Caorle: il Mercato Ittico

27/12/2019


Se avete programmato un viaggio a Caorle, il piccolo gioiello dell’Alto Adriatico, annoverato tra i Borghi Storici Marinari - Gioielli d’Italia, vi consigliamo di non perdere lo spettacolo dei motopescherecci che, usciti in mare prima dell’alba, rientrano nel pomeriggio con una grande varietà di pescato.

Durante l’anno, nel tratto di mare Adriatico solcato dai pescherecci di Caorle, tra Punta Tagliamento e Chioggia, sia nelle acque lagunari sia in quelle dolci dei vari fiumi Nicesolo, Lemene e Livenza, infatti, si possono pescare diverse specie ittiche. Tra i pesci, ad esempio, possiamo segnalare l’alice (Engraulis encrasicolus), l’anguilla (Anguilla anguilla), il cefalo (Mugil cephalus), la coda di rospo (Lophius piscatorius), il latterino o acquadella (Atherinaboyeri), il molo (Merlangius merlangius), il nasello o merluzzo (Merluccius merlucius), l’ombrina (Umbrina cirrosa), l’orata (Sparus auratas), il palombo (Mustelus mustelus), la passera pianuzza (Platychthys flesus italicus), la razza stellata (Raya asterias), il rombo chiodato (Psetta maxima), il sampietro (Zeus faber). la sarda (Sardina pilchardus), lo scorfano, la scarpena (Helicolenus dactylopterus), lo sgombro (Scomber scombrus), la sogliola (Solea solea-vulgaris), la spigola, il branzino (Dicentrarchus labrax), il suro (Trachurus trachurus), la triglia (Mullus barbatus), la zanchetta (Arniglossus laterna). Tra i cefalopodi possiamo trovare il calamaro (Loligo vulgaris), il moscardino (Eledone moscata), il totano (Todarodes sagittatus), il polpo (Octopus vulgaris) e la seppia (Sepia officinalis). Non mancano, poi, i molluschi come, ad esempio, il canestrello (Chlamis valia), i cannolicchi (Solen marginatus), la cappasanta (Pecten jacobaeus), il fasolaro (Callista chione), il mitilo o la cozza (Mytilus galloprovincialis), il murice o la ragusa (Bolinus brandaris), il tartufo di mare (Venus verucosa) e la vongola (Chamelea gallina. In queste acque si possono trovare pure i crostacei, come l’astice (Homarus gammarus), il gambero (Parapenaeus longirostris), la grancevola (Maya squinando) e, raramente, anche l’aragosta (Palinurus elephas).

Se raggiungete il Mercato Ittico Comunale in Riva delle Caorline, vicino al Porto, dunque, potete assistere ad un rito che si consuma da generazioni la cosiddetta asta “ad orecchio”: un sistema di vendita del pesce tipica di Caorle, che segue ancora oggi un procedimento dalle origini antiche.

I compratori non urlano, ma sussurrano all’orecchio dell’astatore la loro offerta per la partita di pesce desiderata. Ricevute le varie offerte dai compratori, l’astatore aggiudica l’asta e invita chi ha fatto l’offerta ritenuta più vantaggiosa a ripeterla a voce alta, in modo che il procedimento sia trasparente per tutti.