Milano, Piazza Cadorna: test gratuito Covid-19/Epatite C

18/10/2020


Domani, lunedì 19 ottobre, a Milano, in piazza Cadorna, il laboratorio mobile, cuore dell’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF) e dalla Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), con il patrocinio dell’Associazione dei Pazienti EpaC Onlus, completerà il suo roadshow nazionale di prevenzione: sarà, così possibile fare lo screening, gratuito, congiunto Covid-19/Epatite C, arma particolarmente efficace per riattivare in pieno il circuito della prevenzione.

L’abbinamento di patologie diverse in un solo test si rivela la soluzione più adatta.

Alessio Aghemo, Professore associato di Gastroenterologia, Dipartimento Scienze Biomediche della Humanitas University, componente del Direttivo AISF ha dichiararo: Disegnare campagne di screening mirate sulle persone asintomatiche sfruttando l’opportunità di agganciarsi ad altri percorsi già disponibili (Covid, Neoplasia della mammella, tumore del colon) è la strategia che dobbiamo implementare nella realtà italiana.

Ivan Gardini, Presidente di EpaC Onlus, ha commentato: Con questo progetto EpaC Onlus è voluta passare dalle parole ai fatti e implementare, in un progetto pilota, quanto raccomandato nelle indicazioni del Documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell’Epatite C”, voluta dall’On. Michela Rostan e approvata all’unanimità in XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, lo scorso 11 giugno. Ci auguriamo, ora, che si possa arrivare, anche a livello nazionale ad un rapido avvio di una campagna di screening congiunto Covid-19/HCV su tutto il territorio.

L’organizzazione dell’evento è a cura della società di consulenza manageriale in ambito healthcare MA Provider, con il contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Abbvie.

Ricordiamo che il tour nazionale è partito da Roma lo scorso agosto, ha già toccato Napoli e Salerno a fine settembre, e Bergamo sabato 17 ottobre, riscuotendo, ovunque, grande consenso.

Accanto al Covid, l’Epatite C è al centro dell’attenzione per il premio Nobel da pochi giorni attribuito agli scienziati Alter, Houghton e Rice che ne hanno identificato e isolato il virus, principale causa di cirrosi e cancro del fegato, aprendo la strada alla realizzazione dei farmaci che oggi rendono possibile la cura.

L’idea del doppio test ha tratto origine dalle attività che AISF e SIMIT insieme con EpaC Onlus svolgono con la sigla ACE - Alleanza contro le Epatiti. Come anticipato, il doppio test si rivela la soluzione più idonea, dopo che diversi studi hanno fatto emergere una riduzione di oltre il 90% dei trattamenti durante il lockdown.

Confermiamo che il test congiunto è esplicitamente indicato come opportuno anche nel documento conclusivo della “Indagine conoscitiva in materia di politiche di prevenzione ed eliminazione dell’epatite C”, approvato,, lo scorso 11 giugno, all’unanimità in XII Commissione “Affari Sociali” della Camera dei Deputati: esso può, infatti, costituire un primo step per ampliare gli screening e far emergere il “sommerso”, al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato dall’OMS di eradicare la patologia entro il 2030.

Risultato che si potrà raggiungere grazie ai nuovi farmaci antivirali ad azione diretta (DAA) per il trattamento dell’Epatite C, che permettono di eradicare il virus in maniera definitiva, in tempi rapidi e senza effetti collaterali.