La Strada Regia delle Calabrie

08/03/2023


Un certosino lavoro di ricerca durato otto anni ha portato l’architetto Luca Esposito a pubblicare un dettagliatissimo studio su “La Strada Regia delle Calabrie - Ricostruzione storico-cartografica dell’itinerario postale tra fine Settecento e inizio Ottocento da Napoli a Castrovillari”.

Il libro sarà presentato il prossimo 16 marzo a Roma, nella Sala della Stampa Estera in Via dell’Umiltà 83/c, con la presenza, cinti dalla istituzionale fascia tricolore, dei sindaci dei 44 Comuni nei cui territori si snoda il percorso oggetto dello studio.

Sono anche invitati alla conferenza stampa, e in attesa di conferma, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e i Presidenti della Regione Campania , Vincenzo De Luca, della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e della Regione Basilicata Vito Bardi.

Il lavoro dell’architetto Esposito si è basato su numerose cartografie del ‘700 e dell’800, cartografie che sono risultate essere ancora attuali fino agli inizi del ‘900. Ma non sono mancate anche consultazioni di fonti ben più antiche, perché il tragitto della Strada Regia delle Calabrie si confonde in molti punti con quello della Via Popilia dell’antica Roma, chiaramente segnalata sulla “Tabula Peutingeriana”, come anche le sue stazioni di posta.

Così, per esempio, oggi sappiamo che la mansio romana, in sostanza la stazione postale romana, delle “Nares Lucane” era localizzata nel territorio del Comune di Sicignano degli Alburni, dove oggi sorge la frazione di Zuppino. La fontana oggi esistente nella piazza e l’edificio che ospitava la taverna settecentesca, lasciano chiaramente intendere che questo luogo doveva coincidere proprio con la stazione di posta di epoca romana. Esiste anche una testimonianza del passaggio e della sosta in questi luoghi di Cicerone, il famoso oratore romano, che si fermò per assaggiare le salsicce “lucaniche” da lui molto gradite e che, con ogni probabilità, a quella fonte si dissetò.

E restando in tema di fontane, tra i Comuni di Zuppino e Auletta si incontra sulla destra la Fontana della Regina Margherita, piccola e pittoresca costruzione in stile barocco con relativa lapide ed iscrizione latina, fatta realizzare da Ferdinando IV di Borbone nel 1793, durante uno dei suoi viaggi in Sicilia, per ricordare e celebrare la sorgente che con le sue acque placò la sete della real consorte.

Un lavoro, quello dell’architetto Esposito, che parte da una motivazione di ricerca storico-geografica, ma che sta evolvendo, grazie al supporto dell’Archeoclub d’Italia e del suo Progetto di rilancio dei Borghi sulla Via Regia delle Calabrie (di cui è appunto responsabile l’architetto), verso la creazione di un cammino di turismo lento, sul modello degli arcinoti Cammino di Santiago o Via Francigena.

In alcuni casi i borghi, soprattutto dell’Appennino, negli ultimi 50 anni hanno visto uno spopolamento anche del 40%. Questo progetto è in grado di riaccendere le luci su questa parte d’Italia davvero straordinaria, ricordando soprattutto che il tracciato della Strada Regia passa per la maggior parte nelle zone interne delle regioni interessate, le più bisognose di essere riscoperte dal turismo, laddove le fasce costiere sono già in grado di attrarre visitatori con il fascino dei loro mari.

A Morano Calabro, per esempio, un ex Dirigente di Azienda si è già impegnato nella trasformazione di antiche case abbandonate del paese in un hotel diffuso, comprensivo anche di un centro per i giovani che sarà in grado di dare una significativa risposta ai problemi di disoccupazione ed emigrazione vissuti nel posto.

Il libro sulla Strada Regia delle Calabrie si può liberamente scaricare nella sua interezza dal sito www.academia.edu, registrandosi con un account gratuito.

È anche già disponibile la georeferenziazione dell’intero percorso Napoli-Castrovillari, per chi volesse intraprendere il cammino o parte di esso.

Ugo Dell’Arciprete