Mauro Biagini: C’È UN CADAVERE SUI BASTIONI DI PORTA VENEZIA

06/06/2022


Oggi proponiamo “C’è un cadavere sui bastioni di Porta Venezia”, un nuovo romanzo con delitto scritto da Mauro Biagini , che alterna le vicende della Porta Venezia anni ’80, quando era definita la casbah, a quelle del presente, con la vivacità dei locali alla moda.

Il romanzo è edito nella collana Super Noir Bross di Fratelli Frilli Editori

Nella pagine di questo romanzo, già in vendita nelle migliori librerie di tutta Italia e negli store digitali al prezzo di € 14,90, ritroviamo la magliaia Delia, l’anziana e bizzarra detective già protagonista di altri romanzi di Biagini (“La ragazza del Club 27”e “Morte a Porta Venezia”).

Nella notte del 21 marzo 1985 una telefonata anonima avverte la polizia di zona che c’è un cadavere sui Bastioni di Porta Venezia: è il corpo del giovanissimo Tommaso Marangon, originario della provincia di Vicenza, trasferitosi solo pochi mesi prima a Milano per studiare economia all’Università Bocconi.

Trentasette anni più tardi, l’anziana magliaia Delia incontra di prima mattina Costantino: un prestante giovanotto incaricato di svuotare la cantina impolverata di Magda, una nota affittacamere del quartiere, che, per quasi mezzo secolo, aveva locato stanze a ragazzi provenienti da tutta Italia.

A seguito della sua morte, il grande appartamento è passato ad un nuovo proprietario: è stato quindi necessario liberare anche la cantina.

Costantino, sempre certo nel suo lavoro di trovare oggetti da poter rivendere, individua tra i tanti cimeli anche un vecchio libro universitario di Diritto Privato.

Conoscendo la passione dell’amica magliaia per le investigazioni, Costantino decide di regalarlo a Delia, che ne avrebbe sicuramente carpito i segreti.

E, come un destino già segnato che deve solo attendere il momento (o la persona giusta) per svelarsi, dalle pagine ingiallite del libro cade una busta contenente, al suo interno, cinque Polaroid dai colori sbiaditi che fanno barcollare l’anziana magliaia.

Comincia così quella che Attilio Masini, l’amico commissario di Delia, definirà un’indagine impossibile, convinto che siano passati troppi anni dagli accadimenti e che non ci siano elementi sufficienti per poter riaprire il caso proprio adesso.

All’epoca l’omicidio del giovane “Tommi” (come veniva affettuosamente chiamato il ragazzo) fu archiviato come la classica rapina ‘finita male’. Ma, se Delia aveva già dubitato a suo tempo di quella tesi, ora più che mai è convinta che i fatti andarono diversamente.

Delia intravede, infatti, nelle vecchie Polaroid nuovi elementi che decide valga la pena approfondire, anche senza l’aiuto del suo amico commissario, troppo preso a vivere la sua nuova storia d’amore con Ada, dopo tanto tempo trascorso in solitudine.

Tutto questo tra ricordi, incontri con persone quasi dimenticate, colpi di scena e poi un nuovo efferato omicidio, che darà ancora più consistenza alle intuizioni della magliaia Delia e la indirizzerà verso la pista giusta facendole scoprire la tragica verità.

La magliaia Delia riuscirà a ricostruire i pochi mesi di vita di Tommaso a Milano, dove il ragazzo con la faccia da bambino, circondato da personaggi di collodiana memoria (il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco, il Grillo Parlante e così via), aveva trovato il suo Paese dei Balocchi, come un novello Pinocchio, ma drammaticamente anche la morte.

Ricordiamo che Mauro Biagini è nato a Genova e, dopo la laurea in Lettere Moderne, si è trasferito a Milano, nel quartiere di Porta Venezia, dove ambienta le sue storie noir. Dopo esser stato un creativo pubblicitario per le più importanti agenzie internazionali, firmando popolari spot televisivi per clienti quali Averna, Fastweb, Mercedes-Benz, attualmente è consulente di comunicazione per diverse aziende e tiene corsi di “Copywriting”.