ONDA: concorso letterario “DAI VOCE ALLA TUA STORIA”

04/03/2019


Giovedì 29 febbraio, a Milano, nella Sala Gonfalone di Regione Lombardia, in Via Fabio Filzi 22, si è svolto il convegno La solitudine e la fragilità dell’anziano: pratica clinica e narrazione si incontrano, promosso dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere (ONDA).

La solitudine è tipica di questa fase della vita. - ha detto Francesca Merzagora, Presidente Onda - Per questo è importante preservare la rete familiare e di relazioni per evitare l’isolamento che porta gli anziani, in alcuni Paesi come il Giappone, a ritirarsi e morire in solitudine.

Il convegno ha offerto un approfondimento clinico dell'argomento, valorizzando il ruolo del recupero funzionale bio-psico-sociale in ambito geriatrico e l’importanza terapeutica della scrittura.

Luigi Bergamaschini, professore Associato in Medicina Interna, Università degli Studi di Milano e Direttore della IV UOC di Riabilitazione Neuro-motoria, A.S.P IMMeS e Pio Albergo Trivulzio, ha affrontato il tema “Il recupero funzionale e psico cognitivo dell’anziano non autosufficiente”.

I problemi sociali derivanti dalla solitudine dovrebbero essere inclusi tra gli obiettivi dello stato sociale insieme alla povertà, malattia e scolarità. - ha affermato Luigi Bergamaschini - Tra le cause che portano a uno stato di solitudine, o meglio di percezione della solitudine, ci sono: l’allungamento dell’età media che porta alla progressiva perdita dei coetanei, le caratteristiche delle nostre case che vedono la sempre maggiore perdita di spazi comuni riducendo la possibilità di relazioni e la tecnologia nella comunicazione che uccide i rapporti personali. I risultati degli studi longitudinali indicano che nell’anziano la solitudine è un fattore importante per lo sviluppo della ‘fragilità’ clinica. È indispensabile un intervento culturale che porti alla rivalutazione sociale dell’anziano, ma anche un ripensamento architettonico delle nostre case e delle residenze per anziani per favorire l’instaurarsi di rapporti interpersonali. Non ritengo che in questo ambito un significativo aiuto possa venire da nuovi farmaci.

Leo Nahon, già Direttore S.C. Psichiatria 3, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano, ha illustrato il tema “La scrittura narrativa: uno strumento per esternare le emozioni e combattere la solitudine”.

Paola Tincani, giornalista pubblicista e Direttrice di Hachette Fascicoli, invece, ha parlato della seconda edizione del Concorso letterario “Dai voce alla tua storia”.

Che cosa significano per noi le parole e quanto ci aiutano ad alleviare il nostro dolore? Le parole hanno il potere di curare, aiutare, rendere felici? In tempi difficili, oscuri e divisi più che mai abbiamo bisogno anche del potere della parola scritta per la nostra salute emotiva, psicologica e spirituale. - ha chiarito Paola Tincani - Dunque, “Dai voce alla tua storia” è la nostra iniziativa, la solitudine dell’anziano il tema scelto da noi come uno degli aspetti che emergono dai mutamenti della società. Leggendo i tanti scritti ricevuti, più di 130, mi piace pensare ai nostri autori come ad una voce unica che si unisce al grido del grandissimo poeta Dylan Thomas ‘do not go gentle in that good night’: Non entrare lieve in quella buona notte/La vecchiaia dovrebbe infiammarsi e strepitare al termine del giorno/Ribellarsi, ribellarsi alla luce che si estingue …/E tu, padre mio, là sulla cima triste, insulta, benedicimi ora con le tue lacrime furiose, te ne prego./…Ribellati, ribellati alla luce che si estingue.

Nel corso del convegno, dunque, ONDA ha premiato i vincitori della seconda edizione del concorso letterario “Dai voce alla tua storia”, realizzato con il patrocinio di Senior Italia-Federanziani e Sottovoce ed il contributo incondizionato di Korian e Publitalia ’80 e dedicato, appunto, al tema della solitudine dell’anziano, spesso causata dalla mancanza di autonomia, da malattie o da un tessuto sociale sgretolato, che porta ad una condizione di estrema fragilità e ad un progressivo isolamento.

Tra gli oltre 130 scritti pervenuti la giuria ha selezionato 3 lavori, proposti, rispettivamente da Cristina Petitti di Roreto (la poesia “Il mio lavoro”), geriatra presso la RSA A.S.Far.M. di Induno Olona (VA), da Gaetano Rigamonti, volontario presso la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Fondazione Bellaria Onlus di Appiano Gentile, (la storia “Le due facce della solitudine”), e da Rossella Cravero, caregiver (il racconto “Vuoto di parole”). I premiati hanno ricevuto uno smartphone da Mauro Invernizzi, Country Director Doro.

Onda è impegnata da tempo nel promuovere la cultura di un invecchiamento positivo e il più possibile attivo attraverso iniziative specifiche e campagne di sensibilizzazione. - ha proseguito Merzagora - Riserva poi un’attenzione speciale alla scelta del luogo di cura per gli anziani, ovvero le Residenze Sanitarie Assistenziali. Dal 2016 è attivo il progetto Bollini RosaArgento che attribuisce un riconoscimento a tutte quelle strutture, ad oggi 153 in tutta Italia, in possesso dei requisiti necessari per garantire non solo una gestione efficace e sicura dell’ospite, ma anche un’assistenza umana e personalizzata in linea con i principi di un ‘invecchiamento attivo.

Info: www.ondaosservatorio.it