Giornata Mondiale per il Cuore: 5 regole della prevenzione secondo il Wellness Molecolare

25/09/2019


Dal 2000, ogni anno, l’ultima domenica di settembre è il World Heart Day, la giornata internazionale per la salute del cuore.

Per il 29 settembre 2019, la World Heart Federation si propone di creare una community globale di Heart Heroes: persone comuni che hanno il coraggio di promettere alla propria famiglia di mangiare meglio, smettere di fumare o ricominciare ad allenarsi, ma anche medici che si impegnano ad accompagnare i loro pazienti verso uno stile di vita più sano, o professionisti che rendono più salubre il proprio ambiente di lavoro. Tutte le evidenze scientifiche, infatti, concordano nel dire che lo stile di vita sia cruciale per mantenere in salute il proprio cuore. Tutto comincia necessariamente dall’alimentazione.

Anche le persone più attente sono abituate a considerare il cibo come una somma di calorie, ma questo approccio è estremamente riduttivo. Cominciamo a considerarlo come un contenitore di molecole che agiscono sul DNA cellulare, che determina le funzioni del nostro metabolismo. - propone il dottor Antonio Maone (nella foto), medico dello sport e ideatore del Wellness Molecolare - In pratica, ci sono alimenti che attivano geni in grado di produrre molecole favorevoli per la nostra salute, ma anche alimenti che attivano geni sfavorevoli e ci fanno ammalare. Ecco perché siamo gli artefici del nostro destino: l’aumento di peso e le malattie croniche come diabete, cardiopatie e cancro non sono incomprensibili casualità, ma semplicemente la logica discordanza tra il modo in cui viviamo e quanto invece è programmato dal nostro DNA, che è il nostro ‘libretto di istruzioni’. Ma la bella notizia è che queste malattie hanno diversi anni di latenza prima di manifestare i loro sintomi, anni in cui possiamo correggere questo disequilibrio mediante l’alimentazione e lo stile di vita. Dobbiamo semplicemente conoscere le giuste strategie e saperle applicare. La scelta sta a noi.

Ecco i 5 consigli pratici, alla portata di tutti e che non impongono grossi sacrifici,:che il dottor Antonio Maone propone per generare molecole positive

  1. PIÙ COLORE E MENO BIANCO NEL PIATTO - Per tenere sotto controllo il carico glicemico, una buona strategia è quella di riempire almeno la metà del piatto con verdure colorate di stagione, aggiungendo un piccolo frutto. L’altra metà va divisa in due: un quarto è da riempire di pasta, pane e riso integrali (evitando il più possibile ciò che è bianco) e l’altro con proteine magre come pesce, pollame, uova, legumi.
  2. PREFERIRE I GRASSI SANI - Troppo spesso i grassi sono demonizzati a prescindere, dimenticando il fatto che non sono tutti uguali. In una sana alimentazione non può mancare una moderata quantità di grassi “buoni” forniti da olio d’oliva, olio di pesce, noci.
  3. AUMENTARE LA MASSA MUSCOLARE - Nella regolazione del metabolismo basale è molto più conveniente aumentare la massa muscolare, perché questo aiuta a consumare più energia nell’arco della giornata. Durante l’allenamento è bene prediligere gli esercizi che aumentano la forza e il tono muscolare; nei giorni di riposo è consigliabile mantenere comunque uno stile di vita attivo.
  4. IMPEGNARSI A MANTENERE UNA CIRCONFERENZA ADDOMINALE OTTIMALE - Più ancora del peso, il migliore indicatore per capire se si è davvero in forma è la circonferenza addominale, da misurare all’altezza dell’ombelico. Per la popolazione europea, una misura superiore ai 94 centimetri nel maschio e agli 80 nella femmina è una “zona d’allerta” da non sottovalutare, perché corrisponde a una produzione eccessiva di molecole infiammatorie che espongono al rischio di diabete, ipertensione, cardiopatie (fonte: International Diabets Federation). Niente paura: siamo ancora in tempo per rientrare in sicurezza. - chiarisce il dottor Maone - Basta cambiare stile di vita e migliorare le nostre strategie alimentari.
  5. RIDURRE LO STRESS CONCEDENDOSI MICRO-PAUSE DURANTE IL GIORNO - I ritmi frenetici del mondo di oggi comportano una produzione continua di cortisolo, l’ormone dello stress. L’associazione tra stress e cattiva alimentazione, però, può diventare una vera e propria bomba a orologeria per la salute. Un buon metodo è quello di ritagliarsi dieci minuti durante il giorno per restare da soli con se stessi, concentrandosi sul respiro e ricorrendo a tecniche di meditazione.

Gli epidemiologi ci insegnano che chi è affetto da una malattia cardiovascolare o metabolica ha un’aspettativa media di vita inferiore di 7 anni rispetto al resto della popolazione. Le persone in sovrappeso hanno un aumentato rischio di ammalarsi di ipertensione, infarto, ictus e diabete, con un peggioramento della qualità della vita. - conclude il dottor Antonio Maone - La maggior parte delle malattie croniche ha dunque un legame con la moderna alimentazione. Il cibo può essere concausa o fattore protettivo: sta a noi scegliere come utilizzare le sue molecole.