Retina: meeting internazionale “Retina in Progress 2019”

31/01/2019


Il 9 e 10 maggio, a Milano, si terrà la nona edizione del meeting Retina in progress, 2019, che sarà presieduto dal Prof. Rosario Brancato, a cui parteciperanno esperti nazionali ed internazionali che si confronteranno sui più recenti sviluppi nel settore delle patologie retiniche.

I partecipanti a Retina in progress 2019 saranno ricercatori, medici e clinici che illustreranno i più recenti studi per la diagnosi e il trattamento delle patologie vitreoretiniche.

E’ un’opportunità di aggiornamento e di update in cui evidenzieremo anche tutte le applicazioni più innovative per la cura della retina. - dice il dott. Alfredo Pece, Direttore della Clinica Oculistica dell’Ospedale Melegnano-Milano e Presidente della Fondazione Retina 3000 Onlus-Milano, Chairman assieme al Prof. Paolo Lanzetta - E’ prevista una sessione il 9 maggio sul tema “Umanesimo e innovazione tecnologica in oftalmologia” per evidenziare come il ruolo dell’oculista stia evolvendosi e necessiti una riflessione comune. Ci sono degli avanzamenti in questo ambito a livello europeo ed internazionale. - prosegue Alfredo Pece - La Degenerazione Maculare Senile (AMD: Age Macular Degeneration) rappresenta la principale causa di cecità nei paesi industrializzati tra la popolazione al di sopra dei 65 anni di età e di perdita di acuità visiva nelle persone al di sopra dei 50 anni di età. In Italia più di 1 milione di persone sono affette da tale patologia.

Ricordiamo che ci sono due forme di Degenerazione Maculare Senile: una essudativa ed una atrofica. L’unico fattore di rischio significativo è l’età. Oggigiorno entrambe le orme si diagnosticano meglio grazie a esami quali la biomicroscopia maculare, le retinografie con filtri Interferenziali, fluoroangiografie e/o ICG, OCT (esame non invasivo, di facile e rapida esecuzione). Le terapie per l’AMD neovascolare sono la fotocoagulazione laser, la terapia fotodinamica con verteporfina e le iniezioni intraoculari (terapie antiangiogeniche).

L’AMD è la causa più frequente di calo del visus nella popolazione con età > 65 anni. - aggiunge Alfredo Pece - L’AMD neovascolare è la forma più aggressiva e più invalidante anche se meno frequente rispetto alla AMD atrofica. E’ molto importante, nei pazienti a rischio, effettuare prevenzione (supplementazione vitaminica, protezione dai raggi solari, abolizione del fumo, controllo della PA e della dislipidemia) ed automonitoraggio (test di Amsler). Attualmente la terapia intravitreale permette un arresto della progressione della malattia nel 90% dei casi e un miglioramento del visus in circa il 40% dei casi.

Il medico di base - conclude Pece - deve indirizzare il prima possibile il paziente con sospetta AMD neovascolare a strutture oculistiche specializzate nella diagnosi e nella terapia della malattia.