthal - un‘organizzazione indipendente, a carattere internazionale, focalizzata sulla ricerca farmaceutica con sede ad Aquisgrana, in Germania - per sensibilizzare medici e pazienti sulla rivoluzione culturale necessaria per un’applicazione effettiva della Legge n. 38/2010 sull’intero territorio nazionale.
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All‘incontro conclusivo del Progetto Behta, moderato dal giornalista del TG5 Marco Palma, hanno partecipato il prof. Guido Fanelli, Presidente della Commissione Nazionale Cure Palliative e Terapia del Dolore del Ministero della Salute, il prof. William Raffaeli, Presidente Fondazione Isal, Direttore Centro Specialistico Terapia del Dolore di Rimini, la dott.ssa Sabrina Nardi, del Tribunale per i diritti del malato – Cittadinanzattiva e il dott. Marco Spizzichino, Direttore Ufficio XI Cure Palliative e Terapia del Dolore del Ministero della Salute.
Gli esperti hanno discusso i risultati di tale esperienza, che ha evidenziato come la Legge n. 38/2010, che pone l‘Italia all‘avanguardia in Europa nella lotta al dolore, sia una buona norma. Purtroppo da sola la legge non basta a generare una cultura della terapia del dolore, che deve essere costruita nelle reti, nell‘aggiornamento continuo degli specialisti e nel continuo contatto fra curanti e pazienti. Purtroppo ancora oggi la Legge n. 38/2010 è sconosciuta al 50% dei medici e alla quasi totalità dei cittadini-pazienti. Inoltre, ci sono centri di terapia del dolore che non decollano, nonostante un plafond di 100 milioni di Euro/anno, fondi che restano inoptati per mancanza di progetti. In internet c‘è addirittura un testo completo e definitivo sulla terapia del dolore, disponibile gratuitamente, ma che non viene scaricato.
Eliminare, o controllare, il dolore significa regalare momenti di vita migliore - afferma Thilo Stadler, amministratore delegato di Grunenthal Italia - Il Progetto BEHTA è stata un‘operazione dall‘importante valore etico e scientifico, che abbiamo realizzato nell‘ambito della nostra azione internazionale "Change Pain". Le preziose indicazioni provenienti sia dai medici specialisti che da Fondazione ISAL e Cittadinanzattiva - ha concluso Stadler - ci consentiranno di essere sempre più propositivi, sinergici e funzionali a tutte le componenti del sistema sanitario che, a vario titolo, sono in prima linea per la lotta contro il dolore.
Info: www.grunenthal.com.