Oggi è entrato in vigore il Decreto legge n. 18/2020, che, nei suoi 127 articoli, contiene misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori ed imprese, connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19, pubblicato, oggi stesso, nella Gazzetta Ufficiale n. 70/2020, noto come Decreto Cura Italia.
Di seguito trasmettiamo una breve sintesi delle disposizioni adottate per sostenere famiglie, lavoratori ed imprese.
Cassa integrazione - la cassa integrazione ordinaria viene estesa a tutti i settori produttivi, comprese aziende che hanno meno di 5 dipendenti. La cassa integrazione, lo ricordiamo, permette all’INPS di sostituirsi al datore di lavoro nel pagare parte dello stipendio, così che il rapporto di lavoro non si interrompa. Al trattamento di cassa integrazione si può affiancare un assegno di emergenza (prelevato dal fondo di integrazione salariale), per nove settimane di integrazione salariale.
Licenziamento - Non è possibile licenziare nei prossimi due mesi (tranne in caso di licenziamento disciplinare)
Lavoro autonomo - Il provvedimento prevede la corresponsione di una “una tantum” non tassabile. L’importo di 600 euro può essere corrisposto per il mese di marzo a tutti i titolari di Partita IVA, con esclusione, però, di coloro che non pagano INPS perché pagano una Cassa professionale (professionisti, artigiani, commercianti, stagionali del settore turistico e dello spettacolo, i co.co.co. in gestione separata).
Quarantena - La quarantena è assimilata alla malattia e, quindi, è riconosciuta dall’INPS.
Congedo parentale aggiuntivo - Il provvedimento prevede per i lavoratori con figli piccoli a casa da scuola per l’emergenza coronavirus un congedo parentale aggiuntivo. Si possono, così, godere di 15 giorni per i genitori con figli minori di 12 anni (utilizzabile sia dalla mamma sia dal papà, ma non contemporaneamente). Per tale periodo viene corrisposto un trattamento pari al 50% della retribuzione o un voucher di 600 euro per pagare una baby sitter per i figli Questo voucher, invece, è di 1.000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.
Contributi per lavoro domestico - Il decreto legge prevede il rinvio del pagamento dei contributi Inps per il lavoro domestico: i contributi Inps in scadenza dal 23 febbraio al 31 maggio, infatti, potranno essere pagati dopo il 10 giugno, senza sanzioni ed interessi.
Mutuo - Il provvedimento prevede anche la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa per chi è in difficoltà, compresi i titolari di partita Iva, senza la necessità di presentare la dichiarazione Isee. I titolari di partita Iva debbono, però, certificare che, che, come conseguenza della crisi, hanno perso, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020, oltre il 33% del proprio fatturato rispetto all'ultimo trimestre 2019).
Sospensione finanziamenti - Per le sole aziende è prevista la sospensione di tutte le forme di finanziamento: i mutui, i finanziamenti, l’apertura di credito, leasing, ecc ..., cioè, possono essere sospesi o allungati fino al 30 settembre 2020. E’ necessario, però, presentare alla banca un piano economico-finanziario, in cui occorre spiegare come l’azienda intende far fronte all’emergenza e come prevede di uscirne.
Affitti immobili strumentali - La suddetta sospensione non vale per gli affitti degli immobili strumentali (uffici, capannoni, …). Insieme con un avvocato, l'azienda, però, potrebbe valutare se ci sono gli estremi per sospendere questi pagamenti in base agli articoli del codice civile, relativi alla “impossibilità sopravvenuta”: sono intervenute, infatti , cause di forza maggiore che il conduttore non poteva prevedere.
Versamenti fiscali - I versamenti fiscali sono solo rimandati fino al prossimo 31 maggio. Tale agevolazione non opera per le imprese che fatturano più di 2 milioni di euro: questa infatti beneficiano solamente di una proroga dal 16 lunedì a venerdì 20 marzo. I versamenti fiscali, lo ricordiamo, possono essere fatti con pagamento in unica soluzione o rateizzabile in 5 rate.
Settore turistico - Solamente per i settori turistico, ristoranti e bar, fieristico il limite dei 2 milioni non si applica.
Premio non tassabile - Il provvedimento riconosce ai dipendenti che continuano ad andare sul luogo di lavoro)un premio non tassabile di 100 euro, proporzionato, però, ai giorni effettivamente lavorati nel corso del mese di marzo. Questo premio non compete ai lavoratori in smart working.
Credito di imposta - Le botteghe e i negozi, costretti a chiusura, beneficiano del 60% di credito di imposta, però, solamente per il mese di marzo del canone per locazioni di immobili C1
Sanificazione degli ambienti - Il provvedimento riconosce un credito di imposta del 50% per sanificare gli ambienti della azienda.
Detrazione fiscale - Il decreto legge, infine, riconosce alle persone fisiche ed agli enti non commerciali una detrazione fiscale del 30%, fino a 30mila euro, per donazioni legate all'emergenza coronavirus in favore dello Stato, amministrazioni locali, istituzioni o fondazioni e associazioni senza scopo di lucro.
Ricordiamo che il provvedimento dovrà essere convertito dal Parlamento in legge , nei prossimi 60 giorni, e che, allo stato, mancano i decreti attuativi.