Pazienti diabeti e vaccinazione in periodo di pandemia

23/01/2021


Nei giorni scorsi si è svolto il webinar “Diabete e vaccini: una necessità ancora più stringente nel periodo Covid”, organizzato da Diabete Italia Onlus e Motore Sanità, grazie al contributo incondizionato di SANOFI, cui hanno partecipato istituzioni, MMG, farmacisti e associazioni di pazienti.

I pazienti affetti da diabete, si sa, presentano un’aumentata mortalità rispetto alla popolazione generale, a causa di problemi correlati all’aumentato rischio di malattie cardiovascolari e cancro, ma anche alla maggiore incidenza di complicanze infettive che contribuiscono in maniera decisiva alla ridotta aspettativa di vita.

I dati illustrati riportano che i soggetti con diabete tipo 1 (DT1) hanno il quadruplo di probabilità di ricoveri ospedalieri per infezioni, mentre nel diabete tipo 2 (DT2) si ha il doppio del rischio rispetto ai soggetti non diabetici. Per questi motivi è estremamente importante proteggere il paziente diabetico con una massiccia campagna di vaccinazione antinfluenzale ed anti pneumococcica ed inserirlo nella categoria di pazienti più rischio.

Durante il webinar sono emersi spunti molto interessanti tra cui la necessità di una maggiore sensibilizzazione dei medici (sia MMG che specialisti) verso i loro pazienti.

Da più parti è stata sottolineata la necessità di istituire un’anagrafe vaccinale per il monitoraggio delle cure. In questo modo, è stato sottolineato, si permetterebbe una migliore programmazione in tutte le Regioni.

Uno dei messaggi più forti emersi durante il webinar è il rapporto costi/benefici della vaccinazione antinfluenzale, che evita molti ricoveri e genera risparmi per il SSN: questi risparmi, inoltre, potrebbero essere reinvestiti in interventi di prevenzione.

Riportiamo, di seguito, alcuni passi degli interventi di Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia, l’associazione, nata nel 2002, che raggruppa i vari stackeholder del mondo del diabete in Italia, e Rita Lidia Stara, Presidente della Federazione Diabete Emilia Romagna (Fe.D.ER).

Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia, ha dichiarato: I vaccini rappresentano da sempre una delle principali armi che l'umanità ha per combattere le malattie infettive. In questo periodo sono tornati di forte attualità per la speranza che rappresenta il vaccino nella lotta contro il coronavirus. Non esiste però solo quest'ultimo. Sono molte le malattie infettive per cui è possibile vaccinarsi ed esistono vaccini consigliati e forniti gratuitamente per le persone con diabete che permettono di evitare malattie che potrebbero aggravare irrimediabilmente il quadro clinico. È perciò importante che tutti siano correttamente informati su questo argomento.

Rita Lidia Stara, Presidente di Federazione Diabete Emilia Romagna (Fe.D.ER) ha dichiarato:

Chi come me, appartiene ad una generazione che ha vissuto la propria infanzia in una epoca carente di vaccini, può esprimere solo pareri favorevoli, anzi io mi permetto di consigliare il vaccino, ho tre figli e sono stati vaccinati per tutto quanto è oggi possibile. - ha aggiunto - Mi ricordo la frustrazione ed il senso di impotenza, quando guardavo la mia compagna di banco alle elementari, era una bimba bellissima, occhi grandi e una folta chioma di ricci biondi, purtroppo non poteva correre, giocare e saltare come noi perché aveva avuto la poliomelite che le aveva lasciato un grave handicap. Era ingiusto e mi rendeva triste, come quella volta che il fratellino di Angela morì per una malattia dal nome impronunciabile difterite.- ha proseguito - Vogliamo ricordare il terrore di contrarre la rosolia delle mamme in gravidanza? La lista è molto lunga, difficile esprimere in poche righe cosa significa il vaccino per la mia generazione. Vaccinarsi significa vivere, non ci sono malattie benigne che è meglio prendere al posto del vaccino, ogni volta è un rischio. Le malattie sono tutte interclassiste, democratiche e socialmente cieche, alcune possiamo sconfiggerle solo con il vaccino. La scienza medica e la ricerca ci hanno permesso di vivere più a lungo ed invecchiare, oggi una nuova minaccia si sta portando via, ben prima del tempo migliaia di nostri cari e noi tutti viviamo con il terrore di incontrare il Covid. - Rita Lidia Stara ha concluso - La settimana scorsa è morta una cara persona, aveva un intervento programmato che è stato rinviato a causa del Covid, nel frattempo la piccola vena che aveva in testa è scoppiata e purtroppo è morta a 35 anni. Avrei ancora tante storie da raccontare, mi fermo qui, in attesa del vaccino e con l’auspicio che ogni malattia possa essere sconfitta da un vaccino, per alcune malattie purtroppo il vaccino non è stato trovato e malattie come l’AIDS fanno ancora tantissime vittime.