Gratosoglio, Rozzano e Milano:Campus della Pace

16/02/2019


Dal 10 al 15 febbraio oltre mille giovani sia italiani che di altri stati hanno partecipato al Campus della Pace,, un modo innovativo per riunire i giovani di varie etnie europee e di paesi extra europei, mostrando le differenze culturali e religiose.

La Settimana della Pace è un Campus ovvero una esperienza di convivenza per adolescenti e giovani di culture e religioni differenti, nata a Gratosoglio. - spiega don Giovanni Salatino, vicario parrocchiale incaricato della Pastorale Giovanile al Gratosoglio - L’idea ci è venuta dopo i tragici attentati di Parigi. Allora avvertivamo che il tessuto di convivenza del quartiere si stava sgretolando. Così abbiamo realizzato questa iniziativa che anche nel 2019 rappresenta un'azione simbolica: una settimana di pratiche sportive, di visite alla città, di riflessioni e di laboratori creativi ma anche di spazi condivisi di preghiera assieme, di scambi di esperienze di vita e di volontariato, tra persone e giovani di varie etnie e diverse religioni. Perché solo nel concreto, incontrandosi, con eventi, veglia interreligiosa, cene multietniche si può comprendere che la pace e la coesistenza non sono solo un'utopia irrealizzabile.

Parte attiva del Campus sono stati gli studenti del Liceo Parini, Kandinskij, CFP di Rozzano, Varalli e Berchet.

La quarta edizione del Campus di Educazione alla Pace ha avuto il titolo “ De-centramento - centro e periferia, oltre ogni confine esistenziale” ed ha proposto un fitto calendario di iniziative che si sono svolte a Milano, Rozzano, Gratosoglio dal 10 al 15 febbraio cui sono intervenute anche diverse autorità.

E’ importante che i giovani possano collaborare nella realizzazione degli eventi. - dice Roberto Usardi, Resp. CFP AfolMed - Gli studenti interagiscono tra loro e sono coinvolti sia per l’ambito catering che per la promozione della Settimana della Pace; imparano cosa vuole dire cooperare e ascoltare esperienze di vita e volontariato positive.

Tra le varie iniziative, tutte particolarmente attese, segnaliamo la lezione del Prof. Charmet al Castello Sforzesco mercoledì 13 mattina sulla "Bellezza dell'incompiuto", una lettura psicanalitica per prepararsi a contemplare la Pietà Rondanini di Michelangelo, in cui sono risuonati i temi delle periferie esistenziali e dell'adolescenza; una veglia interreligiosa di preghiera per la pace che ha unito assieme cattolici, buddisti, islamici e rumeno-ortodossi alla presenza dell'Arcivescovo di Milano Mons. Delpini e con la partecipazione del Sindaco Dott. Sala; venerdì 15, al centro Asteria, l'incontro-testimonianza sulla scelta di difendere la Sarajevo assediata negli anni del conflitto bosniaco del già Generale Jovan Divjak e, terminata la guerra, la scelta di aprire un'associazione a sostegno degli orfani di guerra. Degni di nota anche il percorso di osservazione di alcuni studenti dal centro di Milano alla periferia e la restituzione che hanno fatto all'Assessore ai Lavori pubblici e alla Casa Prof. Rabaiotti e al sociologo dell'ambiente e del territorio Prof. Petrillo; e infine la giornata di volontariato che ha impegnato il 14 febbraio oltre 100 studenti in una decina di realtà associative della città.

Quest'anno il campus si è definitivamente esteso alla città di Milano coinvolgendo sin dall'inizio nella progettazione alcune scuole dal centro alla periferia e il Servizio Giovani del Comune di Milano e lo staff della Vicesindaco.

Il tema tocca un altro fondamento per la convivenza di pace nella città: l'integrazione fra il centro e la periferia di Milano. - spiega don Giovanni Salatino - Il centro non può rinunciare alla profezia di umanità che si sprigiona dalle periferie e la periferia non può smarrire il suo centro attorno a cui orbitare, pena la disgregazione e il degrado. I giovani di una e dell'altra parte della città sono chiamati, a partire dal riconoscimento della dignità dell'uomo e nella concreta possibilità di emanciparsi attraverso la cultura e il lavoro, a dare un nuovo volto alla città contro ogni chiusura e discriminazione.

Nella foto: Roberto Usardi, Resp. CFP - AfolMed di Rozzano, e don Giovanni Salatino, ideatore e coordinatore della Settimana della Pace.

Info: www.campusdellapace.altervista.org