Porto Cervo: PACIFICO Rosemary

26/06/2019


Dopo le aperture di Milano (2015) e Roma (2017), la catena di ristoranti peruviani-nikkei PACIFICO continua la sua espansione aprendo PACIFICO Rosemary a Porto Cervo.

PACIFICO Rosemary, che è il primo indirizzo stagionale del gruppo, riporta in vita la storica location che ha ospitato per oltre 40 anni il ristorante Rosemary, vera e propria icona degli albori della Costa Smeralda.

PACIFICO ha rilevato e ristrutturato, dopo quasi 10 anni dalla chiusura, l’antico “stazzu” affacciato sulla suggestiva baia di Liscia di Vacca, immerso in un giardino selvaggio di lentischi ed alberi di fico, preservandone lo spirito ed il fascino delle origini, quando l’inglese Susan Ayme, nel 1969, decise di aprire qui il ristorante che ha rappresentato per decenni un punto di riferimento discreto e romantico per i pionieri della Costa Smeralda.

Il design ed il decoro del locale - curati dalla interior designer Marsica Fossati e progettati dell’architetto Simone Colombo, dello Studio SC+ e Associati di Milano - sono stati pensati per conservare e proseguire la tradizione di Rosemary, che affonda le proprie radici negli stilemi semplici e colorati degli anni ’70: mobili rustici dipinti a mano, sedute di bambù e giunco, tavoli di ginepro locale, tessuti marini; tutto richiama un’epoca in cui la semplicità e la spensieratezza erano le parole d’ordine. I bagni, fiore all’occhiello super-fotografato di tutti i locali PACIFICO, mantengono la consueta carta da parati con pattern onda di “Hokusai” in una nuova versione appositamente disegnata per PACIFICO Rosemary e sono rifiniti con una serie di piastrelle sui toni del blu disegnate dall’architetto Gio Ponti negli anni ’70. Anche i leggendari murales floreali e la grande scritta “Rosemary” sono stati restaurati e riportati agli antichi splendori. Il giardino panoramico, affacciato sulla baia di Liscia di Vacca, vuole proseguire la macchia mediterranea, con una successione di lentischi, fichi d’India, alberi di fico selvatico e cespugli di rosmarino.

Il concept di cucina sarà memore della tradizione mediterranea di Rosemary: per la prima volta, PACIFICO amplierà la propria proposta culinaria, affiancando alla cucina “Peruviana-nikkei - DNA del gruppo, di cui il famoso ceviche è star assoluta - una carta “Grill Mediterranea", grazie all’imponente barbecue posto al centro del giardino panoramico, ed una sezione del menu “Raw Bar" dedicata alle specialità di pesce crudo di ispirazione italo-giapponese, come carpacci, sushi e grandi piatti di crostacei e conchiglie. La maggior parte della materia prima ittica sarà di provenienza locale, anche grazie ai numerosi pescherecci indipendenti presenti nella zona. Vera e propria star del menu barbecue sarà poi la vacca di Wagyu 100% Giapponese: l’intero animale sarà macellato in esclusiva per PACIFICO Rosemary e proposto in molteplici tagli, anche i più inconsueti, nell’arco di tutta l’estate, con la possibilità da parte dei clienti di grigliare personalmente alcune selezioni di tagli su mini-barbecue ai tavoli.

La direzione esecutiva della cucina - firmata come di consueto dal Corporate Chef di PACIFICO Jaime Pesaque - sarà affidata al peruviano Nicolas Schmidt (di ritorno nella cucina di PACIFICO dopo 4 anni a Città del Messico e Barcellona).

L’ampia carta dei vini è stata affidata alle cure del sommelier di fama nazionale Francesco Mastrogiacomo, già sommelier di Sadler e vincitore del Ruinart Challenge 2018. Tra le oltre 130 etichette, provenienti dall’Italia e dalla Francia, dai grandi nomi fino ai biodinamici ed i biologici, particolare attenzione ai vini sardi. Presenti anche vecchie annate dei vini più importanti.

PACIFICO Rosemary ospiterà al suo interno anche la lounge “BAR TORTUGA” aperta dall’aperitivo fino a tarda sera, per non perdere i suggestivi tramonti di Liscia di Vacca e scoprire la carta cocktail sulle note della musica proposta dal resident DJ “Aligi”.

La direzione di PACIFICO Rosemary sarà affidata a Mario Merola, da 3 anni Manager di PACIFICO Milano.